Cap 22: Regulus ferito

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I genitori di James vennero coinvolti nell'Ordine della Fenice e, per quanto avessero cercato di lasciar fuori James, Sirius e Regulus, ci fu un giorno che non fu possibile.

Esattamente il giorno che i seguaci di Voldemort, decisero di attaccare Diagon Alley.

Regulus non capì mai in seguito, quali circostanze misteriose e crudeli, avessero portato a far sì che lui e Sirius vennero separati quel giorno, visto che poco prima, stavano prendendo il gelato insieme da Florian Fortebraccio..

Il cono alla crema che stava mangiando, vigeva all'ingiù con la crema spiattellata sull'asfalto, il mangiamorte stava davanti a lui e Regulus con un'ultima occhiata al negozio di Florian, pensò:

Ti prego, fa sì che tra dieci anni Florian sia ancora vivo..anche se noi non ci saremo più..è una brava persona, non merita di morire oggi..

Il mangiamorte si avvicinò a lui minaccioso e Regulus alla luce del sole, pallido e crudele, potè vedere il suo sguardo, sembrava molto giovane.

"Hai più o meno la mia età...perché stai con loro?" chiese Regulus, con sguardo triste e - sembrava - compassionevole.
Il mangiamorte sgranò gli occhi e lo afferrò per la collottola. Senza forzare.

"E perché tu non ci sei?"
"Perché non amo uccidere.." disse Regulus. "Fare del male.."
Il mangiamorte lo fissò, incredulo.
"Credi che basti non volerlo fare?"
"Di solito sì."

"Sei più ingenuo di quanto pensassi. Quasi mi dispiace maledirti."
Regulus sgranò gli occhi.
"Allora non farlo.."

Il mangiamorte ridacchiò amaramente. "è il Signore Oscuro che me l'ha ordinato."

Questo fece stranamente scattare Regulus che riuscì a spingere via il Mangiamorte e liberarsi.

Il mangiamorte indietreggiò, sorpreso.

"Così al Signore Oscuro non basta uccidere e ammazzare poveri innocenti, ora vuole anche traviare delle menti giovani al male. Perché ce l'ha con me? Parla!"

"Io non ti devo dire NIENTE!" Gridò il mangiamorte e sprizzò con la bacchetta delle scintille rosse, che Regulus riuscì a evitare con la sua.

Il mangiamorte ragazzo riuscì ad avvicinarsi a Regulus quel tanto che bastava per fargli volare via la bacchetta.
"Ahhh" riuscì ad atterrarlo malgrado Regulus graffiava come un gatto.

"Se stai fermo, non ti uccido, anche se forse lo preferirai.." disse il mangiamorte.
"Perché mi stai facendo questo? Ho delle persone care che..."
"Ce le abbiamo tutti.."

Regulus guardò negli occhi del mangiamorte e vide che i suoi occhi erano neri, ma traballanti.
"La tua famiglia..LUI cosa gli ha fatto?"

"Lui..ha promesso che la lascerà andare se farò quel che.."
"No. Deve esserci un altro modo!"

"Non c'è!! Ora sta un po zitto. Se farai il bravo, non morirai, ma devo farti qualcosa.." disse prendendogli il braccio e facendogli fluire una strana sostanza verde.
Regulus gemette.

"Se mi accade qualcosa..mio fratello ne morirà."
"è proprio per far vivere lui, che devi accettarlo."

A Regulus quasi si strozzò il respiro in gola.
Il mangiamorte gli prese la faccia tra le mani.

"Dimmi il tuo nome. Adesso."
"NO."

"DIMMELO!"

"Non te lo sei fatto dire dal tuo padrone?? Che razza di schiavo sei??"

Il mangiamorte incurante degli insulti, gli prese la faccia tra le mani di nuovo e forzò in qualche modo la sua mente.

"NOOOOO!" Regulus sentì un dolore fortissimo alla testa. Non aveva mai provato la legilimanzia, non sapeva cosa fosse e sentiva un dolore terribile.

All'improvviso cadde a terra.

Il mangiamorte si alzò, visto che era inginocchiato su di lui.
Si sistemò i polsini della giacca.

"Grazie del nome, Regulus Black. Obbedisci al Signore Oscuro quando ti contatterà e vedrai che andrà tutto bene. Noi due ci rivedremo, presto."

Regulus potè sentire solo queste parole, prima di svenire, per via del dolore.





*

"Figlia di puttana, baldracca! Lasciami passare o ti ammazzo seduta stante!" stava gridando Sirius Black.

Bellatrix Lestrange era talmente scioccata della soluzione a cui era arrivata improvvisamente, che scioccata, lo lasciò andare.

Non aveva capito. Non aveva compreso la trappola.

Soltanto quando Sirius aveva gridato che doveva raggiungere suo fratello e che se gli fosse successo qualcosa, la colpa sarebbe ricaduta tra le sue mani, lei scioccata, comprese.

Mentre lei era lì a tenere impegnato Sirius, qualcun altro si stava occupando di Regulus.

"No..Regulus..no!"




*

Quando Sirius finalmente raggiunse Regulus, riuscì a portarlo via da lì. Il ragazzo era incosciente, ma poteva comunque sentire lo stesso, la dolcezza con cui Sirius lo trasportava in braccio.


*

Quando Regulus si risvegliò nel suo letto, di notte, dopo vari giorni in cui oscillava tra la veglia e l'incoscienza, lo fece perché un'ombra inquietante, sembrava spiarlo, vicino alla finestra.

"Ahhhh. Chi sei?"si spaventò il ragazzo.

"Schhh. Non vogliamo svegliare i Potter, vero?"

Regulus lo guardò, indietreggiando di più sul letto.
"Sei il Signore Oscuro, vero?"

"E tu sei un ragazzo molto perspicace. Finalmente, facciamo la nostra conoscenza."
"Tu..non dovresti essere qui!!Le protezioni..."

"Infatti non sono veramente qui, sono solo una proiezione olografica in questa stanza, ho dovuto attuarla per forza, visto che per sentito dire, tu non avevi nessuna voglia di fare la conoscenza con un essere tanto spregevole."

La sua voce traspariva sarcasmo, Regulus tremò, ma si sforzò di non darlo a vedere.

"Se vuoi uccidermi, ti chiedo di risparmiare almeno LORO."

"Quanta generosità! Tanta generosità in un Serpeverde mi lascia molto perplesso, ma anche discretamente ammirato! E se lo dico io, puoi crederci, mio caro ragazzo! è per questo che voglio concederti un regalo!"

"Farai sparire questa nausea infinita che mi dà il tormento da quando mi sono svegliato? O fa parte della maledizione che mi ha scaturito il tuo scagnozzo?" chiese con sarcasmo. Erano giorni e giorni che si sentiva come se avesse l'influenza e anche una strana forma di morbillo.

Voldemort rise. Una risata lunga e spettrale.

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