Sicheng andò a lavoro un po' in ritardo quel giorno. Aveva passato la notte immerso nei suoi pensieri, ne aveva fin troppi.
Lucas che rischiava di suicidarsi e uno dei pochi modi per aiutarlo era trovare quel ragazzo, ma non sapevano niente di lui....neanche come si chiamava. Non glielo avrebbero mai chiesto, sarebbe stato troppo per lui.
E poi c'era Yuta. Lo amava così tanto. C'era stato un bacio ma sembrava non significare nulla. Entrambi avevano ignorato l'accaduto, le loro vite continuavano come se quel bacio non fosse mai esistito.
Eppure credeva di essere leggermente importante per lui. Almeno qualche organo interno di Yuta provava qualcosa per lui? Non sapeva rispondersi da solo. Ma pensava ci fosse qualcosa, il modo in cui si guardavano, il modo in cui quel giorno le loro labbra si erano toccate. Il modo in cui si sono unite.
Quanto lo amava.
Così tanto che non riusciva a spiegare a parole cosa provava.
Qualcosa di irreale, speciale. Romantico, dolce, puro. Innocente.
Non riusciva ad immaginare cose che andassero oltre la purezza che li legava.
Yuta era il pilastro che reggeva il suo cuore quando stava male.
Yuta era una corda che stringeva il suo cuore quando stava accanto ad un'altra o forse un altro.
Yuta era l'uomo che faceva battere forte il suo cuore.
E poi c'era quell'altro piccolo problema.
Mina.
Lo cercava ogni giorno, ogni ora, ogni minuto della sua vita. Andava dietro Yuta mentre lui la ignorava e poi andava da WinWin. Gli raccontava sempre cose su Yuta, cose probabilmente non vere.
"WinWin, ieri Yuta mi ha preso la mano davanti a tutti, ero così imbarazzata. Lui era così bello." La guardò disgustato prima di annuire fingendo di sentirsi felice per lei e corse via.
Ignorò anche il giapponese, arrivò fino a fine giornata senza averlo visto neanche una volta, neanche l'altro era andato a cercarlo.
Sentiva che qualcosa tra di loro stava cambiando.
Uscì dalla porta guardandosi intorno, sicuramente Yuta era già andato via, doveva accompagnare il capo. Come ogni giorno.
"Sicheng," quella voce, così familiare. Era lui, lo stava chiamando. Perchè era lì? Perchè lo stava chiamando? L'aveva solo immaginato? "Sicheng!"
L'aveva chiamato di nuovo, ma questa volta si era girato verso quella voce, tanto angelica e dolce.
"Hyung," lo guardò sorridendo, Yuta si addolcì ammirando quel sorriso così nostalgico. A lui piaceva tanto quel cinese dai capelli biondi, ma non sapeva che l'altro ricambiasse i suoi sentimenti. Anzi pensava che l'altro volesse solo approfittarsi di lui. Come poteva un ragazzo così puro e innocente approfittarsi di lui? Non voleva crederci però sembrava essere così.
Chissà cosa gli saltava in mente.
"Stai andando a casa?" Il minore annuì, "ti va di cenare con me?" Ci provò, il ragazzo accettò. Non sapeva se esserne felice o meno, non sapeva come comportarsi, non sapeva se l'altro fosse sincero con lui.
Troppi pensieri.
"Mi piace tanto qui, hyung, dove hai trovato questo posto?" Sorrise guardandosi intorno, quel posto era rivestito di rose rosse, era davvero bello ed elegante. I suoi occhi brillavano ogni volta che incontravano qualcosa di bello. E per lui tutti gli oggetti presenti in quella stanza erano bellissimi.
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Illuminato dalle stelle - Jaeyong
FanfictionIlluminato dal sole - Markhyuck ha un seguito, ecco a voi. "Resterai sempre con me?" "Si, anche se dovessi guardarti dall'alto." boyxboy Don't like? Don't read.