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Harry's pov

Il grande giorno è arrivato, finalmente oggi inizierò a lavorare per l'unica azienda della quale avrei sempre voluto fare parte.

Mi preparo meticolosamente, faccio una lunga doccia rilassante, mi asciugo e sistemo i miei lunghi ricci, scompigliandoli con le mani e lasciandoli cadere naturali sulle spalle, indosso un semplice paio di jeans stretti strappati qua e là, una camicia floreale lasciata aperta fino allo stomaco, che lascia intravedere la mia farfalla tatuata, un paio di stivaletti ai piedi e sono pronto.

Un paio di spruzzi di profumo, e senza rendermene conto controllo il mio anello sull'anulare sinistro, giusto per assicurarmi che sia sempre là... Lo faccio sempre quando mi sento nervoso.

Do un'ultima occhiata al mio viso allo specchio, prendo un lungo respiro ed esco di casa.

Salgo in macchina e inizio a dirigermi verso l'azienda... Guidare per le strade di Londra mi risulta piuttosto strano, le conosco perfettamente a memoria, ma questa è in assoluto la prima volta che le percorro guidando... Sono tornato qui pochi giorni fa dopo aver trascorso dieci anni a New York, devo ancora abituarmi.

Arrivo e parcheggio, l'edificio che si eregge davanti a me sembrava più piccolo pochi giorni fa, ma ora mi sembra tutto tremendamente più grande, forse perché sono io a sentirmi assolutamente piccolo in questa situazione.

Prendo di nuovo un respiro profondo ed entro. Salgo al ventesimo piano, dove mi dicono ci siano gli uffici e lo studio fotografico. Sento l'agitazione crescere man mano che percorro i lunghi corridoi, ma non appena arrivo di fronte a una grande porta di legno massello il mio cuore si mette definitivamente in stand-by... esattamente come qualche giorno fa... Chiudo gli occhi e cerco di rilassarmi.
Busso e poco dopo sento una voce che mi invita ad entrare.

"Benvenuto Harry e bentornato tra noi!" il primo che si lancia letteralmente al mio collo per abbracciarmi è Niall, la sua stretta è così forte che credo di soffocare... Mi lascio stringere contraccambiando l'abbraccio... Mi è mancato tantissimo, tutti loro mi sono mancati da morire.

"Hey biondo scansati e lascialo un po' anche a noi!" interviene Zayn con il suo modo sempre molto diretto e "Hazza vieni qui, piccolo moccioso fatti abbracciare!" mi avvolge nelle sue braccia forti. "Non sono più tanto moccioso Zee, sono più alto di tutti qua dentro anche se sono il più piccolo" esclamo, per cercare di spezzare la tensione che si percepisce nell'aria.

Una risata generale e Liam fa capolino alzandosi dal divanetto "Non sai quanto sia felice di riaverti qui con noi Haz, vedrai, spaccheremo con questo servizio fotografico!" lo ringrazio e lo stringo forte aggrappandomi alle sue spalle, chiudendo gli occhi un istante.

Li riapro e in quel momento LUI è lì, dietro a Liam, intento a fissarmi la mano sinistra ancora aggrappata al castano, intento a fissarmi l'anulare avvolto dal suo anello... 'Sì Louis, è ancora lì, non l'ho mai tolto, proprio come ci eravamo promessi'.

I miei pensieri vengono interrotti da un suo colpo di tosse, mi guarda con aria severa, freddo e glaciale, ma i suoi occhi sono lucidi, trasmettono tutti i sentimenti ancora bloccati lì dentro, evita il mio contatto visivo, ma io riesco a leggerlo ancora, so perfettamente che nonostante tutta la corazza che possiamo avere fuori, dentro di noi non è cambiato niente.

Un leggero sorriso si alza dalle mie labbra, mentre lo guardo dritto negli occhi... quando sono davanti a lui tutta la tensione sparisce, non so come faccia, ma mi ha sempre trasmesso sicurezza e tranquillità, anche se sul suo viso compariva serietà, io sapevo sempre che lui era casa.

