*CAPITOLO CORRETTO*-Jenny
Dopo una fottutissima giornata noiosa passate tra laboratori e ore di sonno dove sono stata ripresa dai vari professori, finalmente era risuonata quella campana che una volta avevo rotto tirandole contro una scarpa e potei unirmi alla mischia per uscire fuori dalle porte di quel cazzo di istituto, facendomi spazio tra gli altri per arrivare al cancello d'ingresso e poi al parcheggio per aspettare Zayn sempre se non fosse già lì ad aspettare me, invece. Ma ecco che una voce familiare che urlò il mio nome mi fece voltare prima che potessi varcare quel cancello.
"Jenny aspettami!" mi voltai di scatto con espressione passibile appena sentii il mio nome, fermandomi, tenendo ancora le mani in tasca. Intravidi Ashton correre verso di me. Sorrisi, abbassando lo sguardo e calciando un sassolino con le mie Nike bianche. Quando mi raggiunse, si piegò leggermente sulle gambe riprendendo fiato.
"Hey" dissi piano e lui mi affiancò.
"Allora? Come procede?" camminammo vicini.
"Come dovrebbe procedere.. tutto magnificamente come sempre." Lo informai, se era questo che voleva sapere e sentirsi dire.
"Bene, perché non vedo l'ora di agire, non sto nella pelle" sorrisi alle sue parole perché era lo stesso per me.
"Già, anche io"
"Intanto i giorni passano.. e questo sabato si avvicina" aveva così ragione.. eravamo così vicini al fottuto denaro e alla fottuta ricchezza.
"Hai preso tutte le tute al magazzino vero?"
"Ovvio, ho già messo tutto nel furgoncino «dei gelati» di Zayn, tranquilla" disse imitando due virgolette alte con le dita e ridacchiai.
"Perfetto. Meglio così." Arrivammo nel parcheggio e vidi chiaramente Zayn tranquillo a squadrarci dall'auto a fumarsi una sigaretta, con un braccio che gli pendeva dal finestrino completamente abbassato dell'auto. "Piuttosto.." ritornai con l'attenzione verso il biondo davanti a me che sfoderò due bellissime fossette. "Ho bisogno che contatti il tuo amico Dylan per una possibile cassaforte blindata.. metteremo tutto lì dopo la rapina."
"Oh okay, nessun problema, vedrò di fare tutto entro domani sera." Lo guardai velocemente e lo sorpassai di poco ma ecco che mi seguì intento nel volermi dirmi ancora qualcosa. "Ehm..hai da fare per caso?"
"Sì. Una tipa come me è molto impegnata, dovreste saperlo tutti quanti" dissi con ovvietà nella voce. Non volevo che si facesse strane idee sulla nostra piccola conversazione da semplici colleghi.
"Oh okay allora.." sospirò "..Più tardi posso passare da te? Che ne dici?" curvò le labbra ed io alle sue parole alzai un folto sopracciglio, senza rispondergli minimamente.
"Sei patetico." Ammisi, guardando avanti a me e sbuffando visto che mi stava facendo perdere tempo.
"Oh andiamo! Cazzo Jenny, sei sempre così arrogante! Ho soltanto chiesto se potevo passare da te per una chiacchierata tra semplici amici... perché non è mai possibile?Insomma.. a volte mi sembra che noi ti serviamo soltanto per i tuoi sporchi lavoretti senza avere mai più di una semplice chiacchierata di lavoro alle spalle.. è irritante questo! Vuoi spiegarmi perché cazzo ragioni così? E perché ho sempre questa fottutissima impressione?!"
Ma ecco che proprio mentre gli avrei risposto si sentì una voce accerchiarci "Oh Ashton amore! Ti ho trovato finalmente!" una ragazza dai lunghi capelli lisci e castani chiaro tendenti al biondo ci raggiunse velocemente e riconobbi la sfacciata figura di Gemma, la sua ragazza, che gli cinse il torace con le lunghe braccia, lasciandogli un dolce bacio sulla guancia. "Ma dove ti eri cacciato? Ti ho cercato per tutto l'istituto!"
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Forgive me » n.h
FanfictionIl perdono non era di certo il mio forte. Come si riusciva a perdonare delle persone che avevano letteralmente rovinato la tua vita? Come si poteva far finta che il dolore non fosse il responsabile delle scelte che ti erano state riservate? E com...