Victor's Pov
Da quando Ginevra era stata operata ed era finita in coma, non dava cenno di svegliarsi. Non volevo perdere le speranze, ma Nicholas era stato chiaro: c'erano molte probabilità che sarebbe rimasta in quello stato, ed era inutile tenerla attaccata a un macchinario, di lì a poco avrebbero staccato la spina.
Sbagliai l'ennesimo tiro in porta, così il mister Evans mi chiamò in panchina. Mi sorrise debolmente e poi prese parola.
<Ti ho già detto che se non te la senti di allenarti puoi rimanere a casa>
<Ma se rimango a casa penso a lei, giocando almeno mi distraggo>
<Sei andato a trovarla?>
<È passata una settimana e non c'è un giorno che io non sia andato da lei>
<Vedrai che ce la farà>
<E se non dovesse essere così?>
<Non sarà cosi, ora va' a cambiarti e poi corri da lei>Annuii lentamente e poi andai negli spogliatoi.
Quando entrai nella stanza di Ginevra sospirai, non ce la facevo a vederla in quello stato.
Mi sedetti sulla sedia accanto al suo letto.
<Sai, mi manchi così tanto...>
Mi fermai, come se aspettassi una sua risposta.
<Non riesco neanche più ad allenarmi, non riesco ad effettuare più un cazzo di tiro, e quando invece lo faccio bene, ci metto talmente tanta potenza che il portiere rischierebbe veramente di farsi male. Mi manchi, amore mio. Ti amo...>