Mai Come Prima//Dylan O'brien//Teen Wolf

CAPITOLO 29

*2 settimane dopo*

Era da qualche giorno che preferivo stare da sola. Dylan provava in tutti i modi a farmi tornare il sorriso ma io non avevo intenzione di farlo.

<Dai Mia vieni alla festa stasera...ti divertirai!>mi disse Rebecca
<Reb No!>
<Ascolta sarò anche crudele,ma Logan non risorgerà dal nulla solo perché tu rimani qui a fare la muffa> le lanciai un'occhiata e sbuffai.

<Non ho niente da mettermi>dissi rassegnata. Logan nom avrebbe permesso che io rimanessi a casa quando fuori c'era una festa.

Rebecca mi sorrise e disse.
<Ho un tubino nero. Te lo posso prestare>annuii e dopo aver fatto un po' di gossip andò via.

Io salii in camera e mi buttai a peso morto sul letto. La mia storia con Dylan stava proseguendo molto bene.

Eravamo sempre molto vicini. I nostri  rapporti si rafforzarono.

Ero stesa a fissare il vuoto quando pensai improvvisamente che era da un po' che non avevo le mestruazioni.

Controllai meglio ed effettivamente ero in ritardo di 3 settimane. Decisi che nel pomeriggio sarei andata a fare un controllo dal medico.

Erano le 12:30. Sentii la porta aprirsi,era Dylan.
<Ehi>disse entrando in camera e dando un bacio a stampo<Come stai?>
<Meglio...più o meno>non sapevo se dirgli del ritardo...poteva essere un'errore...insomma..non potevo essere incinta
<È successo qualcosa?>
<Ehm..in realtà...cioè...sono in ritardo col ciclo...>rimase un po' perplesso ma poi parlò.
<Forse è una cosa normale...insomma...non credo che..>pensai subito di aver fatto una cattiva scelta a dirglielo...probabilmente lui nom avrebbe voluto mantenere un'eventuale bambino.
<Non ho detto questo>alzai lo sguardo. Mi leggeva nel pensiero?
<Se dovessi essere in cinta..non saprei cosa fare...cioè..non lo so,davvero...scusami>dopo quelle parole scese di sotto. Sentii qualcosa nel petto farsi pesante. Lui non voleva. Mi avrebbe lasciato.

Sono una cogliona!

Quel giorno non mangiai. Rimasi nel letto fino alle 16. Poi decisi di prepararmi e andare a fare questa benedetta visita.

Andai a piedi non volevo che Dylan venisse con me. Arrivai in sala d'attesa.

<Cooper>disse la dottoressa. Mi alzai a andai nello studio.
<Allora cara,cosa succede?>
<Ecco..vede..ho un ritardo di 3 settimane e credo di essere incinta...>
<La mattina ti capita di avere un forte senso di nausea?>annuii
<Il tuo ciclo è sempre stato regolare?>
<Abbastanza..sì>
<Tu e il tuo compagno usavate protezioni?>
<La maggior parte delle volte>
<Tieni>disse porgendomi un test di gravidanza...andai nel bagno dello studio e aspettai il risultato.

Positivo.

Mi scesero alcune lacrime...mi rivestii ed uscii dal bagno.

<Quanti anni hai cara?>
<17...tra poco ne farò 18>
<Be' sei grande..abbastanza grande da decidere. La tua famiglia lo sa?>
<Non ho più una famiglia..>
<Oh mi dispiace tantissimo...non volevo>
<No non si preoccupi>
<Cos'hai intenzione di fare?>
<Non voglio perdere nessun altro nella mia vita...e voglio dare a questo bambino quello che io non ho mai avuto> la dottoressa annuii e mi diede degli orari in cui avrei fatto altri controlli.

Mi disse inoltre che dopo 5/6 mesi sarei dovuta andare a fare un controllo per vedere il sesso del bambino.

Ora mi toccava dirlo a Dylan.

Tornai a casa e lo vidi sul divano a vedere la t.v.
<Com'è andata?>
<Sono incinta>distolse lo sguardo dalla TV..e lo posò su di me.

Avevo una paura immensa. Mi avrebbe lasciata. Come avrei fatto?

Si avvicinò a me e posò lo sguardo sulla mia pancia,accarezzandola.
<Mi prenderò cura di entrambi>si inginocchiò e baciò il mio ventre.

Mi sorprese. Credevo mi avrebbe abbandonata.
<Non ti abbandonerei mai. Non vi abbandonerò mai>disse alzandosi e dandomi un bacio.

Lo abbracciai così forte da potergli rompere le costole.
<Però..>disse allontanandosi.
<Se sarà maschio lo chiameremo Logan>lo guardai con gli occhi lucidi.
<Logan?>dissi
<Sì, Logan. Come tuo fratello...così avrai per sempre un mini lui in giro per casa. Che ti urlerà "Mamma ho fameee". Che ti darà tante soddisfazioni,tanti abbracci e baci. Come fa il papà> mi aveva completamente commosso con quelle parole.

Stavo vivendo un sogno. Era tutto perfetto. In quel momento adoravo tutto quello che mi circondava.
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