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"Dai Yongiee, perdonami. Non lo faccio più, giuro." Lo supplicò Jaehyun, cercava attenzioni dall'altro, ancora troppo arrabbiato con lui.

Era tornato a casa tardi, molto tardi e non l'aveva avvisato. Era rimasto sveglio ad aspettarlo, il giorno dopo si è ritrovato nel letto. Non poteva evitare di rimproverarlo.

"La prossima volta ci pensavi prima," mise le braccia conserte, Jaehyun mise il broncio pensando a come farsi perdonare. Non poteva dirgli cos'aveva fatto quella notte.

"Perdonami, hyung," usò gli onorifici ma non sembrò funzionare, "non ci provare, solo perchè per una volta mi chiami hyung non pensare che la passerai liscia."

Lo guardò male, il minore gli sorrise. Faceva tanto l'arrabbiato ma in realtà il suo viso era sempre dolcissimo e coperto di purezza, voleva arrabbiarsi perchè l'altro esagerava come sempre ma non ci riusciva. Infondo lo amava.

"Cosa devo fare per farmi perdonare?" Poggiò la testa sulle sue gambe incrociate sul letto, gli sorrise mostrando le fossette al maggiore. Conosceva tutti i suoi punti deboli, avrebbe ceduto prima o poi. Taeyong arrossì guardando altrove, "dimmi cosa hai fatto ieri."

Sbuffò, non poteva dirglielo, "Non posso, ma ti amo, perdonami."

Gli massaggiò il braccio cercando di calmarlo, "perchè non vuoi dirmelo?" Lo guardò male prima di continuare a parlare, "mi stavi tradendo?"

"Sai che non lo farei mai," si alzò per stare di fronte a lui, "se non vuoi dirmelo sarò costretto a pensarlo."

Ruotò gli occhi al cielo, era così fastidiosa quella sensazione, quella sensazione che provava ogni volta che Taeyong dubitava di lui.

Semplicemente non si fidava di lui.

Si alzò dal letto, "dove vai?" Lo guardò preoccupato, aveva paura anche lui di far arrabbiare il suo ragazzo. Aveva paura di perderlo all'improvviso.

"Vado da qualcuno che si fida di me," disse serio anche se in realtà stava solo cercando di provocarlo. E fu così che andò.

Andò esattamente secondo i suoi piani.

Il maggiore si alzò dal letto e corse verso di lui, lo strinse forte, "non andare via, non sono arrabbiato. Mi fido di te, ti amo Jae, non andartene." Lo fissò con i suoi grandi occhi, ora lucidi, innamorati. Sofferenti, la paura di perderlo era sempre alta.

Si arrabbiava con lui dicendogli cose che non voleva dire e poi di ritrovava in quello stato.

Preoccupato, ancora una volta, di perderlo.

Si girò verso di lui con un sorriso stampato sulle labbra, "ti amo, fidati di me." Annuì muovendo la testa nel suo petto, era così carino. Si allontanò leggermente, per questo ne approfittò per tirargli le guance e stampargli un leggero bacio sulle labbra.

"Cosa vuoi mangiare stasera?" Gli chiese dolcemente, "che ne dici di mangiare fuori? Ti porto in un posto speciale." Annuì con un grande sorriso sulle labbra.

Ricordava molto bene quel periodo in cui Jaehyun lo portava ovunque, in ogni posto solo per far vedere a Taeyong da quante bellezze fosse circondato.

Un angelo in mezzo al Paradiso terreste.

Ecco come lo definiva Jaehyun.

In quel luogo pieno di fiori, riempito di natura e poi al centro sbocciava una figura sorridente. Un ragazzo non tanto alto, magro, con i capelli rosa, schiariti dai frequenti lavaggi. Un sorriso decorava il suo volto, i suoi occhi brillavano mentre ammirava tutto quello che lo circondava.

Era così bello. Si, Taeyong era così bello.

"Vuoi fare un picnic tra i fiori?" Sorrise, il minore scosse la testa, "no piccolo, seguimi, qui vicino c'è un posto molto carino."

Gli prese la mano dolcemente, e lo costrinse a seguirlo.

Si incamminarono lungo quel sentiero dal pavimento giallo, in mezzo al verde delle piante. Sembrava quasi una scena già vista nei cartoni.

"Ti piace?" Domandò notando come il più grande si fosse incantato a guardare quel posto, era buio e  neanche affollato. Tanti luci era sistemate per il locale, sui tavoli c'era un vaso con un fiore differente in base alle persone che sedevano, o in base ai loro gusti.

Sul tavolo di Jaehyun e Taeyong, in un vaso rosa con motivi floreali c'era una rosa bianca, l'uomo che li avevi visti entrare e poi accompagnati al posto aveva lasciato una rosa all'interno del vaso.  "Ho scelto questo fiore per voi, la rosa di solito si regala alla persona che si ama per mostrarle tutto ciò che prova per lei. Come sapete di solito si regala una rosa rossa, rosso passione. Le persone di solito non fanno caso al significato, semplicemente vedono una rosa talmente bella e decidono di regalarla alla loro anima gemella. Ciò che nascondono i fiori sono sentimenti ed emozioni, non tutti riescono a comprendere quello che c'è dietro, avrei potuto darvi una rosa rossa. Voi due siete una coppia, a vedersi molto innamorata l'una dell'altra ma ho deciso una rosa bianca. Il bianco indica la purezza, l'innocenza, ed è questo quello che c'è tra voi due, il vostro è puro e genuino anche se pieno di difetti. I difetti vengono contati dalle spine che contiene la rosa stessa, ma voi saprete affrontarli nel modo giusto." Sorrise pienamente ai due giovani che ammiravano incantanti il fiore posto sul tavolo, mentre le loro mani erano strette l'una nell'altra.

"Vi auguro una buona cena," si inchinò prima che Jaehyun potesse fermarlo, "mi scusi, siamo rimasti ammaliati dal vostro discorso, per caso sapreste consigliarci cosa mangiare?" Sorrise, l'uomo anziano si girò nuovamente verso il ragazzo, "ho qualcosa per voi, vi porterò qualcosa di brillante come le stelle di questa notte. A voi ragazzo, questa notte siete baciato dalle stelle, mentre a lei," si voltò verso Taeyong, che lo guardava nervoso mentre aspettava le sue parole. 

Lo fissò, quasi come se fosse un sensitivo, quasi come se riuscisse a leggere dentro di lui, "ragazzo sei destinato a tanto lacrime."























"Amore dai, sono solo parole," lo consolò, "parole??? Scherzi? É così inquietante." Si strinse tra le braccia. "Tranquillo, ha detto solo lacrime, possono essere anche lacrime di felicità..." parlò, cercava di non dargli troppo peso infondo non credeva a quelle cose strane.

Però..quelle parole. Notte, stelle. Erano semplici parole eppure avevano scatenato qualcosa di strano in lui. Quasi come a ricordargli che un giorno lui avrebbe fatto parte di quelle stelle, un giorno sarebbe stato una piccola parte di quella notte. Ma che significava? Perchè sentiva quelle strane emozioni?

"Tae," lo chiamò, il maggiore alzò il volto per guardarlo negl'occhi, "vuoi sposarmi?"

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SPAZIO AUTORE

EHEHEHEHHEHEHHE

COSA VI FA PENSARE QUEI PICCOLI MOMENTI, STELLE, LACRIME??? Mi sento cattiva;-;

Per quelli che già sanno, penso tutti, il finale tra loro due beh....mi dispiace:(

Vi amo.

-Hilary

Illuminato dalle stelle - JaeyongDove le storie prendono vita. Scoprilo ora