Era passato un anno ormai da quando Regulus era diventato un mangiamorte, aveva dovuto assistere alle cose più crudeli, tra cui omicidi a persone innocenti, che non avevano fatto nulla di male, ma la cosa che lo ferì di più in assoluto, era stato il tentato omicidio di Voldemort all'opera di Kreacher.
Era stato lui ad offrirlo a Voldemort quando disse che aveva bisogno di un elfo domestico, lo fece scioccamente nella speranza di ammorbidire la pressione che Voldemort aveva su di lui. Regulus sapeva infatti di esser stato un pessimo mangiamorte, era solamente un anno che esercitava, ma sapeva fin troppo bene di aver finto di esercitare la cruciatus e altri incanti che provocavano dolore, su babbani e maghi, e di averne liberati molti, quando sperava di non esser visto e che quelle sparizioni improvvise non fossero collegate a lui.
Ma Voldemort aveva un modo particolare di guardarlo. Attento. E non come qualcuno che si era preso una cotta, ma come si studiano gli animali che potrebbero sbranarti o conficcarti una freccia nel cuore.
Regulus si era chiesto spesso durante quell'anno, perché mai Voldemort, quella freccia non l'aveva mai fatta scoccare. Aveva ucciso seguaci per molti meno, lo sapeva, seguaci fedeli.
Ma il tempo passava, la lucidità scemava sempre di più, e la voglia di capire sempre meno, fino ad abbandonarlo quasi del tutto, forse se Sirius fosse stato con lui, sarebbe stato diverso..
Mi manchi così tanto Sirius..non ce la faccio senza di te..non sono forte..non sono forte come credevo..
Non sapeva in merito a quale ragionamento o istinto di sopravvivenza, aveva deciso di suggerire che Kreacher aiutasse Voldemort, ma lo fece, fu però un grosso sbaglio, oppure l'ultima delle salvezze, punti di vista.
Nonostante avesse scelto lui Kreacher, non si era infatti fidato completamente, temeva che Voldemort potesse fargli del male, allora perché gliel'aveva offerto? Forse quando diventi mangiamorte, diventi anche bipolare.
Non lo sapeva, ma il suo sesto senso, gli aveva suggerito di aspettare fuori dalla grotta e quando vide che Voldemort ne uscì da solo, sentì un vuoto allo stomaco.
Senza più pensarci, ordinò a Kreacher di tornare a casa e poco dopo lo raggiunse, chiedendogli cos'era successo. Non poteva immaginare prima di vedere Kreacher, cos'era successo, ma il vuoto che sentì, gli suggeriva che fosse qualcosa di brutto.
Quando Kreacher piangendo, gli aveva raccontato tutto, lo fissò atterrito ed incredulo, una rabbia crescente e un dolore opprimente sullo stomaco.
Prendersela con una creatura così indifesa..questa volta hai passato il segno, Voldemort..
*
Sconvolto, aveva chiamato quello che era diventato il suo migliore amico, Damian, e in una camera d' albergo, al riparo da orecchie indiscrete, gli aveva raccontato tutto, dopo aver compiuto un muffiato.
"Sta creando degli horcrux, devo impedirglielo! Devo prendere quell'oggetto e portarlo via!"
"Tu sei completamente pazzo!Ti rendi conto che stai divulgando segreti inconfessabile dell'Oscuro Signore?? A me?? Un altro mangiamorte?? Chi ti dice che non ti tradirò??"
Regulus lo aveva guardato con gli occhi lucidi. Gli aveva poi fatto una carezza sulla guancia.
"Se mi tradissi anche tu, non avrebbe più nessuno scopo vivere e quindi accetterei la mia morte con serenità.."
Damian sfuggì a quella carezza.
"D'accordo! Facciamo finta che io non ti tradirei..a che serve sapere tutto questo? Non vorrai mica fare la fine dell'elfo, vero? Hai visto quello che gli è successo.."
Un lampo balenò negli occhi di Regulus, ma lui non lo notò.
"Troverò un altro modo per prenderlo senza rischiare la vita.."
"Ma a quanto ho capito io, non c'è." Obiettò Damian.
"Damian, tu sottovaluti la mia intelligenza. Fidati di me."
"Io..io non riesco a capire!!" sbottò Damian, alzandosi in piedi. "Tutto questo per un elfo?? Ti è scattato tutto questo per un elfo domestico??"
Anche Regulus si alzò in piedi e lo fissò.
"Sì. Per un elfo! Una creatura innocente che LUI ha lasciato a morire tra sofferenze inimmaginabili."
"Oh, andiamo!!" sbuffò Damian. "Quante persone innocenti hai visto morire, Damian?"
"Di recente, solo quelli che non sono riuscito a salvare." Disse Regulus senza distogliere lo sguardo. Non poteva sapere che anni più tardi, Severus Piton avrebbe detto la stessa cosa.
Damian lo fissò, gli occhi sbarrati, la bocca appena un po aperta, se qualcosa tremò nel suo sguardo, non lo diede a vedere.
"E per mio fratello! Sirius mi ricorda Kreacher. Entrambi con un gran caratteraccio, entrambi hanno rischiato di fare una brutta fine per colpa dello stesso UOMO. Quando ho visto Kreacher in quel modo..mi ha ricordato LUI."
"D'accordo. Sì, d'accordo." E Regulus pensò che furono le parole più belle che avesse mai sentito dal suo amico, migliori di un verso al pianoforte, suonava quasi come un ti voglio bene.
Poi di scatto Damian lo abbracciò.
E Regulus pensò a tante cose, si chiese per esempio se i mangiamorte potessero amare.
