Sirius era rimasto seduto su una panchina, ad aspettare che James venisse a prenderlo.
Lo aveva chiamato da una cabina, dicendogli che era talmente confuso, da non riuscire a capire come bisognasse fare a tornare indietro con la magia. James si era spaventato molto e quando era arrivato poco distante dal luogo dove si trovava il suo grande amico, dopo essersi materializzato, assieme agli altri malandrini, vide Sirius coperto dalla neve.
Nevicava!
Fu una delle poche volte che James aveva inveito contro la natura. Un'altra volta l'aveva fatto perché trovava ingiusto che un'anima nobile e pura come suo fratello – sì, perché ormai giudicava Sirius un vero fratello – dovesse essere figlio dei Black, discendente da una lunga stirpe di serpeverde, un'altra volta, l'aveva fatto quando non riusciva a capacitarsi che due anime belle come Sirius e Regulus, dovessero aver avuto la disgrazia di nascere come fratelli e non potersi amare alla luce del sole.
Ora, vedendolo coperto di neve, inveì contro la natura, perché non era giusto che un ragazzo già dilaniato dentro dal dolore, dovesse subire anche la punizione del gelo sul suo corpo, a ghiacciarlo anche fuori, oltre che dentro.
Capì subito dalla postura rigida e inclinata, che il suo amico più caro stava soffrendo, non sapeva cos'era successo ma che le cose non erano andate bene, era fuori di dubbio.
Si allontanò dagli amici di sempre, per andare da lui, ad abbracciarlo, da solo. Non aveva bisogno di dire ai suoi amici di lasciarlo andare da solo, la grandezza dei malandrini stava nel capire certe cose da soli, se non era così non li avrebbe scelti come amici indissolubili. Era orgoglioso di loro.
"Sirius.."
Il corvino alzò lo sguardo e guardò il suo migliore amico davanti a lui, era cosciente di avere un aspetto orribile, ma la voce di James, così melodiosa e dolce, riusciva a risollevarlo dall'oceano verso cui stava affogando.
Si abbracciarono senza dire una parola. James lo strinse forte a sé, cercando di fargli sentire tutto il suo amore, l'affetto, la tenerezza, racchiusi in quella parola AMICIZIA, da cui sembrava così strano potesse racchiudersi così tanto in una parola sola.
Sirius strinse forte a sé l'amico di rimando. James c'era sempre per lui, quando annegava. Non l'avrebbe mai scordato.
*
Tornarono tutti insieme a casa Potter.
I genitori di James furono così delicati e gentili da non fare domande, malgrado sapessero che uno dei loro figli adottivi – Sirius – era con il cuore spezzato, Lo sentivano come un suono di un cuore, con un rumore incrinato, come uno stetoscopio che risuonava a una frequenza gracchiante. Quello doveva essere il rumore di un cuore spezzato.
Sirius era a pezzi. Non riuscì a mangiare nulla di cena, restava sul divano avvolto in una coperta, davanti al camino, cercando di scaldarsi. Era congelato.
Nessuno diceva una parola, sapevano che non poteva esser stata un po di neve a renderlo così freddo, doveva esser stato lo shock.
Tuttavia, Sirius sentì un piacevole tepore caldo avvolgerlo, quando tutti i malandrini, andarono sul divano avvolgendolo in un abbraccio a quattro, dolce ed avvolgente.
Quella notte, Sirius dormì nel letto con James.
Dopo l'abbraccio, avevano cercato di domandare a Sirius cosa fosse accaduto, ma lui non ricordava nulla, i malandrini avevano dedotto che doveva esser "confuso" oppure che avevano gettato su di lui un incanto Oblivion.
James era parso da subito molto agitato, nonostante gli sforzi per suonare rassicurante, non gli piaceva che il suo migliore amico avesse un vuoto di memoria, lui sembrava ricordare solamente che aveva visto Regulus, in una stanza d'albergo, ma non ricordava cosa era successo all'interno e questo fece pensare a James, scenari raccapriccianti.
Sapeva infatti che Regulus desiderava far l'amore con Sirius da tanto tempo, ma l'idea del ragazzo che aveva conosciuto gli impediva di accettare il fatto che Regulus avesse potuto in qualche maniera abusare di lui..o costringerlo a fare qualcosa che lui non volesse..per fortuna sembrava che Sirius non avesse danni fisici che sembravano far pensare al peggio, a parte certe ammaccature e lividi, il che faceva suggerire una probabile lotta tra di loro, ma non gli piaceva il fatto che il suo migliore amico fosse stato manipolato per non ricordarsi cosa fosse accaduto.
Era anche strano l'atteggiamento di Sirius. Amava così tanto il fratello, adesso invece sembrava rassegnato, sembrava odiarlo quasi, come se l'amore che provava per lui, fosse..MORTO.
"Per me, è morto, James.." singhiozzò Sirius nel letto con lui.
James sentì una stretta al cuore. Più forte dell'amicizia con Sirius, era l'avvolgente sentimento di ispirazione che Sirius e suo fratello gli avevano donato, con il loro amore l'avevano ispirato, inducendolo a credere nell'amore vero. Se c'erano amori così grandi come quelli tra Sirius e Regulus, allora anche lui con Lily aveva una possibilità, forse.
Gli sembrò come di subire un lutto.
Ma si girò verso il lato del suo amico, gli accarezzò le guance, asciugandogli le lacrime e lo abbracciò stretto, facendogli sentire quanto gli era vicino.
Quello fu forse l'apice della loro amicizia, non ricordava James, di aver mai sentito Sirius così vicino, di aver condiviso un momento tanto intimo, durante la loro lunga amicizia.
In quel momento capì che non bisognava per forza essere amanti o innamorati, per fondersi indissolubilmente con una persona.
In quel momento, malgrado la delusione e la sofferenza, erano un'anima sola, che si abbracciava su sé stessa.
Note dell'autrice: non immaginavo di fare un capitolo così ahha xd
Spiego: all'inizio avevo in mente di fare che Sirius si scordasse proprio di avere avuto una storia con Reg!
Ma il fatto che gli amici sapessero, mi rovinava il piano, così ho propeso alla fine per una soluzione più semplice.
Dimenticava l'amore che ha provato per lui, ma non la relazione.
Ps io adoro troppo la bromance tra Sirius e James ahha xd mi sa che li farò mettere insieme in qualche altra ff xd
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Verde e oro
FanficQuesta uno spin off della ff della serie Harry Potter 2.0. Trovate nella serie tutte le fanfiction collegate. E se Regulus fosse stato così buono che la sua luce avrebbe potuto disegnare le costellazioni e illuminare le stelle dentro gli occhi di su...