Capitolo 39- "Una notifica"

219 21 22
                                    

-Calum

Era una delle solite mattine di gennaio. Una di quelle mattine gelide dove eri costretto comunque ad alzarti la domenica mattina per studiare per il giorno dopo. Questa mattina però non avevo proprio voglia di passarla da solo soprattutto dato il fatto che dovevo giusto recuperare alcuni voti, quindi, che compagnia migliore poteva esistere al mondo, se non quella del mio migliore amico Niall? Avevamo risolto tutte le nostre insicurezze solo che ultimamente, per tutto il semestre quasi terminato, non ci eravamo calcolati molto. Lo avevo chiamato infatti per invitarlo a venire a studiare a casa mia e così è andata anche se quando si parlava di studio non studiavamo mai solo e basta.

"Hey passa una ciambellina anche a me, imbecille!" disse con voce squillante e gli passai la confezione contenente le ciambelline glassate del market a solo due isolati da casa mia. Di queste confezioni usavo comprarne a palate.

"Bene.." disse mordendone una "Ricordati di ripassare il teorema mi raccomando! Proprio questo qui." Me lo indicò in fondo alla pagina del libro di Aritmetica avanzata.

"Recitamelo." Gli dissi mettendomi comodo con voce ferma mentre masticavo e lo fissai.

"Calum, smettila di perdere tempo.."

"Dai! Se me lo rammenti prima tu, lo imparerò anche io dopo, promesso!" gli dissi ammiccando un sorriso e sentendolo sbuffare alla fine mi ascoltò.

"Il teorema dice così. «Dato un fascio di rette parallele tagliate da due trasversali, a segmenti congruenti su una trasversale corrispondono segmenti congruenti sull'altra trasversale.»" Ma alle sue parole, il mio cervello entrò in confusione. Che cosa aveva appena detto?

Feci una faccia perplessa e lui si mise a ridere.

"Sembra che hai appena visto un gatto spelacchiato che ti passava davanti." Disse, ridacchiando.

"O magari non ho capito un'accidenti di quello che hai detto." Dissi, ridacchiando insieme a lui.

"Perché sei così zuccone, Cal?" disse scocciato.

"E tu perché sei così intelligente, Nello?" gli risposi, scuotendo la testa. E dopo essere scoppiati in una grande risata, scuotendo ora lui la testa, mi guardò.

"Sai che mi mancava tutto questo?" disse, sorridendomi e ricambiai con sguardo quasi timido.

"Già, anche a me." confermai, perché era la verità. La pura verità. "Davvero Niall.. pensavo che ti avrei perso per i miei modi di fare.." ammisi e mi bagnai le labbra, ricordando tutto quello che avevamo passato e il perché.

"Non credere che ti avrei lasciato andare così facilmente eh!" ed era vero. Ancora una volta me lo ricordava e non potevo essere più felice di così. Perché sapevo che ci sarebbe sempre stato.

Potevo benissimo notare come teneva a me e come si fidava di me. Mi chiedevo però cosa lui notasse di me. E speravo, che qualunque cosa vedesse, lo rincuorasse senza deluderlo. Perché era questa la mia paura, ancora ora.

"Okay, adesso smettiamola di fare gli sdolcinati, prima che mi scendano giù i lacrimoni. Torniamo a studiare."dissi sicuro delle mie parole e lui annuii. Volevo migliorarmi in qualche modo e cominciare dallo studiare di più poteva essere un inizio. Ma ecco che suonò inaspettatamente il campanello e ci guardammo curiosi l'un l'altro.

"Hai invitato qualcuno?" mi chiese, mentre mi indirizzavo nell'altra stanza.

"No, per niente." Dissi arrivando alla porta per poi aprirla tranquillamente mentre sentivo dei rumori provenire dalla cucina. Niall stava di sicuro riordinando un po'. Aprendo, mi ritrovai la figura di una dea che ultimamente avevo trascurato davvero tanto e feci un sorriso a trentadue denti, sentendo dentro una sensazione di realizzazione.

Forgive me » n.hDove le storie prendono vita. Scoprilo ora