👋30👋

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M i risvegliai per colpa della macchinetta dell'ospedale che tintinnava continuamente.
Mi stropicciai gli occhi e sbadigliai silenziosamente.
Alzai lo sguardo, gli occhi ancora appannati dalla lunga dormita, Per guardare di fianco di me.
Seduto, o meglio, sdraiato su una seggiola d'ospedale c'era Tancredi, che dormiva respirando rumorosamente.
Aveva le guance bagnate, come se avesse pianto.
Quasi non riuscivo a muovermi, ma il mio bisogno di andar in bagno era più forte, quindi mi feci coraggio e mi alzai, diretta al bagno che fortunatamente si trovava davanti al mio letto
Al mio ritorno però, trovai Tancredi sveglio.
-Nicole! Come stai?- mi chiese mentre facevo per sedermi sul letto
-Bene. Perché sono qui?-
Lui rimase in silenzio e guardò in basso.
-Tancredi-
Silenzio
-Tancredi!- ripetei.
-Sei stata male, eravamo nello sgabuzzino e quando mi sono avvicinato, sei svenuta. È colpa mia. Ti ho fatto io questo effetto.Scusa.-
Aveva gli occhi lucidi.
-Tancredi-
Gli presi il viso fra le mani e mi persi nei suoi occhi, come sempre d'altronde.
-sono solo svenuta, niente di più e niente di meno-
Lui annuì e continuò a guardarmi fisso, e piano piano si avvicinò a me.
Questa volta però non mi mossi, aspettai che si avvicinasse e poi annullai le distanze.
Non fu un bacio casto, questa volta fu pieno di foga, Ci cercavamo continuamente e non eravamo mai sazi.
Ad interromperci però fu l'infrmiere bussando alla porta.
Inutile dire che lo maledissi in tutte le lingue possibili ed immaginabili
Io e Tancredi ci staccammo velocemente ed io feci entrare il dottore, che si appoggiò all'uscio della porta.
-Nicole, le devo parlare, a lei e a suo fratello, molto urgentemente.
In privato.-
Io guardai Tancredi e gli feci cenno di uscire, e quando si fu accomodato fuori feci entrare Gian e sedere il dottore al mio fianco.
-Allora Nicole... quello che devo dirle è complicato.-
Cominciai ad essere in ansia, e sentì caldo improvvisamente (non pensate male lol)
-Lei non sta bene. Il suo svenimento non è stato causato da circostanze o mancanza di zuccheri-
Fece un sospiro e poi tristemente continuò
-Tumore al cervello. Già da un po'.-
Mi cadde ilmondo addosso
Io avevo il tumore?
Respiravo a malapena e volevo solo piangere, ma mi feci coraggio.
Guardai Gian di fianco a me e notai che fa rimasto immobile, lo sguardo dritto davanti a se e le lacrime che gli cadevano sul viso.
-Ok- dissi solo.
Non sapevo cosa dire, ne cosa fare.
Il dottore ci alzò per lasciarci soli, ma prima che potesse uscire dalla porta lo fermai.
- per favore non lo dica a nessuno-
Lui annuì, fece un sorriso forzato ed uscì dalla stanza.
Appena fu fuori scoppiai a piangere e Gian mi cinse in un abbraccio stretto, mentre gli singhiozzavo sulla spalla.
-Perché? Perché ? Tu non te lo meriti. Cazzo-
Disse con voce rotta.
Io non sapevo che dire, quindi lo strinsi ancora di più a me e chiusi gli occhi, facendomi cullare dal suo respiro.
Avrei davvero dovuto dire addio a tutto quanto?
O forse sarei riuscita a guarire, come mio,padre?
Tante domande mi frullavano nella testa, che riuscivo a rifiutare, ma 7na riuscì a prendere il sopravvento.
Avrei dovuto lasciare Tancredi?
Per il suo bene, si.
Senza dirgli della mia malattia ovviamente.



Spazio autore
Eii, come state? Io tutto bene
C'è stato un colpo di scena quindi il capitolo è corto perché voglio lasciare suspance ahahha vi amo si.
Niente spero vi sia piaciuto anche se forse mi state odiando in questo momento.
Ciauu

G

Ma ci sei tu @sigh.tancDove le storie prendono vita. Scoprilo ora