È una mattinata caldissima, sento quasi l'aria che mi soffoca invece di rigenerarmi. E sono solo le 9.
Sono al tavolo per la colazione con Michael, che si è preparato un panino alto quasi quanto lui, come quelli che fa Shaggy con Scooby-Doo.
-Cosa c'è lì dentro?- faccio un cenno col mento verso il panino.
-Uova, pancetta, insalata, maionese, peperoni, peperoncino, salame, prosciutto, una salsa bianca che sembrava salsa yogurt, fagiolini, pomodori e credo che questo sia puré, ma in realtà non lo so.- detto questo, lo addenta, mostrando una faccia estasiata.
Non mi accorgo di avere un'espressione disgustata finché non arrivano Adele e Calum e la prima mi chiede se vada tutto bene.
Annuisco -Sono solo sconvolta dalla quantità di cibo che riesce ad ingerire... e soprattutto dal modo-Michael sembra non accorgersi che stiamo parlando di lui e neanche della maionese sparsa sulla sua guancia destra, che gli copre il lieve accenno di barba.
Calum butta un occhio nella mia direzione -Che cos'è quello?- Indica la mia tazza.
-Latte e cannella.-
Non sembra soddisfatto della risposta; non schifato, ma neanche tanto convinto.
-È buono- cerco di giustificarmi.
-Seh...-Un po' mi offendo, sto per replicare ma Adele mi precede.
-Oggi quante tappe abbiamo in programma?- si siede accanto a me, posando sul tavolo il suo tè caldo e una brioche.
Prendo la mappa, il foglio su cui abbiamo segnato tutti i puntini rossi, ovvero le nostre mete alla ricerca di Luca.
-Ci sono due case che potremmo visitare, qui, vicino al lago.- Le indico.
Calum annuisce e immagino stia già iniziando a pensare al percorso da fare per arrivarci.
Adele sorseggia il suo tè caldo in silenzio.-Partiamo da qui.- il moro indica il puntino più lontano.
Adele annuisce, poi, finita la colazione, è la prima a tornare in camera, esaltata.Sento Calum sbuffare sonoramente.
-Che cosa c'è?-
Lui mi rivolge uno sguardo che interpreto come "è facile, puoi arrivarci", ma io non ci arrivo, così sollevo le sopracciglia in un'espressione che significa decisamente "invece no, non capisco".
-Hai visto com'era felice? Ho paura che non lo troveremo mai, Luca. E che ogni volta lei ci speri talmente tanto che alla fine crollerà.-Aspetto un momento prima di rispondere, per provare a trovare le parole giuste.
-Tu vedi la speranza come una cosa negativa, ma come fai a sapere che, non dovessimo trovarlo, Adele ci starà così male? Certo, potrebbe essere delusissima, ma passerà. Perché non la assecondi? Qual è la cosa peggiore che potrebbe succedere?-
-La cosa peggiore che potrebbe succede è che cada in depressione.- ma neanche Calum sembra convinto della risposta. L'ha detta solo per avere l'ultima parola?
Infatti si intromette Michael -Adele non mi sembra una che potrebbe cadere in depressione tanto facilmente, Calum-Il moro lo guarda con occhi di fuoco, ma si limita a sospirare. -Mia nonna... ha sofferto abbastanza. Se dovesse stare ancora male, forse sono io che non ce la potrei fare.-
-Calum...- mi sento improvvisamente più empatica nei confronti del ragazzo di fronte a me.Dopo un momento di silenzio teso, Michael si alza -Vado a prendere del succo, voi ne volete?-
Annuisco, senza parlare, Calum stringe le labbra e il biondo tinto si allontana.Mi sorge una domanda. -Calum, tu hai una ragazza, giusto?-
Lui solleva lo sguardo, incrociando i suoi occhi con i miei, provocandomi un brivido, mi vergogno un po' a chiedergli questa cosa, quasi non oso. -Dovesse finire la vostra relazione, non per gufarvela,- Calum accenna un sorriso -ma dopo, tu non vorresti innamorarti ancora? Questa tua paura di soffrire, ti fermerebbe davvero?-Si inumidisce le labbra con la lingua, prendendo tempo. -Probabilmente no, hai ragione. Mi preoccupo per Adele, pur sapendo che lei è più forte di me.- fa una pausa. -La verità è che sto peggio per le persone a cui tengo, piuttosto che per me stesso. Sto peggio io di loro, a volte.-
-Si chiama empatia.- cerco di mantenere un tono allegro, ma lui non ride.
-È esagerato lo stesso.-Poggio i gomiti sul tavolino, giocando con una bustina di zucchero.
-Non è esagerato, è bello. È bello sapere che qualcuno ti ama tanto da sentire, letteralmente, il tuo dolore. Sembra una contraddizione, ma credo che sia la forma più bella di affetto che possa essere dimostrata.-
Gli parlo guardandolo dritto negli occhi, cosa che mi capita raramente, soprattutto quando non conosco qualcuno da troppo tempo. Con Calum, però, mi sento sciogliere mentre fisso o suoi pozzi color cioccolato.-Rebecca, volevo anche dirti...- Calum viene interrotto da Michael e Adele, che si stanno avvicinando al tavolo, lui con una caraffa di succo e lei con una mela in mano.
-Partiamo?- la signora ci chiede impaziente, poggiando le mani sullo schienale della sedia di Calum.
Tutti e tre annuiamo, Calum mima con le labbra un "dopo ti dico" e il mio cuore fa una capriola. Spero di non essere diventata rossa in viso, soprattutto perché non sarebbe appropriato, essendo fidanzato.
Devo controllarmi, posso prendermi una cotta, ma non interferire con la sua relazione. Penso sempre a come mi sentirei io al posto della sua ragazza. Ammetto che questo ragazzo sia bellissimo, da subito sono rimasta colpita dai suoi movimenti e dal suo viso, per non parlare del fisico, ma sono convinta che questa cotta passerà, quando lui tornerà a casa con sua nonna, dalla sua ragazza e alla sua vita. E poi non ha mostrato interesse nei miei confronti, non ho motivo di inventare pare impossibili.
-Bec, tutto bene?- Michael mi poggia una mano su una spalla con fare rassicurante.
Annuisco. -Oggi giornatona: due Luca!-
-Già, muoviamoci, ho di nuovo fame.-AN
Scusateeee tanto la mia assenza, ma sto lavorando (ye!)
Spero di riuscire ad essere più regolare nella pubblicazione finita l'estate, quando avrò i giorni scanditi meglio insomma (ah ah ah, battutona, perché sarò all'uni, impossibile raga)
Comunque spero che vi continui a piacere questa storia!
Love u all xx
Giada
STAI LEGGENDO
Verona || Calum Hood
Fanfiction"Siamo nella città dell'amore! Come fai ad essere così triste?" "Non credo nell'amore." "La prendo come una sfida." Dove una ragazza decide di accompagnare una signora anziana e suo nipote alla ricerca del suo vecchio amore. [Ispirato a "Letters to...