~CAPITOLO CORRETTO~
-Mirko
Ero preoccupato. Preoccupato per questo sabato, per il nostro colpo. Insomma, sarebbe stata la nostra prima vera rapina da quando io e i ragazzi eravamo entrati nel giro, ed ormai Jenny e Ashton non parlavano d'altro.
Non che non mi piacesse, altro che! Era un divertimento fare questa vita e dovevo tutto a Jenny, ma quando esageravamo e le probabilità di riuscita erano basse, a volte sembravo l'unico a preoccuparsi delle conseguenze, a quello a cui saremmo potuti andare incontro.
Insomma, ci fidavamo tutti i Jenny, lei era l'unica ad essere veramente esperta in campo ma a volte era troppo convinta di sé stessa, e tendeva a vedere il mondo come un "criminale" da sconfiggere. Sapevamo tutti che la sua infanzia l'avesse contagiata, che avesse preso tutto dai ricordi che i suoi genitori le avevano lasciato, ma c'erano delle volte in cui avrei voluto che cambiasse atteggiamento. Ogni volta che qualcuno di noi aveva un suggerimento da fare, lei contrattaccava sempre, senza voler sentir ragioni.
Era davvero difficile comunicare con lei, per quanto ci fidassimo.
Ma non capiva che se qualcuno fosse andato storto, a pagarne saremmo stati tutti, non solo lei.Eppure, non è sempre stata così, ha avuto anche lei qualche momento di felicità da piccola. Era una bambina solare, simpatica, grintosa, coraggiosa. Amava la musica e disegnare, le piacevano i film d'amore e circondarsi di amici.
Per chi la conoscesse soltanto adesso invece, sarebbe portato a dire di star parlando di una persona totalmente diversa. E invece non era così, ed era triste come la vita a volte decidesse di raggirarti completamente.
Abbiamo conosciuto lei e suo fratello Zayn alle elementari. Andavamo tutti in quinta, mentre lei era la più piccola del gruppo e quell'anno cominciò la scuola dalla terza elementare. La sua situazione a scuola non era delle migliori, le maestre notarono subito il suo essere indietro con l'istruzione, ma fortunatamente era una bambina molto intelligente, e recuperò in fretta tutte le lacune che aveva.
Fu durante un intervallo a scuola che ci conoscemmo, e iniziammo a creare il nostro gruppetto. Ci chiamavamo gli "All-in" perché eravamo sempre tutti d'accordo, uno per tutti e tutti per uno con le idee dell'altro. Furono tempi felici quelli, dove la nostra amicizia si forgiò per bene.
Un giorno si prese di coraggio e ci raccontò la sua storia: da dove veniva, cosa fosse successo alla sua famiglia, dei suoi genitori, del fatto che fosse stata adottata dalla madre di Zayn.
Ricordo ancora quando a undici anni io, mio fratello e Ash rimanemmo sconvolti da quella storia.Da quel giorno, lei per noi divenne a tutti gli effetti una sopravvissuta. E nessuno riuscì più a cambiare quella immagine che avevo di lei.
Ma ecco che arrivati al liceo, lei cambiò radicalmente, e noi con lei. Gli anni passati a seguito della tragedia non furono facili per lei, e un giorno ci informò che aveva l'intenzione di prendere parte ad una iniziativa che avrebbe cambiato per sempre la sua vita. Quel pomeriggio, ci informò che avrebbe fatto il giuramento per entrare nel corpo mafioso della città, e propose anche a noi se ne volessimo far parte, forgiando il nostro gruppo "All-in" anche in veste mafiosa.
Avevamo quindici anni a quel tempo, non fu una scelta facile per nessuno di noi. Ma alla fine, acconsentimmo alla sua richiesta, ed entrammo anche noi a far parte di quel circolo vizioso eseguendo tutti insieme il giuramento. Quando i capi DOC della cerchia notarono le abilità di Jenny e appresero di chi fosse figlia, il posto per lei fu assicurato: divenne capo della nostra banda, e dal giorno del giuramento giurò che lo sarebbe stato fino al suo ultimo respiro.
Da quel momento la vita di ognuno di noi sarebbe cambiata, e avremmo dovuto convivere oggi con le scelte di allora, che ci piacesse o meno.
"Mirko muovi quelle gambe! Sei un pappamolle! Pedala!"guardai mio fratello superarmi con la sua bike, mentre si alzò dal sellino per guardare verso di me, così decisi di darmi una svegliata e accelerare.
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Forgive me » n.h
FanficIl perdono non era di certo il mio forte. Come si riusciva a perdonare delle persone che avevano letteralmente rovinato la tua vita? Come si poteva far finta che il dolore non fosse il responsabile delle scelte che ti erano state riservate? E com...