CAPITOLO 13

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"Mi vuoi dire cos'è successo?... Ho sentito suonare il tuo cellulare prima, chi era?... Non lui..." 

Simo mi guarda interrogativa, cercando di scuotermi dai miei pensieri, di farmi tornare dalla dimensione parallela in cui mi sono persa dopo la telefonata di Marta... sto ancora pensando alle parole che mi ha detto, a quell'immagine di te che mi ha trasmesso con quelle semplici parole... vorrei fosse già domani, vorrei saperti a poca, pochissima, distanza da me... ma ho anche una tremenda paura di quel momento, quando sarai davanti a me, quando i tuoi occhi finalmente mi vedranno e si poseranno su me... indagatori, stupiti, sospettosi, sorpresi, forse delusi o forse soddisfatti... non so che pensare, ma più lo faccio più impazzisco... sembra possibile tutto e il contrario di tutto... la testa fuma, sento il fermento delle riflessioni, come fossero le calde bolle d'acqua che borbottano nella pentola poco prima che la pasta si tuffi in quel lago in ebollizione... Simo mi afferra un braccio e lo scuote... 

"Ehi, sei qui? Ci sei?"

... e io, come tirata giù a forza da un volo in mongolfiera, come se di colpo il fuoco che ne alimenta la salita verso le nuvole si fosse esaurito, mi ritrovo qui, nella sala di casa mia, seduta sul mio divano, tra le pareti del grigio ghiaccio che ho scelto io, davanti alla tv spenta che ho comprato quando mi sono trasferita qui... di colpo il sogno sembra davvero solo un sogno... ma poi vedo lo sguardo di Simo e capisco che è tutto reale e non solo nella mia testa...

Cerco di recuperare il filo dei miei pensieri ed un filo di voce, che pare essere rimasta insieme ai miei sogni in un mondo chiuso nel mio cuore, ma libero come l'aria... 

"Era... era la sua manager, Marta... vuole vedermi... ma lui vuole conoscermi davvero!!! Capisci?!? Lui vuole veramente incontrarmi... le mie parole l'hanno colpito..." 

La voce esce come un soffio dalle mie labbra , quasi impercettibile se Simo non fosse a pochi centimetri da me... ma il mio sguardo e la luce nei miei occhi comunicano più di mille parole e lei capisce che ormai mi ha persa, in ogni senso... sono letteralmente in balia degli eventi e legata con un filo sottilissimo e molto fragile ad un ragazzo che non conosce, di cui non sa quasi nulla, se non ciò che viene mostrato al pubblico per il suo lavoro... si, lei non ti vede come ti vedo io, lei non capisce quanto riesci a dire anche solo con il tuo sorriso ed il tuo sguardo, quante emozioni trasmetti ogni volta che la tua voce si lascia guidare dalla musica entrando in contatto con la tua anima e facendo vibrare la mia... 

Ma sa, ora le è chiaro in modo inequivocabile, che per me tutto questo è vitale, Tu sei vita... e ora più che mai!

Per questo è decisa ad aiutarmi e supportarmi alsuo meglio in questa situazione... facendo tutto quanto è in suo potere per farsi che sia tutto perfetto per me... pur senza abbandonare mai il senso di allertache la sta accompagnando dalla mia chiamata di qualche ora fa, quando in uncerto senso tutta questa strana avventura è partita...

LA MIA LETTERA PER TEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora