Louis's pov
Rientro a casa ancora sconvolto dalle ammissioni di Niall, non riesco a credere che i miei amici mi stiano mettendo con le spalle al muro.
Adesso che credevo di poter andare avanti in qualche modo, che credevo di lasciarmi tutto alle spalle, ecco che arriva la bomba.
Ma chi voglio prendere in giro, la mia vita si è fermata dieci anni fa e da allora non ho più vissuto, ho solo sopravvissuto.
Decido di farmi una doccia che possa in qualche modo alleggerire i miei pensieri e sciogliere la tensione.
Mi asciugo velocemente, infilo un paio di pantaloncini comodi e una t-shirt, mi dirigo in cucina per prepararmi un the... Passando davanti alla credenza...
Prendo tra le mani quella fotografia incorniciata, non so perché io l'abbia tenuta sempre lì, è evidente che il mio bisogno di averlo sempre presente nella mia vita si manifesti anche nelle piccole cose... Una fotografia, un anello... E tanti, tanti ricordi.
Improvvisamente squilla il mio cellulare, lo afferro velocemente e rispondo.
"Ciao Lou che stai facendo?"
"Ciao Liam, niente di ché , cercavo di rilassarmi dopo questa giornata alquanto snervante..." lascio intendere. "E tu?"
"Sto preparando il set per il book fotografico di domani, credo che Niall ti abbia già messo a conoscenza..." dice il castano con voce sottomessa.
"Sì, beh, tu e gli altri mi avete informato a cose già fatte, quindi non ho altro da aggiungere".
"Senti Lou, mi spiace non averti detto niente prima, ma sapevamo benissimo che ti saresti opposto. È capitato tutto molto velocemente, solo un paio di giorni fa Niall ha scoperto che era appena tornato in città, ha preso la palla al balzo e l'ha contattato, noi ci siamo adeguati alla sua idea, non volevamo costringerti a fare niente, ma ci è sembrata un'ottima soluzione per tutto, noi avevamo bisogno di un modello, tu avevi bisogno di chiarimenti con quel modello, punto" dice Liam in maniera risoluta.
"E lui? Non avete pensato neanche un minuto a lui? Non avete pensato a quanto fosse strano che per dieci anni non si fosse fatto vivo con nessuno di noi, e poi all'improvviso torna a casa come se niente fosse?" il tono della mia voce si incrina e sento gli occhi pizzicare, ma cerco di mantenere la calma.
"Harry ha accettato subito il lavoro che gli abbiamo proposto, non ha dubitato neanche per un secondo" afferma Liam.
Rimango in silenzio per un tempo interminabile, l'immagine di Harry dritto di fronte a me, che mi guarda negli occhi con una sicurezza invidiabile, è qualcosa che non riesco a capire. Le mie gambe stavano cedendo, esattamente come il mio cuore, e lui era lì, nella sua maestosità dei suoi 1,82m di altezza, le spalle larghe avvolte in una camicia bianca aderente, che metteva ben in risalto i suoi muscoli definiti e il suo fisico asciutto, un paio di skinny jeans neri a fasciargli le lunghe gambe e il suo sodo fondo schiena, i capelli mori ricci divenuti piuttosto lunghi ad incorniciargli il viso... E quegli occhi, quei maledetti smeraldi accesi che ti incendiano l'anima puntati dritti nei miei azzurri... Era tutto esattamente come dieci anni prima, come se il tempo si fosse fermato, se non fosse per i nostri corpi adattati alle nostre età, ma i nostri occhi come allora, verde nel blu e blu nel verde.
"Louis ci sei?" sento Liam riscuotermi dai miei pensieri.
"Sì Liam ci sono" un sospiro lascia le mie labbra.
"A che pensi?" chiede.
"A come abbia fatto a vivere tutti questi anni senza di lui... Credevo di essermi abituato, invece è bastato un solo istante, una frazione di secondo in cui i nostri occhi si sono incatenati di nuovo, in cui ho percepito la sua presenza a pochi passi da me, per far crollare tutta la facciata che mi ero costruito"
"Eravate innamorati da quando eravate bambini, Louis, né il tempo né lo spazio può cambiare questo" continua Liam, dimostrandosi come sempre il più razionale del gruppo.
"Esatto..." continuo appoggiando il palmo della mano sulla fronte e accasciandomi leggermente sul tavolo "Eravamo bambini... Cazzo Liam avevo solo 10 anni quando ho creduto di aver sentito il mio cuore allargarsi a dismisura per la prima volta..."
Flashback...
"Buongiorno Anne, c'è Harry? Il mio papà ha finito di costruire finalmente la casetta sull'albero e ha detto che ci possiamo andare!!" esclamo pieno di gioia.
"Certo Louis, è magnifico, te lo chiamo subito, entra intanto" Anne mi fa entrare.
Lo sento chiamare e poco dopo vedo un marmocchio riccio che si precipita giù per le scale a gran velocità, mi corre incontro con un sorriso enorme e... cavoli, non avevo mai notato che avesse delle enormi fossette ai lati della bocca.
Mi oltrepassa prendendomi per mano, e a gran velocità ci dirigiamo verso la grande quercia presente nel giardino di casa mia, esattamente sul lato adiacente a quella di Harry.Arrivati davanti alla scaletta che serve per salire in cima, Harry mi ferma, prendendomi una mano e girandola sul palmo per aprirla... Appoggia al suo interno una corda da marinaio.
Rimango sorpreso, lui mi guarda e con tutta la sua innocenza mi dice "Con questa legheremo tutti i nostri prigionieri quando giocheremo ai pirati, ahahah!"
La sua risata è contagiosa, così cristallina che fa sorridere inevitabilmente anche me, mentre gli prendo anch'io la sua mano, per poi fargli dono di una piccola bussola...
"I pirati hanno bisogno di una bussola che li guidi..."I suoi occhi si illuminano ancora di più, e con estrema tenerezza mi guarda dicendomi "Pensavo che ai pirati bastasse seguire la stella polare come...come io seguo te Louis, tu hai le stelle al posto degli occhi, ahaha"
Fine flashback.
Mi riscuoto da quell'immagine mentre Liam mi saluta dandomi la buonanotte, e mentre un sorriso dolcissimo aleggia sul mio viso... Credo sia stato in quel momento, in quel preciso momento in cui sul mio cuore è comparsa una H indelebile.
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The red thread - Larry Stylinson F. F.
FanfictionLouis e Harry erano amici da tutta la vita, erano cresciuti insieme e insieme avevano condiviso tutto. Si erano innamorati e amati fino al giorno in cui qualcosa li volle separare. A distanza di dieci anni, però, il destino volle farli rincontrare...