"Ti amo, Regulus."
Regulus si paralizzò, qualcosa dentro di lui, sembrò tremare per un istante, poi si voltò, impassibile.
"Questo cosa dovrebbe essere? Una frase ad effetto che dovrebbe farmi commuovere e farmi tremare dall'eccitazione? O dall'emozione, magari?"
"Ti prego, non essere ingiusto.."
"Ingiusto?" Regulus ridacchiò. "Non ricordo nemmeno la prima volta che io te l'ho detto..o che tu l'hai detto a me..ce lo siamo davvero detti una volta o l'abbiamo solo immaginato? Lascia stare, non rispondere. Non voglio saperlo. Qualcuno disse che non c'è forma di amore più grande che il dubbio. La poesia, nel non aver mai le risposte alle proprie domande..quella nessuno te la riporterà indietro, oh, poter restare sempre così caro fratello, nell'estasi del dubbio, dove tutto è immaginato e per questo così infinito..potesse questo durare per sempre. Ma non è mai così, vero? Gli umani vogliono risposte alle loro domande, uccidendo il sogno e la poesia.."
"Non voglio farti domande, ma darti un punto esclamativo. Verrò con te." Disse Sirius d'impeto, alzandosi dal letto.
Se un uragano smosse il corpo statuario del giovane mangiamorte, non lo diede a vedere, dalla sua espressione impassibile.
"Dici sempre così tante sciocchezze, almeno questo non è cambiato, ma a volte proprio per questo mi è impossibile capirle tutte, illuminami con paragrafi più semplici." Disse caustico.
"Ormai ho capito che non posso riuscire a convincerti a tornare a casa con me, quindi non intendo più provarci, ma è mio desiderio continuare a darti tutto l'amore che posso illuminando la tua anima anche se è diventata oscura, per quel pezzo di anima di te che lo desidera, io desidero continuare a proteggerti e ad am.."
"Basta. Basta così. Hai detto fin troppe sciocchezze per oggi, non credi? Forse non ti è chiaro il concetto che io sono un mangiamorte adesso."
"L'ho capito, non sono stupido come credi, intendevo dirti che voglio diventarlo anch'io."
Silenzio.
"Stai bluffando. Un signorino perfetto come te, così snob e altezzoso, si abbasserebbe a servire il Male? Se è una delle tue trappole non funzionerà."
"Che c'è, fratello? Credi di avere solo tu l'esclusiva di unirti a LORO?" chiese Sirius sarcastico.
"Io non ti voglio.." disse Regulus, piano e cercando di ferirlo, guardandolo male.
Sirius scrollò le spalle, cercando di non mostrargli quanto lo ferissero quelle parole.
"Se proprio non mi vorrai, me ne farò una ragione. D'amore non si muore, dicono, giusto? In quel caso ti starò alla larga, andrò in un altro circolo, gruppo..quello che sarà..sai per caso come sono distribuiti i mangiamorte? C'è una specie di club o cosa? Sono distribuiti come le case di Hogwarts o vivono tutti insieme?"
"Il Signore Oscuro non ti accetterà mai, tra di noi.." disse Regulus, la sua voce ora tremava visibilmente e la parola "tra di noi" sembrava l'avesse detta con grande fatica.
Sirius lo guardò scettico.
"Vedremo." Disse poi. "Mamma e papà mi hanno sempre detto tramite nostra cugina Bella, quanto io sarei stato bene tra i mangiamorte, loro pensavano che LUI sarebbe stato contento di scegliere uno tra di noi, nel suo esercito di...insomma..quello che è." Avrebbe voluto dire mostri ma si trattenne, DOVEVA trattenersi, se non voleva rovinare tutto.
"Tu devi essere completamente pazzo! " gridò Regulus. "Lui non ti prenderà mai con noi, non accetterà mai..io non ti permetterò di.."