Se potevano farlo loro, allora anche i dissennatori potevano.
Forse perfino Voldemort poteva, quando ancora non aveva deciso di spezzare la sua anima e rinchiuderla in vari cassetti della sua oscurità.
*
"Che vuoi, Black? Non vedi che sono occupato?"
"Sei così tanto occupato da non poter salutare un vecchio amico?" gli domandò Regulus, cercando di sorridere, ma avvertiva la commozione salirgli. Si trattenne.
Piton stava rimestando nel suo calderone, si fermò per lanciargli una delle sue occhiate sprezzanti.
"Hai già finito di sbaciucchiarti con il tuo amante?" disse facendo un sorrisino sarcastico.
"Non è il mio amante!" disse Regulus sorridendo, non riuscendo a trattenere un sorrisino divertito. Erano in molti che fraintendevano la natura del rapporto tra lui e Damian, ma a lui non dava fastidio che il bene che si volevano, potesse essere equivocato. Che si percepisse del sincero affetto tra mangiamorte che di solito si pensava fossero esseri crudeli incapaci di amare, era solo un bel complimento, anche quando non era vero.
"Mi fate vomitare." Disse Piton, sbriciolando qualche strana radice di qualche strana pianta nel calderone.
Regulus si avvicinò, sempre sorridendo, lo sguardo acceso e fiero di qualcuno orgoglioso, gli fiammeggiava lo sguardo.
"Vige una credenza popolare assurda, si crede che tra noi mangiamorte siamo talmente marci dentro da non provare affetto tra di noi, ma non è vero, non proprio."
Piton sbuffò.
"Se sei qui per fare coming out con bellicapelli, non credo di essere abbastanza ubriaco per ascoltarti." Disse Piton alzandosi, per prendere apparentemente qualcosa dall'armadietto.
"Sono venuto qui per salutarti. Sto per fare un lungo viaggio."
Piton si bloccò sul posto.
"Un viaggio, hai detto?" ma subito si riscosse cedendo di nuovo al sarcasmo. "Te ne vai in crociera?" chiese caustico.
"Non è un viaggio di piacere, vado in missione per il Signore Oscuro."
Piton alzò lo sguardo verso di lui.
"In missione, eh? Dove?"
"Non è necessario che tu lo sappia."
"E allora che diavolo sei venuto a fare? Solo per infastidirmi?" scattò l'altro.
Regulus si morse il labbro, poi agi d'impulso, lo abbracciò prima che Piton potesse sottrarsi.
Piton rimase scioccato e immobile, prima di tirarlo indietro.
"Ma che diav..sei impazzito, Black??" Perché l'hai fatto?"
"Ti ricordi, quando eravamo a scuola, Sev? Ai tempi ero solo uno stupido moccioso, smanioso di attenzioni, arrabbiato sempre con suo fratello.."
"Come biasimarti! Era normale arrabbiarsi con quel..ma che cavolo c'entra adesso!"
"Ai tempi, l'unico che mi stava davvero vicino eri tu, come amico, soprattutto, e poi anche come..beh, ma soprattutto come amico..ricordi Sev, quando la nostra unica preoccupazione era farla pagare a Potter e alla sua banda e la nostra felicità era quella di sperare che venissero tolti punti a Grifondoro?"
Piton lo fissò sgomento e forse anche, rosso in volto.
"Troppe vite fa, perché possa ricordarlo o..perchè possa contare qualcosa.." balbettò. "Tu non stai bene, Black, adesso ti faccio portare qualcosa e.." disse Piton, girandosi verso la porta.
"Durante dei viaggi speciali, si salutano gli amici, e tu sei l'unico, tra loro, oltre Damian, che volevo salutare." Disse, poggiandogli una mano sulla spalla e oltrepassandolo.
Piton avvertì un brivido dentro di lui a quel tocco e una paura irrazionale si impossessò di lui.
"Regulus..."
Regulus si bloccò, assaporando il nome sulla bocca di Piton, ricordando quando lo ansimava sulle sue labbra.
"Sì." Disse senza voltarsi, per non lasciare che i suoi occhi lo tradissero.
"Quanto sarà lungo questo viaggio?" disse in fretta. "Giusto per avere un'idea di quanta libertà ho prima di esser tormentato nuovamente dalla tua presenza." Disse ridacchiando ma stavolta suonò una risata falsata, senza allegria.
Regulus esitò solo per una frazione di secondo.
"Dipende dalla riuscita dell'operazione. Arrivederci Severus."
Piton non rispose. E si sarebbe pentito ogni singolo giorno di quel saluto mancato.
Dopo quel giorno, erano stati innumerevoli i giorni in cui si era tolto quel ricordo e l'aveva messo nel pensatoio, per rivederlo. Per rivedere in loop il momento di quell'addio.
Se quando aveva invocato quel "Regulus" gli avesse fatto domande, avesse investigato, avesse cercato di trattenerlo..chiuderlo li, impedirgli di andare via..
Se invece di chiedergli quanto sarebbe stato lungo il viaggio, gli avesse chiesto quando sarebbe tornato..
Se quando aveva avvertito quel brivido, avesse scelto di dare retta al cuore, invece che all'orgoglio.. se avesse dato ascolto a quella paura irrazionale..
Avrebbe capito che Regulus era venuto lì per dirgli addio.
Ps adoro la bromance tra Piton e Reg!!
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Verde e oro
أدب الهواةQuesta uno spin off della ff della serie Harry Potter 2.0. Trovate nella serie tutte le fanfiction collegate. E se Regulus fosse stato così buono che la sua luce avrebbe potuto disegnare le costellazioni e illuminare le stelle dentro gli occhi di su...