Capitolo 4

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NOTA: Questa storia non è mia, ma bensì è la traduzione italiana della fanfiction scritta da Regrand. I diritti di questa storia vanno tutte a lui. Prima di fare questa traduzione ho chiesto il suo permesso e lui me lo ha consentito.

Tails lentamente iniziava a riprendere conoscenza, ci mise un po' prima che poteva realizzare dov'era.
Aprì i suoi occhi lentamente e il posto era un po' buio, i suoi occhi non richiedevano molto tempo prima di adattarsi.

La prima cosa che notò era che stava senza guanti e senza scarpe, non capiva niente e si domandò: "D..dove sono?"
Una voce: "Sei in una gabbia."

Tails si girò e vide un altro prigioniero in un'altra gabbia vicino alla sua.
Tails: "In una gabbia? Cosa?...Perchè?" Tails si guardò chiaramente e notò che era dentro ad una gabbia come aveva detto lui, egli non aveva neanche lo spazio per stare in piedi. Poteva solo muoversi avanti e indietro per due passi.

Prigioniero: "Tutto quello che so è lo stesso che sai tu. Una guardia mi ha detto che fra 2 giorni sarebbe arrivata la nostra ora, non so cosa intendesse."
Tails: "Cosa? La nostra ora?"
Prigioniero: "Lo ripeto non so nient'altro."
Tails iniziava a fare rumore e ad urlare: "HEY QUALCUNO, VOGLIO PARLARE CON QUALCUNO PER FAVORE!"

Nessuno rispose, solo 3 prigionieri lo guardarono.
Tails insisteva e chiamò ancora una volta qualcuno, una porta si aprì e poi si chiuse.
Un guardiano seedriano entrò e domandò: "Cosa vuoi?"
Tails: "Voglio uscire, ci deve essere qualche sbaglio, volevo solo una vacanza e mi avevano detto che ero il benvenuto qui."

La guardia: "Ci hai davvero creduto? Ti hanno ingannato."
Tails: "Cosa? Ma perchè?"
La guardia: "Non sono obbligato a spiegarti tutto e non ho tempo da sprecare qui."
Tails: "Aspetti per favore, aiutami, giuro che non avevo le cattive intenzioni quando sono arrivato sul vostro pianeta. Se mi aiuterà, non tornerò mai più qui."
La guardia: "Vorresti." se ne andò via.

Tails: "No aspetti, non andare." ma la guardia non aveva sentito e lasciò la stanza.
Tails iniziò a fare più rumore pretendendo di essere liberato, dopo circa un minuto la porta si aprì di nuovo.

Tails: "Finalmente, per favore, lasciami andare e..."
Quando la guardia lo raggiunse, lo paralizzò con un bastone elettrico, poi disse: "SILENZIO, ti faccio notare che sei dentro ad una gabbia e, a noi, non hai assolutamente NESSUN DIRITTO!"
Tails viene ferito, ma lui insisteva: "Sono un essere vivente, ho i miei diritti e io..."

La guardia lo paralizzò ancora e disse: "Ho detto senza alcun diritto! È già tanto che ti diamo cibo e acqua, QUINDI SÌ SILENZIOSO E ACCETTA IL TUO DESTINO. Sei uno schiavo ora e devi accettarlo. Se non lo fai, la tua sorte sarà molto peggiore."

Tails: "Ma io..."
La guardia: "VEDO CHE TI PIACE IL DOLORE...D'ACCORDO." lo paralizza ancora, questa scossa durava di più ed era molto dolorosa.
Tails poteva a malapena dire: "Io..." e dopo un'altra dolorosa scossa, Tails si rompe e si arrese, ora la guardia lo aveva spaventato.

Si ritirò e arrivò ad uno stato difensivo, quelle persone erano mostri spietati.
La guardia: "Finalmente, almeno capisci il dolore...vuoi ancora chiedere diritti?"
Tails non aveva risposto, poi la guardia lasciò con un sorriso sul suo volto.

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Alla fine, il tempo era passato, quelli per Tails erano i 2 giorni più lunghi della sua vita.
Era spaventato solo a vedere la porta aprirsi e vedere una guardia venire dentro, non lo avevano più ferito dato che non stava chiedendo niente.

Tailsmo: Enslaved but loved [Italian Ver.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora