Come sospettavo, neanche il tempo di chiudere la porta che Tancredi era già dentro con me.
-che succede?- mi chiese con sguardo preoccupato
-niente,non mi va di uscire-
-solo questo?- mi prese il viso con la mano, e mi accarezzò le guance.
-anche per tuo cugino. Mi sta altamente sulle palle.-
Lui soffocò una risata.
-anche a me-
Io sorrisi e lo baciai.
-vuoi che rimango qua?-
-no tranquillo, tu esci.-
-ok- mi diede un altro bacio, poi si alzò ed uscì dalla camera, chiudendosi la porta dietro di lui.
Per un secondo avevo sperato che dicesse "no dai, rimango a farti compagnia", ma d'altronde ero io quella noiosa e associale che se ne stava a casa, non lui.ra
Quando sentì la porta d'ingresso chiudersi tirai un sospiro di sollievo.
Andai di la, in salotto e accesi la tv, poi, presi una coperta e mi misi comoda.
Più che per guardarla tenni la televisione accesa come sottofondo, per farmi compagnia, mentre cazzeggiavo su Instagram.
Era passata una mezz'oretta, quando sentì la porta di casa aprirsi di scatto.
Mi immobilizzai, quando vidi che a farlo era stato Tristan, che però aveva la faccia piena di lividi.
-ciao- disse flebilmente.
Io mi alzai immediatamente
-ma cosa è successo? Come stanno gli altri? Tancredi?-
-si, il tuo principino sta bene, e anche gli altri. Non sanno che sono qui-
-ma cosa hai fatto?-
-bah io niente, chiedilo al tizio che vendeva le sigarette. Era lì appoggiato a pavoneggiarsi, non so per quale ragione, io non riuscivo a sopportarlo, così gli ho messo la testa a posto.- disse con un sorriso beffardo sulle labbra.
Se le leccò, per pulirsi dal sangue.
-dai vieni qui che ti medico-
-non ne ho bisogno-
- SIEDITI- gli imposi mentre facevo per andare a prendere il disinfettante.
Dopo essere tornata anche con della carta igienica p, dato che in quella casa non avevano un piccolo batuffolo di cotone, mi squillò il cellulare.
Era Tancredi.
-oi- risposi
-ei, sai dov'è Tristan?- disse, aveva la voce affannata, come stesse correndo.
-si, è qui a casa-
-Cazzo- lo sentì imprecare.
-ok, non muoverti, stiamo arrivando- e poi chiuse.
Io ancora un po' sorpresa per la telefonata appena ricevuta mi inginocchiai vicino a Tristan, presi la carta ed il bialcol, e cominciai a disinfettare, partendo dalle labbra
-perché lo stai facendo?- mi chiese ad un certo punto
-so di non starti simpatico-
Questa cosa non doveva andargli particolarmente a genio, dato che lo disse abbassando lo sguardo.
-ti conosco da un giorno neanche, non posso farmi già un idea su di te. E comunque lo faccio perché lo farei con chiunque.-
-anche se chiunque non farebbe a pugni con il tabaccaio(?) solo perché se la tira.- aggiunsi, facendolo sorridere
Sentimmo nuovamente la porta aprirsi, e questa volta, a farmi sussultare fu Tancredi.
Si immobilizzò alla porta guardandoci.
Io mi alzai immediatamente e andai verso di lui, che mi cinse in un abbraccio.
-devi stargli lontana- mi sussurrò, mentre mi stringeva a se.
- lo stavo solo disinfettando-
-lo so, ma voglio che tu gli stia lontana. Non mi fido di lui-
Ad interrompere questo momento fu Tristan, che si schiarì la voce.
-eii, io ho bisogno di essere disinfettato, potete riprodurvi anche dopo che dite-
Mamma mia quanto lo odiavo.
Probabilmente Tancredi stava pensando la stessa cosa, dato che lo fulmino con lo sguardo, ma io mi staccai e tornai da lui, sotto l'occhio vigile del mio ragazzoSpazio autore
Eiii, come state? Io tutto bene
Grazie tante per le letture, spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Un bacione🌞Giuvi.
STAI LEGGENDO
Ma ci sei tu @sigh.tanc
RomancePrima di dare un parere leggi la storia no? ⚠️AVVERTENZA⚠️ Questa è stata la prima storia che ho scritto, è piuttosto cringe è fatta male, ma sono troppo pigra per revisionarla. Buona lettura!