Dodici

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Ginevra's Pov

Entrai nel campo coperto e andai subito verso la panchina.

<Che stanno facendo?> chiesi a Veronica.
<Stanno provando l'Assalto Tuonante> mi rispose.

La guardai sorpresa. Quella era sicuramente una tecnica difficile: ricordo che da piccola guardavo mio padre mentre la provava, ci riuscì dopo alcuni tentativi. Mio padre, però, era l'attaccante più forte al mondo, ma loro con chi volevano provare a tirare? Con Riccardo?

<Chi è che tira?> chiesi.
<Riccardo e Michael, ma non ci riescono>

Il giorno della partita

Non sapevo dov'era finito Victor, si era svegliato prima di me e non c'eravamo visti.

<Sei preoccupata?> mi chiese Veronica.
<No, ho paura che si facciano male provando quella tecnica. Non hanno la forza necessaria>
<Lo so, ma sono talmente testardi...>

Annuii e poi seguimmo i ragazzi fino al campo.

Mi girai verso la panchina della Royal Academy. Mi bloccai vedendo i suoi occhi cremisi incatenati con i miei. Anche Margaret Sharp si era unita a quella schifezza.

La partita iniziò, ma come previsto, la Raimon non riuscì a fare l'Assalto Tuonante, così nel primo tempo prendemmo due goal.

I ragazzi vennero a dissetarsi, giocavano anche in dieci a causa della mancanza di Victor.

Proprio in quel momento, però, arrivò Victor.

Gli sorrisi dolcemente e poi porsi una bottiglia d'acqua a Riccardo.

I ragazzi acconsentirono a far entrare Victor, così nel secondo tempo la squadra riuscì, dopo alcuni tentativi, a fare l'Assalto Tuonante, vincendo in fine la partita.

<Ci credi che abbiamo vinto?> chiese Veronica abbracciandomi.
<Si, abbiamo vinto>
<Victor è stato spettacolare, come sempre>

La guardai sorpresa.

<Cosa?>
<L'ho detto ad alta voce?> chiese sorpresa.<Ops, comunque ora lo sai>
<Sapere cosa?>
<Che a me piace Victor. Ti prego non dirglielo, non dirlo a nessuno>

Annuii e poi andai in bagno, ma prima che potessi entrare qualcuno mi afferrò dal braccio e mi trascinò in uno sgabuzzino.

<Victor!> esclamai sorpresa.
<Vederti con questi jeans addosso è estremamente eccitante> mormorò prima di attaccarsi al mio collo.
<Sai cosa è dannatamente eccitante per me? Vederti giocare a calcio, il vero calcio, e vederti felice>

Lo sentii sorridere sul mio collo.

<Come siamo romantici> rise.
<Si, sono magnifica>

Unii le nostre labbra.

<E il Quinto Settore?> chiesi.
<Mio fratello ha scoperto tutto, non vuole i soldi per l'operazione, quindi che senso ha stare lì dentro?>

Sorrisi e lo baciai di nuovo.

<Devo andare a cambiarmi, Gin>
<Si, ti aspetto al pullman>

Uscii da lì e andai in bagno, poi tornai dalle altre manager, ma prima che potessi arrivare, incontrai Margaret.

Ci fissammo per alcuni istanti e poi entrambe continuammo per la nostra strada.

<Sembra che hai visto un fantasma> disse Veronica.
<Avrei preferito vederne uno che incontrare Margaret>

Veronica ridacchiò e poi salimmo sul pullman.

Quando arrivammo alla Raimon, io e Victor non ci avvicinammo, tanto che andai al cancello con Riccardo.

<Tu sai che Rosie ha un'enorme cotta per te?> chiesi ridendo.
<Me ne sono accorto, è dall'anno scorso che mi fissa e fotografa insistentemente> rise lui.

Vidi la macchina di mio nonno arrivare, cosa che mi sembrava strana.

<Sono venuti a prendermi, ci vediamo domani?> chiesi.
<Si certo, a domani> sorrise.

Sorrisi di rimando e poi salii sulla limousine.

<Ho visto che hai conosciuto Riccardo Di Rigo> disse mio nonno mentre l'auto partì.
<Non aspettiamo Victor?> chiesi.
<Ha deciso di tornare a piedi. Comunque, carino Riccardo, no?>
<Cosa? Che c'entra Riccardo?>
<Riccardo Di Rigo è milionario, sposandolo potresti avere un patrimonio enorme>

Lo guardai sconvolta.

<Io non sposerò mai Riccardo Di Rigo! Amerò chi voglio!>

Feci fermare l'auto e scesi, correndo via.

Arrivai alla Torre Inazuma, scoppiai a piangere.

<Ginevra?> la voce calda e calma di mio padre mi arrivò alle orecchie.

Mi girai verso di lui e lo abbracciai. Rimase interdetto per alcuni secondi, poi ricambiò la stretta.

<Che succede?> chiese con un tono di voce che sembrava preoccupato.
<Io non ce la faccio più! Tra Veronica, il Quinto Settore, Victor, il nonno!> buttai tutto fuori come un uragano.
<Che è successo?> chiese.
<A Veronica piace Victor, ma a lui no>
<Tra te e Victor c'è qualcosa?>
<Si, ma non so spiegarlo nemmeno io...>
<Sei ancora piccola, troverai le risposte nel tempo>
<Ma non sono né Victor né Veronica il problema più grande, ma il nonno>
<Che ha fatto?> chiese indurendo la voce.
<Riccardo Di Rigo>
<Il capitano della Raimon? Che c'entra lui?>
<È ricchissimo, milionario forse, e lui vuole farmelo sposare perché così avrò un patrimonio enorme. Come se a lui interessasse veramente di me! Mi odia, come odia Victor, come odiava la mamma. Sono sicura che sotto ci sia qualcosa che lo riguardi...>
<Non devi sposarlo, ormai non si ci sposa più per convenienza come si faceva nel 1500, non hai neanche bisogno di soldi>
<Lo so, ma come faccio a spiegarglielo?>
<Aspetta la fine del Cammino Imperiale, hai ancora quindici anni, non può costringerti a sposarlo finché non ne farai diciotto, poi gli parlerò io>

Annuii.

<Grazie...> mormorai.

Sentii le sue labbra poggiarsi sui miei capelli. Mi lasciò un leggere bacio su di essi e poi si staccò.

Just you and I ~sequel~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora