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Louis's pov

La sera è scesa ormai da un bel po', siamo tornati al resort insieme a Josh, scoprendo che alloggia in un albergo qui vicino.
Abbiamo cenato insieme, dato che Harry ci teneva particolarmente a farci conoscere il suo amico.
Inutile dire che io non ho praticamente toccato cibo. Quel ragazzo è simpatico, sorridente, solare, educato... apparentemente non ha nulla che non va, eppure mi crea una fastidiosa sensazione alla bocca dello stomaco, facendomelo chiudere.
Odio questo lato di me, sono un uomo adulto e non so controllare la gelosia, mi sento come un ragazzino, e questo mi dà i nervi.

Harry ci ha raccontato delle loro esperienze lavorative insieme, di come sono diventati amici, eccetera... il tutto condito da luminosi sorrisi e sguardi languidi tra i due.

Ho cercato per tutta la serata di mantenere un tono calmo e apparentemente tranquillo, fallendo miseramente ogni tentativo non appena aprivo la bocca per dire qualcosa, risultando acido e scorbutico.

"E così, Louis, tu sei anche il capo di Harry? Forte! Avere il proprio capo come fidanzato non è niente male!" sputa quell'agglomerato di testosterone con due gambe che risponde al nome di Joshcoso.
Respiro contando fino a dieci, mi calmo e mi stampo un bel sorriso in faccia, ma prima che possa parlare interviene Harry.

"Beh, diciamo che è il mio capo, insieme a Zayn, in questo momento, in quanto ho un contratto con la loro agenzia per i book fotografici, ma decido autonomamente che lavoro accettare di volta in volta" ci tiene a specificare il riccio, mentre il mio sguardo agghiacciante lo trapassa lentamente.

"È comunque interessante come situazione, dai Harry... Puoi lavorare e scopare con la stessa persona, magari nello stesso momento, ahah!" esordisce il biondo, che avevo reputato educato fino a tre secondi fa, uscendosene con una perla di saggezza di altissimo livello, mentre struscia il suo braccio contro quello di Harry... Si sono toccati e sfiorati per tutta la serata, ora basta, questo è troppo. La mia pazienza finisce.

Mi alzo di scatto, decidendo di stare al gioco di quel tizio.

"Sai Josh, hai ragione, è una situazione interessante, dovresti provare!" esclamo con sarcasmo e un sorriso finto, mentre Harry sgrana gli occhi fissandomi.

"Ma...aspetta... fammi vedere... mmmhh... qui intorno non vedo nessuno... non vedo né un tuo capo, né un tuo fidanzato che ti faccia divertire stasera!" continuo raggelando l'atmosfera.

"Mi spiace... Beh puoi sempre fare da solo! Ora, se ci volete scusare, io e il mio ragazzo abbiamo un 'lavoro' che ci attende!" dico deciso, puntandomi in direzione di Harry, che afferro per un braccio trascinandolo via di peso con me.

Il riccio inizia a sogghignare esterrefatto, esattamente come tutti gli altri, tranne Josh che ha ancora la bocca spalancata.

"Ah... e per la cronaca... ho detto 'fidanzato' e non 'fidanzata', quando mi riferivo ad una tua eventuale dolce metà, perché si vede che sei gay da come ti strusciavi continuamente con il mio uomo!" urlo in lontananza al biondo, ancora seduto e incredulo.

Sono fuori di me dalla rabbia, sto trascinando letteralmente Harry verso il nostro bungalow, passo vicino alla reception e fermo un cameriere, gli sussurro qualcosa all'orecchio, poi proseguo fino ad arrivare al nostro alloggio.

"Louis si può sapere che ti pren..." cerca di parlare Harry, ma appena spalanco la porta ed entriamo, lo sbatto letteralmente al muro baciandolo con foga, calciando la porta, facendola richiudere con un sonoro tonfo.

Il bacio diventa subito urgente e bisognoso, la mia lingua esplora la sua bocca, tiro e mordo il suo labbro inferiore, facendolo gemere.

Le mie mani si infilano nei suoi capelli, tirandogli leggermente le ciocche, mentre le sue arpionano saldamente il mio sedere, strizzandolo.

The red thread - Larry Stylinson F. F. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora