dodicesimo

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Finalmente una camera solo per me. Ai due ragazzi non è andata altrettanto bene, la condividono nuovamente, ma almeno stavolta hanno due letti.
Io mi butto sul mio, ancora con solo l'asciugamano addosso, dopo aver fatto la doccia. Stasera Adele vuole fare una passeggiata sul lago e dovrebbe esserci qualche tipo di festa o sagra. Michael era felicissimo, avrebbe scattato foto tutta la notte e poi, ha detto, una piccola pausa se la concedono tutti i grandi avventurieri.

-Avete presente Vasco da Gama? Prima di ripartire dall'Africa verso l'India, ha fatto una bella pausa, assistendo appunto ad una sagra di paese, lì a Mombasa.-

-No, non è vero.- ha commentato Calum.

-E invece sì, c'era la sagra del pollo e proprio grazie a questa sua pausa ha scoperto le banane rosse, molto più dolci di quelle normali e le ha portate in Europa.-

Calum era titubante, ma non ha obiettato, probabilmente consapevole che sarebbe stata una causa persa.

Ho ancora venti minuti prima del ritrovo nella hall con gli altri, forse è meglio se mi alzo e inizio a cambiarmi.

Mi strofino gli occhi, come se fossi appena sveglia.
Il bussare alla porta mi fa sobbalzare e per poco non centro l'occhio destro con l'indice. Mi stringo nell'accappatoio e vado ad aprire la porta.

Mi trovo Calum davanti, che mostra subito un sorriso dolce.

-Ciao- dico, imbarazzata. Inizio a pensare a qualcosa da dire per non farlo notare troppo, ma lui mi precede.

-Questa volta tocca a te stare in accappatoio mentre parliamo.-

Incredibilmente, divento ancora più rossa. Forse balbetto qualcosa, ma è incomprensibile, per fortuna Calum ha un motivo per essere qui.

-Michael si sta facendo la doccia e...- oddio non mi chiederà di farla in camera mia adesso? -...e non posso parlargli perché non ci sente, la sua voce che canta Ariana Grande è troppo alta.-

-Finché non inizia con i cantanti neomelodici va ancora bene.-
Ricordo che una volta ha iniziato con la discografia di Nino d'Angelo, ma non è stata una bella esperienza. Soprattutto perché dovevamo fare un servizio in una riserva naturale e lui faceva scappare tutti gli animali. Perfino il cane del proprietario. È diventato un servizio sulle piante del parco, cosa che ha fatto imbestialire il signor Styles.

Calum sorride scoprendo i denti. Non posso evitare di pensare che somigli veramente tanto ad un cinese, soprattutto ora che socchiude gli occhi per ridere.

-Sono qui per chiederti a che ora dobbiamo ritrovarci di sotto. Magari mi faccio un pisolino.-

-Tra un quarto d'ora.- sinceramente non me l'aspettavo.

-Niente pisolino.- si passa una mano tra i capelli scuri, poi mi saluta con la mano, ma sempre sorridendo.

Quando richiudo la porta, sento ancora il cuore che batte troppo veloce. Faccio dei respiri profondi, prima di vestirmi. Non indosso nulla di particolare, jeans e un top rosa chiaro, ma magari un filo di trucco me lo metto, tanto per non sembrare mezza morta.
Mi tremano le mani al pensiero di uscire con loro tre, probabilmente perché c'è Calum. Eppure mi dico che è fidanzato e che io non voglio provare certe emozioni. Magari tutta la mia ansia deriva dal fatto di non volermi prendere una cotta, non da Calum di per sé.
No, poi sono abbastanza tranquilla che non possa esserci nulla, non ho di che preoccuparmi. Potrebbe essere un buon amico. Eppure con Michael non mi sento così.
Ma poi, io e Michael siamo amici? Non l'ho mai capito, anche se sono felice di averlo conosciuto grazie al lavoro, è una bella persona. Ma come sono finita a parlare di lui? Forse è meglio così, magari mi distraggo da Calum... Ah, cavolo.

Qualcuno bussa di nuovo alla mia porta, ma, prima che possa andare ad aprire, questa si apre ed entra Adele. Tiene le mani dietro la schiena, intravedo della stoffa blu scuro, ma non capisco esattamente cosa sia.

-Abbiamo ancora cinque minuti, quindi, prima di uscire da qui, tu indosserai qualcosa di carino.-

Guardo come sono vestita e faccio spallucce, indicandomi. -Non mi dispiace in realtà...-

-A me sì, ma ho la soluzione, guarda!- tira fuori la cosa che nascondeva dietro la schiena.

-Ah- è l'unica cosa che riesco a dire appena vedo il vestito che mi sta mostrando, quasi offesa per il suo commento, a me non dispiace uscire in jeans.

Il vestito è blu scuro e, quando lo indosso, la gonna mi arriva appena sopra al ginocchio, cadendo morbida sui fianchi, il busto è invece più stretto, ma, assurdo, mi piace.

-È bellissimo! Ma, Adele...- vorrei ringraziarla e dirle allo stesso tempo che non mi serviva un vestito nuovo.

-No, guarda...- fa un gesto con la mano. -Molto meglio questo per uscire la sera, che quello che avevi addosso prima. E poi me lo portavo dietro da troppo.-

Sto per chiederle perché si sia portata dietro un vestito così, ma tengo la bocca chiusa, magari aveva programmato una serata elegante per lei e suo nipote.

Usciamo, finalmente, tutti e quattro, Michael e Calum sono vestiti quasi uguali: jeans scuri e maglietta monocromatica, solo che il primo ha la maglietta grigia, l'altro bianca, che lo fa sembrare più muscoloso, per come gli fascia i pettorali. Subito dopo aver pensato questa cosa, sento gli zigomi bruciare.

-Che dite di prendere qualcosa da mangiare qui fuori?- propone il biondo ossigenato. -Si sente un profumino...-

-Ho paura che tu possa sbavare talmente tanto da farci scivolare.- Calum non ha tutti i torti, Michael ha lo stesso sguardo del cane dei miei quando vede le salsicce sulla griglia. E lui sbava tantissimo.-Guidaci subito verso qualche bancarella.-

In meno di cinque minuti Michael ha già fatto la scorta di provviste per il prossimo inverno, mentre noi stiamo ancora cercando di decidere cosa mangiare.

-Vi posso consigliare questo panino con melanzane, funghi, ketchup, cipolle, peperoncino e origano?-

Alzo lo sguardo verso il venditore, sicura di aver già sentito quella voce. Infatti eccolo lì: Ashton. Ancora. Anche se ha una bandana grigia ed è vestito come una governante, con un grembiule bianco, è sicuramente lui.

-Ma tu sei Ash..- inizio.

-Ashton, sì, piacere- mostra un sorriso e non ho più dubbi: quelle fossette non mentono.

-Ma non lavoravi in un hotel a Verona?-

Il riccio scrolla le spalle -Da quando ho dieci anni vivo qui al lago e vendo street food. Mai stato in un hotel.-

-Ne uscirò pazzo, da questa storia.- afferma Michael con la bocca piena.

Adele sembra confusa, ma l'unica cosa che dice, rivolta ad Ashton, è: -Ti stanno meglio le bandane nere.-

AN
Ce l'ho fatta! Doppio aggiornamento in settimana e sono ancora viva

Il prossimo capitolo sarà molto carrrrrino (almeno, a me piace particolarmente, poi vedremo)

Tra l'altro ho cambiato la copertina, mi sembra più bellina rispetto all'altra ma boooh

Oggi sono di corsa tutto il giorno fino a tardi per fare riunioni e incontri e cose quindi vi saluto veloce smack e

A presto!

Verona || Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora