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Era passata una settimana da quell'evento. Yuta e Sicheng non si parlavano più, non si guardavano, non si sfioravano.

Era così doloroso.

Il cuore di WinWin stava per esplodere dal dolore, gli mancava così tanto. Ma infine era successo tutto a causa sua, l'aveva spinto via dopo le parole del giapponese.

"Cosa intendi? Pensi che io sia una puttana?" Lo spinse via, il giapponese lo guardò quasi ovvio, "non lo sei? Mi hai baciato e poi sei corso via, mi fissi e fingi sempre di essere fottutamente innocente ed ora guardarci."

Il cuore del biondo esplose in mille pezzetti, era questo che pensava di lui? Era questo che pensava Yuta Nakamoto? Era questa la verità.

Si allontanò con le lacrime dagl'occhi, "io volevo solo che la persona che amo ricambiasse i miei sentimenti. Volevo solo amarti e ammirare il tuo volto finchè ne avessi avuto l'onore. Volevo solo osservare il cuore di Nakamoto Yuta. Ti amo, mi dispiace così tanto provare questi sentimenti per te, per favore vai via."

I suoi occhi rossi e gonfi fissarono ancora una volta la macchinetta del caffè, doveva portarne una tazza al capo. Da quel giorno non riusciva a dormire, non riusciva a vivere come una volta, avrebbe preparato un caffè anche per se stesso più tardi.

Certo, sapeva che il giapponese l'avrebbe rifiutato però si aspettava di ricevere qualcosa in qualche modo dolce, era così triste.

Bussò alla porta, fu Yuta che aprì.

Il loro primo contatto visivo dopo giorni, lui era sempre bellissimo. Il trucco copriva le occhiaie ancora evidenti, i suoi occhi scuri brillavano e poi c'erano i suoi bellissimi capelli biondi, più chiari rispetto quelli del cinese. Erano fili lunghi e quasi bianchi, solo qualche ciocca seguiva una strada differente.

Si spostò facendolo entrare, il piccolo appoggiò il caffè sulla scrivania sotto lo sguardo della donna, lo fissava così intensamente. Si inchinò e si diresse verso l'uscita quando notò la macchina del caffè, se l'aveva nel suo ufficio perchè gli aveva chiesto di farlo per lei? Inutile farsi film mentali, poteva anche essere rotta.

"Sicheng," lo richiamò la donna, quasi spaventato si girò a guardarla, "sei così carino," sorrise, "sembri assonnato, hai dormito poco? Se sei stanco torna pure a casa," lo guardò con dolcezza.

Il ragazzo le regalò un grande sorriso, era sempre così dolce, si preoccupava dei suoi sottoposti, era la persona più gentile e dolce al mondo, "non si preoccupi, sto bene."

Si inchinò di nuovo lasciando, poi, la stanza. Yuta lo guardò triste, era così dispiaciuto per l'accaduto. Infondo era stata colpa sua, lo aveva giudicato male, ed ora aveva perso una persona che era divenuta importante nella sua vita più di ogni altra cosa.

La donna che aveva già capito tutto richiamò il ragazzo, "lo ami, non è vero?"

Il ragazzo si gelò sul posto, abbassò la testa non sapendo cosa dire, lo avrebbe licenziato? Restò in silenzio pensando a come comportarsi, finchè sentì qualcuno abbracciarlo. "Ti ho cresciuto, abbiamo vissuto nella stessa casa per anni e continui a stare con me ancora oggi. Ti conosco meglio di quanto immagini, so che lo ami, ma vedo che qualcosa ti frena, e Sicheng non sembra molto felice. Non so cosa sia successo tra voi due ma penso che tu dovresti correre da lui e dirgli tutto quello che provi, nessuno vi vieta di stare insieme. Amalo finchè ne hai la possibilità, proteggilo, prenditi cura di lui e mai, mai nella vita rifiuta la vostra relazione. Non è sbagliato Yuta, l'amore non è mai stato sbagliato."

Le dolci parole della donna fecero scendere lacrime lungo le guance del ragazzo, l'abbracciò, "grazie, grazie davvero."

"Per cosa mi ringrazi stupido, corri da lui," fu esattamente quello che fece, corse verso il ragazzo che amava.

Lo cercò, guardò ovunque nell'edificio, anche accanto alla macchina del caffè pensando che fosse andato lì per riprendersi. Poteva essere in bagno?

Il bagno era la sua ultima speranza per ritrovare Sicheng, ma trovò solo altri colleghi lì, "signor Nakamoto sta forse cercando qualcosa?" Chiese un ragazzo molto giovane, "per caso avete visto Sicheng?" Domandò cercando di riprendere il respiro, "è andato via, sembra che Mina gli abbia detto qualcosa di brutto, è corso via piangendo."

"Quella stronza, arriverà il momento che la faccio licenziare," le sue parole fecero ridere i due ragazzi, anche loro la odiavano, se la tirava troppo. Yuta ringraziò prima di arrivare alla sua auto per andare a casa del ragazzo che amava.

Questa volta non l'avrebbe lasciato andare, gli dirà tutto quello che prova per lui.

Bussò con insistenza alla porta finchè non l'aprì, "hyung? Cosa ci fai q-" lo fermò abbracciandolo forte, lo strinse e fortunatamente l'altro non sembrò contrario, era davvero così innamorato?

"WinWin, ti amo anche io. Perdonami per tutto quello che ti ho detto, ti amo davvero. Ti prometto che d'ora in poi non ti lascerò piangere, non permetterò a nessuno di farti soffrire, neanche Mina potrà toccarti, te lo prometto. Ti prego, lascia che mi prenda cura di te."

Gocce salate uscirono a cascate dagl'occhi del più piccolo, "hyung, finalmente ti sei accorto di me, ho aspettato così tanto. Sono così felice." Lo strinse di nuovo, poteva finalmente stare al fianco del suo amato, ed ora nessuno avrebbe potuto separarli.

Ora toccava anche lui, poteva finalmente sentirsi amato. Poteva condividere quei sentimenti nascosti per mesi con l'uomo che amava, senza nascondersi.

Lo amava e poteva finalmente dirlo.

"Ti amo, Dong Sicheng."

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SPAZIO AUTORE

Spero che questo capitolo possa sostituire lo schifo che ho scritto ieri, heh

-Hilary

Illuminato dalle stelle - JaeyongDove le storie prendono vita. Scoprilo ora