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Louis's pov

Chiudo la porta a chiave e mi avvicino di qualche passo a lui, che nel frattempo si è voltato e si è accorto delle mie intenzioni.

Lo fisso negli occhi, fattisi un po' più scuri e luminosi, senza dire una parola avanzo lentamente fino ad arrivare a pochi centimetri da Harry.

Chiudo gli occhi e inspiro il suo profumo, il suo meraviglioso odore che non ha mai lasciato i miei polmoni, Dio quanto mi è mancato.

Alzo lentamente una mano, appoggiandola sulla sua spalla nuda, con le dita inizio a scorrere le linee perfette del suo corpo, seguendo i contorni dei suoi tatuaggi, partendo dalle clavicole, passando per i pettorali, lo stomaco su cui giace la meravigliosa farfalla...

Flashback...

"Louis ti prego, accompagnami, dai!"

"Harry non capisco perché tu abbia così paura... Se ti spaventa tanto fare un tatuaggio non farlo!" esclamo ridendo "O per lo meno fallo più piccolo... Continuo a non capire perché tu voglia farne uno così grande"

"Te l'ho già spiegato, quella farfalla è bellissima, rappresenta perfettamente ciò che sento quando sono con te... Un groviglio enorme di farfalle nello stomaco... Niente di più azzeccato..."

Fine flashback...

Continuo il mio percorso su quel corpo meraviglioso, scendendo con le dita verso i fianchi, per poi rientrare sui muscoli obliqui che formano una perfetta 'v' che sparisce all'interno dei boxer.

Risalgo andando ad accarezzare la sua gola, dalla quale sento un debole suono gutturale uscire, per poi accarezzargli la mascella e il viso. Le sue labbra sono socchiuse e i suoi occhi incatenati ai miei.

Harry nel frattempo ha iniziato a sbottonarmi la camicia, fino a sfilarla completamente dai miei pantaloni, gettandola a terra.

Mentre armeggia col bottone e la zip, mi avvicino maggiormente a lui, sentendo il suo fiato caldo sulla mia pelle, che si sta letteralmente incendiando. Con il pollice traccio la linea delle sue labbra rosse e carnose, così morbide e perfette, e le schiudo maggiormente.

A quel punto lui azzera completamente le distanze tra noi, appropriandosi della mia bocca che schiudo subito, concedendogli quell'accesso troppo desiderato.

Le nostre lingue danzano insieme avviluppandosi a vicenda, cercandosi, accarezzandosi, vezzeggiandosi, esplorandosi eternamente... Per troppo tempo sono state separate, ora è tempo di recuperare. È un bacio famelico e bagnato, che di casto ha ben poco.

Gli mordo leggermente il labbro inferiore tirandoglielo, stringendogli con forza i capelli, lui geme nella mia bocca e con un movimento fulmineo mi strattona contemporaneamente pantaloni e boxer, lasciandomi completamente nudo, lanciandoli dove giace la camicia, dopo aver fatto fare la stessa fine alle scarpe.

Infilo due dita nell'elastico dei suoi boxer abbassandoglieli di colpo, rivelando la sua potente erezione già pronta... Lo guardo dritto negli occhi, ora lucidi per l'eccitazione e il desiderio, mi inginocchio davanti a lui e senza smettere di guardarlo afferro la sua asta dura cominciando a massaggiarla lentamente.
Avvicino la bocca alla sua punta rossa e serica, con la lingua inizio a tracciare piccoli cerchi intorno al suo meato, sentendolo gemere oscenamente, alterno lente lappate e baci dalla base fino alla punta, fino a quando non lo inglobo completamente e inizio a succhiare con sempre maggio vigore, mentre con la mano libera vado a stimolare i suoi testicoli pieni.

"Cazzo... A-ah... Lou Lou c-continua" la sua voce roca è quanto di più erotico esista, è cambiata molto da quando era un ragazzino, e ora per me è orgasmo puro...e quel nomignolo... erano dieci anni che non lo sentivo.

The red thread - Larry Stylinson F. F. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora