Lele fece proprio ciò di cui avevo bisogno in quel momento.
Stette zitto, e poi, senza dirmi niente e senza fare domande mi abbracciò.
Che bello avere un amico come lui.
Un qualcuno che ti fa sentire a casa ovunque tu sia.
Che con un solo sguardo o gesto ti scalda il cuore.
L- Hey piccola.
N- S-Si, d- dimmi.
Stavo ancora singhiozzando, ma riuscì a metter insieme due parole.
L- vai in camera a riposarti ok? Sei stanca.
Io sorrisi a fatica e mi diressi verso la mia stanza.
Mi chiusi a chiave, cominciai a pensare quando mi arrivò un messaggio da un mio vecchio amico d'infanzia.
Luca.
Mi aveva chiesto come stavo, e se mi poteva chiamare, ed io non esitai a rispondere di si.
La sua chiamata non tardò ad arrivare.
L- Hei principessa! Da quanto tempo!
N- già, mi sei mancato.
Parlammo per ore, e lui aveva il potere di farmi felice con una semplice batttuta.
Ovviamente raccontai tutto a Luca di Tan redi e di mio padre.
Mi diedi degli ottimi consigli e riuscì a non farmi più pensare.
Quando chiusi la chiamata, ero completamente diversa.
Avevo deciso che mai più, avrei pianto per Tancredi Galli.
Mai più.
Proprio in quel momento qualcuno bussò alla porta.
N- Chi è
T- Hey, sono io, volevo avvertirti che sta sera non ci sarò a cena perché esco con Giulia.
Ed ecco che sentì di nuovo gli occhi bruciarmi, quando....
Se piangi ti tiro una mazza in fronte.
Oh mamma, e adesso parlo pure da sola?
Ahahaha divertente. Sono la tua coscienza cogliona. E non ti azzardare a piangere per lui, fagli capire quanto vali.
Su questo hai ragione...
Ho sempre ragione
Sì certo convinta.
Ok, feci un bel respiro
N- ok, e.... che cosa mi interessa?
Sentì che fece per dire qualcosa ma poi stette zitto.
Okay così si fa!
T- ehm, ok ciao allora.
Quando fui sicura che si fosse allontanato,apri la porta ed andai in salotto.
Quando entrai nella stanza tytti smisero di parlare e si ammutolirono.
Mi fissavano tutti e, come al mio solito, feci una figuraccia.
Mi sentivo gli sguardi addosso p, per cui feci per andare in cucina ma inciampai su una scarpa lasciata in mezzo al corridoio.
Ecco, e la figura di merda di oggi fatta.
Arrossì come una scema, mi rialzai sorrisi e tornai nella mia stanza.
Ommerda
Ao le parole.
Pfff, ma se tu sei peggio.
Ok, non capivo perché tutti mi trattassero così.
Cosa avevo fatto?
Da un momento all'altro era cambiato tutto.
Dovevo assolutamente schiarirmi le idee, quindi presi lo skate, ed uscì dalla finestra di camera mia.
C'era un posto, dove andavo in skate quando ero bambina.
Ma era piuttosto lontano da casa mia, quindi nonostante fossi tentata, decisi di lasciare perdere.
Mi incamminai verso city life, nonostante fossero le 9:00 di sera e non avessi mangiato.
Mentre ero lì, a guardare il cielo, mi arrivò una chiamata.
Broth🤦♀️❤️
Dovrei rispondere?
Ma che sei scema? Certo che no
Ma potrebbe preoccuparsi...
Avrebbe dovuto farlo prima, quando ne avevi veramente bisogno.
Sospirai e chiusi la chiamata.
Stavo per prendere lo skate e tornare a casa quando....Spazio autrice..
Niente rega, scusate se il capitolo è corto e se non ho scritto ieri, ma non avevo e non ho ispirazione.
Quindi mi sa che domani non pubblico, comunque grazie mille davvero per le 250 letture, vi amooooo
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Ma ci sei tu @sigh.tanc
RomancePrima di dare un parere leggi la storia no? ⚠️AVVERTENZA⚠️ Questa è stata la prima storia che ho scritto, è piuttosto cringe è fatta male, ma sono troppo pigra per revisionarla. Buona lettura!