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Jungwoo arrivò in perfetto orario secondo le parole dell'amico, si trovò di nuovo al parco. Era buio, la persona aveva dato appuntamento tardi, non vedeva quasi nulla per questo usava la torcia del cellulare.

Era leggermente spaventato.

Ma l'amico aveva detto che avrebbe incontrato una persona molto speciale, era curioso.

Si guardò intorno, strano che a quell'ora ci fossero così tante persone.

Jaehyun, come faccio a trovare una persona che non ho mai visto?

Chiesero i due ragazzi, aspettando una risposta dal ragazzo, ovviamente non tardò ad arrivare. Sembrava che il ragazzo sapesse già cosa avrebbero chiesto.

Alza il braccio.

Guardarono confusi lo schermo, non capivano perchè dovessero fare una cosa del genere. Ma lo fecero, alzarono il braccio. Entrambi alzarono quello sinistro, mentre nella mano destra era seduto il cellulare.

Ora trova la persona con il braccio alzato.

Jungwoo iniziò a camminare guardandosi intorno.

Doyoung riportò il cellulare in tasca mentre andava in giro per il parco con il braccio ancora alzato.

Si fermò.

Anche Jungwoo si fermò.

L'aveva trovato.

Aveva trovato la persona che scombussolerà la sua vita. La cambierà, la modificherà.

La renderà migliore.

Il biondo sorrise, camminò verso il moro. Era ancora scioccato, non si aspettava di trovarsi quella persona davanti.

Era anche più bello di come lo ricordava.

Un ciuffo biondo ricadeva sulla fronte, una giacca di jeans copriva una semplice maglietta nera, e un jeans. Era vestito in modo così semplice ma agl'occhi di Doyoung sembrava un modello.

Il viso dolce, innocente. Era davvero carino.

Un bel ragazzo, non c'era nulla d'aggiungere. Quasi si incantò ad ammirarlo, era molto alto. Molto più alto di lui.

Anche Jungwoo lo fissò.

Era così sexy, il suo portamento arrogante e freddo. Quella mano nella tasca del jeans, lo sguardo profondo.

Jungwoo non riusciva a reggere quello sguardo, era così profondo. Immenso.

Sembrava un buco nero, risucchiava tutto quello che aveva intorno, aveva già risucchiato lui.

Anche lui aveva un giacca di jeans così come i pantaloni, però a lui davano un aspetto così misterioso.

Jungwoo sentì un'improvvisa voglia di saltargli addosso.

"Tu, sei?" Iniziò il biondo, voleva corteggiarlo in ogni modo finchè non avrebbe abbattuto quel muro invisibile. Iniziò a parlargli fingendo di non conoscere il suo nome, fingendosi difficile.

Voleva apparire bello, voleva essere assolutamente al suo livello.

"Doyoung, piacere," gli mostrò la mano che subito strinse. Pensava che il moro avrebbe ignorato il saluto ma non fu così, anzì gli sorrise dolcemente. Cosa che probabilmente stupì entrambi.

"Jungwoo," ricambiò la stretta.

Quella mano, la sentì toccare e stringere la sua anima.

Era fredda, nonostante l'avesse avuta tutto il tempo in tasca.

Illuminato dalle stelle - JaeyongDove le storie prendono vita. Scoprilo ora