Capitolo 16- "Festa" (Parte 2)

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-Jenny

9:45pm e la pallosità è al limite. Schifo di serate da gay, sono queste secondo me. Le solite festicciole da bimbi minchia organizzate da Ross, tutto qui. Lei è così, dopotutto.

Ho da poco chiuso al telefono con Felipe.

Ho un piano in mente per non farci sgamare dalla polizia e mi serve il suo aiuto. L'ho contattato per dirgli di venire urgentemente qui, in Run Away 56, la via della reggia di Ross, e appena arriverà mi manderà un messaggio ed io uscirò in qualche modo da qui per raggiungerlo, visto che lui non è "in lista". Dopotutto è un trentenne..

"Bella serata eh?" mi chiese per l'ennesima volta Maty. Sbuffai, bevendo un altro sorso di liquido alla menta dal lussuoso bicchiere di vetro che avevo in mano da più di 10 minuti. Possibile che neanche un po' di vodka sapevo mandare giù ad una festa?

"Discreta.." sibilai rimettendomi a bere e a scrutare tutte le varie coppiette che si sbaciucchiavano mentre ballavano.

"Beh.." mi si avvicinò da dietro, concentrandosi sul mio orecchio "Potremmo renderla noi diversa.." mi morse sensualmente il lobo destro. Posai il bicchiere sul lungo tavolo accanto a me e chiusi gli occhi dal leggero piacere che mi provocò quel suo gesto ma mi scossi da lui e lo afferrai per la camicia blu scura.

"Senti moro, qui finisce male se lo fai un'altra volta.." lo avvertii sicura di quello che dicevo, guardandolo dritto negli occhi.

"Uh che paura.." sorrise. Lasciai la presa e fulminandolo a lungo con lo sguardo, sorrisi anche io poi. Lui era uno dei pochi che non si intimoriva di me.

Ripresi il bicchiere ma non feci il tempo di portarmelo sulle labbra che scorsi un moro il lontananza familiare. Louis.

Di scatto posai il bicchiere, e ritornai a guardarlo. Neanche lui sembra soddisfatto dell'andamento della serata.

"Stammi lontano.." dissi al moro accanto a me e, senza guardarlo minimamente, mi diressi verso Louis, seduto al bancone -tipo quelli dei bar, con gli sgabelli- che giocherellava col poco liquido in fondo al bicchiere.

"Ti cercavo sai?" mi sedetti nello sgabello accanto a lui. Mi guardò.

"Hey, capo" sibilò.

"Due palle eh?"

"Anche quattro direi.." sorrisi. Indicavamo la noia così. Adesso però dovevo "svegliarlo".

"Se ti dicessi di andare fuori per parlare lo faresti?" gli chiesi subito.

"Certo.. mi annoiavo tanto" ci alzammo in sincro e ci dirigemmo verso l'enorme e spaziosissima veranda che dà fuori alla villa.

Cercammo un punto all'unisono, leggermente buio e fuori dalla portata degli occhi di tutti e appena lo trovammo, ci ritrovammo faccia a faccia.

"Spara tutto" incitò.

"Ok. Stammi bene a sentire Louis. Riguarda la banda" aguzzò gli occhi al finale della mia frase.

"Ah, allora perché non fai venire anche Ash e Calum, loro son.."

"No" lo interruppi. "Lasciali stare, loro sono inutili al momento.." continuai "Hai sentito il tg no?"

"Si.. pensavo a questo poco fa.."

"Bene.. dobbiamo levarci quei pezzenti di dosso.."  precisai "Non voglio lecca piedi in giro, intesi?" ero seria.

"Ovvio. Ma che hai in mente?"

Occhio e mente astuta. Adoro questo lato di Tomlinson. Sorrisi. Dai miei modi aveva già intuito che mi frullava qualcosa in testa.

Forgive me » n.hDove le storie prendono vita. Scoprilo ora