"Bene, finiamola con questi convenevoli e rechiamoci nello studio... Abbiamo un lavoro da svolgere e non amo perdere tempo" la sua voce è leggermente incrinata, ma vuole apparire duro e sicuro.

Ci dirigiamo nello studio fotografico, e delle assistenti mi fanno accomodare in un camerino adiacente per il cambio di abiti. Liam nel frattempo prepara tutta la attrezzatura necessaria e con l'aiuto di Niall e Zayn danno gli ultimi ritocchi.

Esco dal camerino pronto e noto come Louis si sia messo in un angolo nascosto dello studio ad osservare.

Liam mi dà alcune indicazioni sulle pose e gli sguardi da esibire, e comincia a scattare.

È il mio lavoro da tanti anni e mi risulta piuttosto naturale stare in posa... Ho collaborato con i migliori marchi al mondo, e ora lo sto facendo per giunta nella mia città... Il risultato sarà sicuramente eccellente.

Finiamo piuttosto velocemente, nonostante i vari cambi d'abito, e Liam si appresta a farmi vedere qualche scatto... Sono eccezionali, ha davvero un grande talento.

Mi dirigo in camerino ma non prima di lanciare un'occhiata a Louis, che non mi ha tolto gli occhi di dosso per tutto il tempo... La sua espressione è sempre seria, ma ho notato che ha allentato il nodo alla cravatta.

Passano pochi minuti prima che senta bussare alla porta.

"Avanti" dico mentre tolgo l'accappatoio rimanendo con i boxer neri.

Sento aprire la porta ma non richiuderla, mi giro e vedo Louis fermo con la maniglia ancora stretta dalla mano.

I nostri cuori si fermano. Letteralmente. So per certo che entrambi si sono fermati, perché il silenzio che ora regna nella stanza è assordante.

Mi fissa e io non posso fare diversamente. Lo sento deglutire rumorosamente, quindi decido di rompere io quella tensione.

"Ciao Louis" dico semplicemente, la mia voce roca e profonda lo scuote leggermente.

Lo vedo avvicinarsi con dei fogli stretti tra le mani, decisamente tremanti, me li porge insieme ad una penna.

"Questo è il contratto che devi firmare" dice "Avrei voluto farlo avere al tuo manager, ma mi hanno detto che non ti segue più".

"Sì, beh, Nick Grimshaw, responsabile dell'agenzia per la quale lavoravo a New York, nonché mio manager, non fa più parte della mia vita... Ora mi occupo personalmente del mio lavoro" affermo avvicinandomi a lui per prendere i fogli.

Allungo un braccio, e nel momento in cui afferro i fogli le nostre dita si sfiorano... Un brivido intenso attraversa tutto il mio corpo, come una scossa...Erano anni che non la sentivo... Rimango un momento immobile, cercando lo sguardo di Louis, che nello stesso momento alza i suoi zaffiri blu verso di me, sono scintillanti di una luce a me molto familiare... Mi sta mostrando di aver provato le stesse sensazioni... E vedo che anche il suo anulare sinistro è adornato dal nostro anello.

Lui lo nota. "È sempre stato lì, dove doveva essere" dice in un sussurro.

Stringo i pezzi di carta e mi volto verso il tavolino per firmarli, chinandomi.

Sento lo sguardo di Louis bruciarmi la pelle, sono sicuro che stia osservando il mio fondo schiena... Lo ha sempre adorato e sono certo dell'effetto che gli fa ancora.

Ancheggio delicatamente spostando il peso da una gamba all'altra mentre sono ancora intento a firmare... Lo faccio apposta, voglio provocarlo, voglio stuzzicarlo fino a quando non scoppierà.

Ad un tratto sento la porta del camerino chiudersi...

A chiave.

The red thread - Larry Stylinson F. F. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora