Capitolo 12- "I fratelli Horan"

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-Jenny

La sigaretta non finiva e io avevo solo voglia di gettarla ma la sua dipendenza sulla mia mente mi impedì di farlo. L'ossessione del fumo la odiavo ma era l'unica a tirarmi su di morale o almeno a colmare quella strana voglia di non so nemmeno io che cosa.

Come mi sento? Me lo sono chiesta ieri, l'altro ieri, e anche adesso continuo a farlo.

Non ho paura, assolutamente. Ho solo bisogno di sapere che non ho messo nei casini qualcuno. Tipo Louis. È strano ultimamente. È poco presente nella banda e ci scansa facilmente con la solita scusa -Ho da fare, a più tardi- oppure -Oggi non posso, magari domani- o la più plausibile -Oggi devo studiare-

Louis Tomlinson studiare? Non l'ho mai visto. Era lui che faceva smettere suo fratello e adesso me l'hanno rovinato? Il più serio della banda? Non lo accettavo di certo.

La vista da casa mia di New York è semplicemente perfetta. Forse è l'unica cosa che amo al mondo, perché per il resto odio tutto. Soprattutto i ragazzi.

Dio ci credi? Una cosa tanto amata dalle ragazze della mia età eppure per me sono inutili, facendo eccezione per mio fratello. A volte non mi ritengo neanche una ragazza. Mi piace la vita frenetica e il rischio, è la mia vita.

Anche i ragazzi della banda. A volte potrei farne a meno di loro, specialmente quando mi fanno incazzare. E ora che mi viene in mente, anche di quel biondo, per fare un esempio, potrei farne a meno.

Non mi sta per niente simpatico. Non so neanche perché mi ha aiutato quella sera e non so neanche come ha fatto a sapere che ero lì. Questo non me lo spiego.

Diciamo che io non mi spiego molte cose.

Comunque, anche se quel biondo era entrato nella mia vita in quel modo, per me era solo uno stupido compagno di banco.

Eppure perché mi ha aiutato? Insomma... mi ha fatto ridere benché non ne avessi voglia, soprattutto in quel momento di tensione. Però a dirla tutta, non credo sia bello ritrovarsi a casa di uno sconosciuto, per giunta che ti ha portata in braccio! O almeno, per me non lo era.

Mi sono sentita diversa per un attimo. Ovviamente un attimo che è stato poi rovinato dalla mia freddezza, perché proprio di dolcezze il mio cuore non ne conosce e non se ne intende.

Chi era quel biondo?

Era questa la mia domanda... e perché adesso mi interessa?! insomma Jenny! Che cos'è tutta questa curiosità per un semplice e banale ragazzo?! Mi diedi una manata in faccia. "Ahi" mi dissi da sola. Che stronza eh?

"Jenny?" una testa uscì dalla veranda. Sospirai.

"Si, arrivo..." dissi guardandolo. Possibile che neanche il sesso in quel momento mi interessasse?

Proprio non ti riconosco Jenny.

-Zayn

E quando si parlava di protezione Malik si presentava sempre.

Vi starete chiedendo se sono l'eroino della situazione? No.

In realtà a volte ragiono come mia sorella, lo ammetto, ma quando si parla di lei la mia testa comanda il corpo: MALIK, NESSUNO DEVE PORTARTI VIA LA TUA UNICA SORELLINA, NESSUNO.

Ecco cosa mi diceva. Ed ecco cosa dovevo fare.

Lasciarla sola, soprattutto in questi pomeriggi così bui, mi preoccupava. Dopo la seria allerta che ci sta tenendo prigionieri in casa, ho paura che possa succedere qualcosa a qualcuno di noi. Certo, so che le sa cavarsela ma la paura scorre sempre nelle vene.

Mirko e Louis neanche dormono a casa, alloggiano nel nostro nascondiglio. Ecco perché puzza sempre quel posto.

Ma io mi preoccupo specialmente per mia sorella, ovviamente, no?

E se adesso sto accelerando e solo per questo. È buio, e sono soltanto le 6 ma la notte parla chiaro. E quella che sta per scendere non mi piace per niente.

Un semaforo in lontananza mi fermò, porca puttana.

Sbuffai, pigiando contro voglia il freno. Sapevo che impedimenti del genere, facevano perdere un sacco di tempo. Cosa che non suona bene nelle mie orecchie.

Con le mani ancora prese dal volante, mi guardai in giro. La folla c'era ma non era eccessiva. Tante ragazze coi genitori che facevano le solite compere, solite puttanelle con abitini decisamente corti con accanto qualche sbavatore da portarsi a letto, e gente aperta alla chiacchiera.

Di macchine ce n'erano eccome. La mia una delle tante. Notai un ragazzo già visto passeggiare con la mani in tasca e lo sguardo totalmente assente. O almeno questa era l'impressione che mi dava.

Lo guardai attentamente. Si fermò davanti un locale il Drug Time, ma essendo chiuso ritornò indietro. Mi accorsi solo quando alcune macchine dietro di me, mi asfissiarono con il clacson, che il semaforo era diventato verde.

Ripartii ma appena fu possibile, veci inversione in un vicolo e tornai in quella via, proprio dove il ragazzo stava passeggiando ancora.

Mi fermai con l'auto accanto a lui, abbassando il finestrino. Volevo vederlo da vicino.. mi sembrava di conoscerlo.. sorrisi, era lui.

"Guarda un po' chi si rivede.." dissi maliziosamente, mettendo il freno. Il ragazzo mi guardò.

"Ehilà Zayn!" venne verso di me, per poi darmi un cinque veloce.

"Luke, come butta?"

"Tutto bene, tu? Che ci fai a New York a quest'ora? Non ti ricordo così..."

Sorrisi, Luke mi conosceva bene "Beh, cazzeggio niente di che.. tu?"

"Volevo bere un po'..." gli feci segno di entrare in macchina e salì.

Una volta seduto, dissi "Per dimenticare?" levai il freno.

"Già che ci sei, mi accompagni in un locale? Magari vieni anche tu se non hai niente da fare.."

Pensai a Jenny, all'istante. Ma sinceramente se l'avessi vista mi sarei solo incazzato.

"Si, dai" accelerai.

"Decidi tu il locale, ti do l'onore" sorrisi guardando la strada. Diciamo che ero conosciuto come il consigliatore.

"Sarà un vero piacere" ridemmo. Poi vi venne in mente una domanda. "Come mai tutta questa voglia di bere?"

"Diciamo che ho litigato con mio fratello e voglio levarmelo dalla minchia adesso" sobbalzai spalancando gli occhi.

"Fratello?!"

Che cazzo aveva detto? No no, aspetta. Conoscevo Luke da anni e non sapevo che aveva un fratello?

"Si perché?" rimase indifferente con quella voce che si ritrovava "Niall, no?"

A quel nome un brivido mi percosse la schiena. Niall? Il biondo che aveva salvato mia sorella? Guidai solo. Possibile mai tanta ignoranza?

"Davvero.. Niall è t-t-tuo fratello?" balbettai ancora incredulo.

"Si, purtroppo.. Lo conosci no?" continuò.

"Aspetta aspetta..." lo guardai sbalordito, distraendo per un attimo lo sguardo dalla strada "Quindi tu di cognome fai Horan?"

"Si, perché ?"

"Giuro su dio che non ci avevo pensato. Non avevo collegato il fatto che aveste lo stesso cognome."

"Beh, diciamo che io e Niall non amiamo andare in giro con la manina, ecco" scherzò "è raro che la gente ci veda insieme, quindi la tua reazione è più che lecita" si mise comodo sul sedile a guardare la strada difronte a noi.
Notavo solo adesso la somiglia tra i due.

"Fermati qui, ti piace questo?" mi riportò alla realtà e obbedii. Parcheggiai davanti a quel locale. Sorrisi. Lo conoscevo bene. Ottima scelta Luke. Annuii nel frattempo. Adocchiammo alcune ragazze fuori da quello stesso locale notturno e Luke perse il controllo. Ridacchiai un po' nel vederlo mentre si bagnava le labbra guardandole.

Scendemmo all'istante. Nonostante l'assurdità di quello che mi aveva appena detto, quel pensiero sparì appena entrammo.


Spazio autrice:

Ho una domandina..

Quale personaggio vi piace di più finora?

Forgive me » n.hDove le storie prendono vita. Scoprilo ora