LA MIA LETTERA PER TE

CAPITOLO 129

Mi prendi per mano ed usciamo furtivi da quel camerino... come se non dovessimo essere lì... vogliamo scappare... la voglia che ho di rivedere e riabbracciare tutti è tanta, ma non ora... ci sarà tempo... adesso esistiamo solo noi, io e te... è il tempo di ritrovare l'amore... abbiamo bisogno di stare soli... sai saranno tutti delusi, hanno preparato una festa per me, per noi... ma dovranno fare a meno dei protagonisti... la voglia di noi è troppa per aspettare... sono quattro mesi che i nostri cuori attendono insieme alle nostre anime e corpi il momento di riunirci per colorare di nuovo la vita di mille arcobaleni sonori... così, senza farti notare hai sottratto a Nico le chiavi dell'auto e ora stiamo sgattaiolando fuori dal palazzetto, tra mille rischi e pericoli... ma siamo disposti a tutto pur di vivere il nostro amore folle, di nuovo, ancora... e per sempre... mi hai detto che hai un posto speciale dove portarmi... e io sono emozionata come la prima volta... a casa tua...

Siamo in macchina... verso una meta solo nostra... non riesco a non guardare le nostre mani intrecciate sul cambio... il tuo piede preme sull'acceleratore... l'urgenza di arrivare ti guida impaziente... ogni tanto scorgo il tuo sguardo posarsi sul mio viso... ma anche lungo la scollatura del vestitino che, ora capisco perché, le mie amiche hanno voluto indossassi per forza... dovrò ringraziarle proprio come quella sera... le mie consigliere meravigliose... poi i tuoi occhi scendono e si fermano qualche secondo sulla mia pelle, leggermente, scoperta mentre accavallavo le gambe sul mio sedile... sento lo stomaco aggrovigliarsi... mille farfalle rincorrersi dentro di me... il tuo desiderio diventa palpabile quando la tua mano lascia la mia e il cambio per posarsi, leggera, ma intensa sulla mia coscia... da quanto non provavo brividi così a fior di pelle... oddio, come ho fatto a stare senza te tutto questo tempo?!... mi mordo il labbro inferiore guardando il tuo profilo... sei impegnato ad osservare la strada, ma noto il tuo sorriso soddisfatto al mio gesto... non hai perso la capacità di vedermi anche senza guardarmi... mi senti... e, ora, non vedo l'ora di giungere a destinazione... ho bisogno di te... di sentirti veramente...

Non parliamo... il flusso di sensazioni ed emozioni tra noi è assolutamente a livelli elevati... si possono quasi vedere... come fossero qualcosa di concreto, materiale...

Arriviamo davanti ad un cancello, lo apri con un telecomando che estrai dalla tasca dei pantaloni... entriamo, parcheggi in un garage sotterraneo... poi mi inviti a scendere e saliamo per le scale fino alla porta di un appartamento al terzo ed ultimo piano del palazzo... apri ed entriamo... un piccolo ingresso ci porta ad un open-space con la cucina, un tavolo quadrato e un divano beige difronte ad un grande impianto stereo, al cui lato sono posizionate due casse e una pianola, simile a quella che hai a Milano...

Mi lasci osservare tutto, gironzolo in ogni angolo di quella specie di loft, minimal, ma ben curato... ci sono un bagno proporzionato al resto, con una grande vasca a farla da padrona tra le mattonelle marmorizzate grigie e rosa... e una stanza da letto, in legno scuro... il letto è rotondo, con lenzuola in seta viola e su un cuscino noto subito qualcosa di particolare... una scatola bianca... con un nastro lilla a chiuderla... 

Tu dietro di me, mi sorridi appena mi volto a cercare una risposta da te...

"Aprila, è per te, pulce!"

Io ti sorrido a mia volta... poi mi precipito sul letto, mi siedo, prendo la scatola e la metto sulle mie gambe... la apro lenta, emozionata, felice... sollevo il coperchio e scopro, con sorpresa, un giaciglio di viole... i miei fiori preferiti... riesci sempre a lasciarmi senza fiato... e in mezzo un piccolo foglietto... lo prendo in mano e aprendolo scopro la tua calligrafia...

LA MIA VIOLA TRA LE VIOLE CHE AMA... UN PICCOLO SEGNO DEL MIO AMORE SEMPRE PIÙ GRANDE PER TE, PULCE MIA!

Ti guardo stupita, incantata... ma tu mi fissi serio e mi dici...