"Che c'è, fratellino? Temi che possa rubarti il tuo posto d'onore O forse hai troppa paura di vedermi sporcato? Stai attento, la tua umanità si nota. Per essere qualcuno di cui non ti frega più niente, sembri avere molto a cuore il mio benessere."
"Tu sei completamente pazzo, non hai capito, io non voglio rischiare che tu possa tradirci tutti. Hai sicuramente un piano in mente. LO SO. "
"Bene, vedremo quello che ne penserà lui quando glielo proporrò."
Regulus sbiancò.
"Ti ucciderà senza darti la possibilità di finire la parola." disse piano ma con rabbia.
"Vedremo se sarà cosi o sei così arrogante da pretendere di decidere in sua vece?" chiese Sirius sorridendo.
"I-io..parlerò con il Signore Oscuro, gli dirò cos'hai in mente."
"Fai come vuoi, ma credo che sarà costretto a fidarsi di me, se mi sottopongo al Voto Infrangibile, che dici?"
A quelle parole, il bianco nel volto di Regulus aumentò. Sembrò che dovesse svenire da un momento all'altro.
"Il..il voto?"
"Credo che tu sappia già cos'è, un voto, una promessa, se la infrango, io muoio. Giurerò totale fedeltà al Signore Oscuro, giurerò di non tradirlo mai e se mai lo farò, morirò, quindi anche qualora dovessi farlo, riceverò già la giusta punizione senza bisogna che lui si sporchi le mani. Meglio di così!" disse Siius raggiante.
"SEI UN FOLLE, PERCHÈ DOVRESTI BUTTARE VIA LA TUA VITA IN UNA VITA CHE NON VUOI? Perché LO SO CHE NON LA VUOI, NON VUOI QUESTO,quindi PERCHÈ?"
Sirius lo guardò in un modo così languido, sorridendogli, che spezzò il cuore di Regulus in mille pezzi.
"Per te, Reg. Lo faccio per te. Perché vivere una vita senza te al mio fianco, è peggio della morte, peggio di una condanna a vita ad Azkaban. Perché anche quando il gelo della morte mi accompagnerà, potrò godere comunque dei raggi del calore che sentirò a saperti a pochi passi da me, sapendo che domani potrò anche solo incrociare il tuo sguardo, vedere i tuoi occhi. Perché almeno così saprei sempre dove sei e potrei perfino proteggerti se qualcuno cercasse di farti del male. Lo faccio per continuare a vederti, anche se da lontano, e poter avere una scusa anche solo per sfiorarti. Lo faccio per te, solo per te."
Un silenzio più lungo degli altri, seguì questo discorso, Regulus lo fissava a occhi sbarrati e bocca cucita, sembrava preda di un doloroso mal di stomaco, sembrava una lepre in gabbia.
"Sai che non puoi impedirmelo. Quindi adesso vado a cominciare a fare quello che devo.."
Si era già vestito durante la chiacchierata tra di loro, stava per andare a mettersi le scarpe, ma la punta di una bacchetta gli sbarrò la strada.
Sirius spostò lo sguardo nei suoi occhi e ci lesse terrore puro.
"Non lo farai, non te lo permetterò."
Sirius alzò lo sguardo in un cenno di consapevolezza e annuì.
"Quindi scopriamo le carte, Reg. Non è desiderio di restare il prediletto, né l'odio per me, a spingerti, ma tutt'altro."
"Che cosa vuoi dire??" chiese Regulus, la bacchetta che tremava.
"Gli occhi, Reg. Sono lo specchio dell'anima, era già un mio sospetto, quando le tue lacrime hanno riempito il cuscino, stanotte, io le sentii sulla bocca quando mi baciasti e sul cuscino quando ci poggiai la faccia. Lacrime di dolore, Reg. E ora il tuo atteggiamento me lo conferma, tu mi ami ancora."
"Sei solo un folle. E uno sciocco sentimentale." Disse Regulus.
