"Sei solo?" Domandò entrando in casa, il ragazzo lo salutò con un dolce bacio sul nasino, "ci sono mia madre e il suo adorato autista," alzò gli occhi al cielo. Trattava meglio Yuta che suo figlio, adorava quel ragazzo. Da quando l'aveva trovato aveva pensato a donargli la vita che meritava, in un certo senso adorava quel lato di sua madre, così buona e gentile.
"Vieni, andiamo in camera," il minore annuì lasciandosi trascinare in camera sua, ogni volta adorava stare con lui. Era così piacevole, solo la sua presenza lo riempiva.
Riempiva il suo cuore d'amore.
Riempiva la sua mente di episodi, eventi, momenti.
Riempiva la sua anima.
Già, il cuore di Haechan apparteneva a Mark. Poteva farne quello che voleva, prendersene cura, distruggerlo, ferirlo, giocarci, illuderlo, mentirgli.
No, Mark non doveva mentirgli.
Tutto ma non quello, non doveva raccontargli bugie, lo amava.
La fiducia, la verità...facevano parte di quell'amore.
Il loro amore si era formato con il tempo ed era sempre più difficile tenerlo in vita, portarlo sulle spalle di entrambi. Eccome, se era difficile.
Ma almeno insieme era tutto più semplice, bastava restare insieme.
Quell'estate non sarebbe durante all'infinito, presto avrebbero dovuto trovare un'università o forse un posto di lavoro.
Haechan non era molto bravo, sapeva solo cantare e ballare, cosa avrebbe dovuto fare? Il mantenuto?
"Non c'è bisogno che lavori, a te ci penso io."
Sorrise sicuro di sè, Mark aveva già il futuro tra le mani, prendere il posto della madre. Si sarebbe preso cura di Haechan, ma lui non voleva essere mantenuto. Voleva dare un supporto, voleva lavorare per entrambi anche lui.
"Tutto bene con tua madre?" Domandò il piccolo buttandosi sul letto, il canadese si tuffò sopra di lui stringendolo forte, "perchè chiedi di mia madre? Mi sei mancato," si strusciò sul suo volto, anche quel giorno era stranamente dolce. "Mark, ci siamo visti ieri," sorrise accarezzandogli i capelli, era così dannatamente carino.
"Lo so, ma voglio stare sempre con te, voglio che ti trasferisci a casa mia," disse convinto, Haechan arrossì, "non mi sembra il caso, non voglio vivere sulle tue spalle."
Mark si alzò mantenendosi sui gomiti, "scherzi? Io voglio vederti tutti i giorni, voglio pranzare e cenare con te, voglio dormire con te, voglio stare con te per sempre, ti amo Hyuckie."
Gli prese il volto con le mani, posò un dolce bacio al sapore di anguria, come sempre, lasciando sorridere dolcemente il fidanzato. Il suo cuore perdeva un battito quando gli diceva quelle cose, non si sarebbe mai aspettato di essere ricambiato da quel canadese.
Ed invece era stato proprio il sole ad unirli.
Quel giorno si era addormentato su quella panchina esposta al sole, e qualche secondo dopo un ragazzo lo stava baciando.
E quel ragazzo era proprio Mark Lee.
La sua cotta da anni.
L'uomo che amava da quasi una vita.
E a guardarli ora nessuno ci avrebbe creduto.
Lo amava così tanto.
"Mork, devo andare in bagno, mi stupri dopo," lo spinse per alzarsi, "daii Hyuckie, che vai a fare in bagno? Una sega? Vieni qua, te la faccio io."
Okay, l'aveva trasformato in uno stupratore mattiniero.
"No, vado a pisciare."
Sbuffò quando lasciò la stanza per dirigersi verso il bagno.
Si fermò in mezzo al corridoio quando sentì delle voci provenire dal salotto, probabilmente erano la signora Lee e Yuta Nakamoto.
Avrebbe preferito ignorare ma qualcosa aveva catturato la sua attenzione, "signora Lee, perchè non prova a pensarci su? Provi a convincere suo figlio, l'azienda non può cadere in questo modo, è il sudore e tutto l'amore che ci ha messo vostro marito," la donna lo fermò.
Cosa stava dicendo? L'azienda rischiava di cadere? La famiglia di Mark aveva problemi economici? Com'era possibile una cosa del genere?
"Non lascerò che mio figlio sposi una persona che non ama," quasi urlò la donna.
Haechan portò una mano sulla bocca cadendo all'indietro. Tremava mentre riascoltava quelle parole in loop nella sua mente.
Un matrimonio combinato? L'azienda aveva problemi?
Cosa stava succedendo? Quante cose gli aveva nascosto? Mark sapeva quelle cose?
Lui..gli aveva mentito?
"Ma signora, il padre di Isyul è una brava persona, la sua azienda potrà essere un ottimo aiuto per noi, perchè non prova a convincere suo figlio? Cosa succederà quando ci ritroveremo senza un centesimo."
"Mai, mio figlio non sposerà mai quella donna, troverò un modo. L'azienda si risolleverà, lo giuro."
Tremava come una foglia, gocce salate scivolavano lungo le sue guance paffute, una mano copriva le sue labbra carnose.
No, Mark non gli avrebbe mai mentito.
Mark doveva sposare Isyul?
Per salvare l'azienda?
Cosa stava succedendo?
Quante cose doveva ancora scoprire? Quante cose non sapeva..si sentiva così triste e illuso.
"Hyuck? Cosa ci fai in mezzo al corridoio? Perchè piangi?" L'abbracciò accarezzandogli dolcemente la schiena.
"Niente, non è niente."
Per il momento avrebbe tenuto la bocca chiusa.
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SPAZIO AUTORE
Poichè siamo sempre più vicino a QUEL episodio ho deciso di lasciarvi un piccolo spoiler, cioè suggerimento lol
Non è come sembra.
-Hilary
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Illuminato dalle stelle - Jaeyong
FanfictionIlluminato dal sole - Markhyuck ha un seguito, ecco a voi. "Resterai sempre con me?" "Si, anche se dovessi guardarti dall'alto." boyxboy Don't like? Don't read.