Cap 20: Lettere di miele tra i due fratelli

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LETTERA DI REGULUS.


Caro fratello, fratello dolcissimo,fratello amato.
Lo so, non dovrei chiamarti così, e il tuo sorriso sarà un po divertito

E forse anche un po turbato
Per i motivi che noi sappiamo
Per favore leggi questa lettera da solo

Se anche non scrivessi cose inopportune, non sopporterei l'idea che il mio amore per te
In qualunque forma, venisse spiato, letto.

Le mie parole devono essere soltanto tue, ci ho impregnato tanto di te in questa lettera che a volte mi sembra di essermi privato di qualcosa di te, donandotela.

Da quando non ci sei, i bagni della scuola non sono più gli stessi.
Mi manca dormire senza te addosso, senza i tuoi baci, le tue carezze.
Senza di te non vedo più la magia.

Una volta ho letto che i babbani vedono la magia negli oggetti e nelle persone
Ma non è la magia che abbiamo noi, loro vedono un altro tipo di magia.

Perché la magia è in loro.
Finalmente ora capisco tutto quello che finora mi è sempre sfuggito.

I maghi purosangue odiano i babbani reputandoli esseri dotati di nessuna magia, ma non capiscono che loro ce l'hanno la magia.

Solo che è un altro tipo di magia, un tipo di magia che nemmeno i purosangue potranno mai avere.
Perché quel tipo di magia è l'amore. L'amore che provano per le cose e le persone che amano.

L'amore che io provo per te.

Tuo fratello Regulus.





LETTERA DI SIRIUS.

Regulus, tu mi ucciderai prima o poi.

Tu, con i tuoi modi di fare innocenti e da cucciolo impotente, tu sei un ladro di cuori.
hai preso il mio e l'Hai portato via da me.

Piangevo mentre leggevo la tua lettera e dentro di me, reclamavo l'assenza di un cuore che non avevo più ora, perché tu me l'hai rubato..e ora è TUO.

Eppure anche se ora sono senza cuore, mi pare di non averlo mai sentito palpitare e battere così tanto come adesso, me lo immagino, battere furiosamente sulla tua mano e sanguinare per te.

Oddio, spero di non averti spaventato, fratellino, non me lo perdonerei mai.

Ma è così che mi sento, adesso. Se mi chiedessi di morire per te, di sanguinare per te, io lo farei in questo esatto momento, senza pensarci un attimo.

Perché sono così tanto orgoglioso di te, Regulus.

Sapevo che non eri come i nostri genitori, che eri buono, sapevo che avresti capito e ti saresti discostato dalle loro idee, perché tu sei buono.

Fratellino, forse sarò una cattiva persona ma sono contento che certi posti senza di me, non ti sembrano più tanto magici, perché immaginarti negli stessi posti dove siamo stati insieme, immaginarti da solo, non fa che accrescere la grande e struggente e fastidiosa nostalgia che ho di te.

Mi hai trasformato in un patetico sdolcinato sentimentale, ti odio.
Ti aspetto per Natale.
E ti amo tantissimo.

Il tuo cagnolone morbidoso.

Sirius.



Regulus si strinse a sé la lettera e se la tenne stretta anche durante la notte, non aveva paura che qualcuno gliela trovasse addosso. Non avrebbe permesso di leggerla ma se anche per disgrazia fosse capitata sotto gli occhi di qualcuno, sarebbe anche potuta passare per un morboso attaccamento esagerato ma sempre fraterno, di certo non avrebbero mai potuto immaginare...di certo, no.

Ma poi chi se ne importava. Non vedeva l'ora di riabbracciare Sirius, aveva sorriso davanti al suo aggettivo. Cagnolone. Sirius non aveva permesso che diventasse anche lui un animagus, ma lui non faceva che chiedersi che forma avrebbe avuto.

Forse sarebbe stato un cucciolo di cane. Il suo cucciolo.

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