"Vuoi proteggermi, vero, Reg? Per questo non vuoi che ti segua, perché non vuoi per me un destino uguale a quello che ti sei scelto."
Regulus rise forte.
"FOLLE, SEI UN FOLLE!"
"Cosa ti hanno promesso, Reg? Di lasciarmi stare? Cosa ti ha promesso lui per costringerti ad abbandonarmi? Una guarigione miracolosa per la malattia che ti stava divorando?? Non ti giudico se fosse così!"
"Stai zitto, non sai di cosa parli!!"
"Stavi morendo, Reg! Non si torna indietro da maledizioni di quel tipo, a meno di praticare la magia Oscura, me l'hanno detto, credi sia uno sciocco? Credevi non l'avrei capito? Ma non sei in debito con lui, non sei incatenato a lui, io posso..."
"ERA PER TE, SCIOCCO IDIOTA."
Sirius restò basito davanti a quell'urlo.
"Lui..ha detto che se non avessi accettato di andare con lui..avrebbe preso TE! Ti avrebbe costretto ad andare con loro..o ti avrebbe ucciso! Lui promise di salvarmi..ma io non..avrei preferito morire!! Ma quando lui ha minacciato di toccarti..io...io non.."
La sua mano e la sua voce tremava violentemente.
"L'hai fatto per me?" disse Sirius con le lacrime agli occhi.
"PER TE. SOLO PER TE!"
"Io..io non..NO. REGULUS, IO NON AVREI VOLUTO SALVARMI A SPESE TUE!" urlò Sirius, scrollandolo violentemente. Regulus lo spinse via da sè.
"Non hai voce in capitolo." Disse Regulus con occhi spiritati, respirando con affanno, sembrava fuori di sé. "E ora va. Vattene e non tornare! Dimentica queste parole!"
"Sai che non posso. Non lo farò mai! Sai che non potrò mai dimenticare quello che è accaduto in questa stanza, il fatto che hai sacrificato TUTTO per me!!" gridò e poi più piano ma deciso. "Non voglio farlo. Non lo farò."
Regulus abbassò lo sguardo.
"Lo so." E il suo sguardo come la sua voce, rifletteva tantissimo dolore come un animale in gabbia.
Alzò nuovamente la bacchetta.
"Ed è per questo che non ricorderai nulla."
Sirius sbiancò.
"Reg, no."
"Dimenticherai quello che abbiamo provato entrambi, la nostra storia, dimenticherai che ci siamo amati, nei tuoi ricordi io sarò sempre stato il fratello minore, la pecora nera della famiglia, l'orgoglio dei suoi genitori, quello che ha seguito le loro orme e la tua più grande vergogna. Non conserverai alcun ricordo di quello che è successo in questa stanza, del vero motivo che mi ha spinto a..."
"NON FARLO. TI PREGO, NON TOGLIERMI QUESTI RICORDI. Sono tutto quello che ho. Tu sei tutto quello che ho."
Lacrime rigavano le guance di Sirius e ora anche quelle di Regulus.
"Se sono davvero tutto quello che hai, allora tutto quello che hai, fa schifo. Non ho mai fatto niente di buono nella mia vita, ma qualcosa posso ancora fare. Grazie al mio sacrificio, tu, Sir, avrai ancora un futuro."
"REGULUS!"
"Obliv..."
Non riuscì a finire la formula, che Sirius gli saltò addosso, cercando di togliergli la bacchetta, dando inizio a una lotta per avere l'uno la meglio sull'altro.
Poi, arrivò qualcuno che mise fine a tutto quel dramma struggente.
Qualcuno che entrò in quel momento.
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Verde e oro
FanfictionQuesta uno spin off della ff della serie Harry Potter 2.0. Trovate nella serie tutte le fanfiction collegate. E se Regulus fosse stato così buono che la sua luce avrebbe potuto disegnare le costellazioni e illuminare le stelle dentro gli occhi di su...