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"Hyuck non lasciarmi, non andare via, ti prego. Io ti amo, ti amo così tanto. Non lasciarmi Hyuck, ti prego. Amore mio.."

"Mark!" Urlò Taeyong svegliando il ragazzo, il piccolo subito strinse la maglietta del maggiore scoppiando a piangere, "hyung, Haechan è andato via, mi ha lasciato hyung."

Lo strinse forte sul petto, con una mano tra i suoi capelli lo accarezzò e coccolò come più poteva, "va tutto bene Markie, Haechannie non ti ha lasciato, lui ti ama." Sorrise cercando di convincere il minore, appoggiò la testa sulle gambe di Taeyong facendosi coccolare dalle sue carezze. Il più grande asciugò le sue lacrime con il pollice, gli sorrise dolcemente, "buon compleanno Markie."

Era il compleanno di Mark, non sapeva se esserne felice o meno, pensava solo ad una cosa...Hyuck sarebbe venuto?

"Hyung, cosa cucini di buono per la festa di Mark?" Fece la sua comparsa il thailandese, "lo scoprirai, Johnny hyung vieniti a prendere il cane," subito il ragazzo corse a prenderlo come un sacco di patate, "daii, lasciami andare, John lasciami, stasera non ti do il culo."

Gli diede una pacca sul sedere facendolo gemere, "puttana, mi hai fatto male," rise il maggiore, "stai un po' zitto, hai ancora l'odore di sesso addosso, ma ti sei lavato?" Lo fece scendere, in piedi sul letto, "non ancora, ti lavi con me, daddy?"

"Andiamo."

Sicuramente si saranno divertiti.

"Taeyongie," lo abbracciò il marito, si lasciò accarezzare i fianchi nonostante gli desse fastidio essere interrotto mentre cucinava, "stavo pensando di andare a comprare l'anguria per Mark," gli baciò la guancia, "ti serve qualcosa?" Gli baciò il collo, si trattenne dal pestargli un piede. "Maritino mio, perchè non ti levi dal cazzo e mi fai cucinare in pace?"

Fu così che fece, si allontanò e prese la giacca per uscire.

Sapeva di essere troppo cattivo con lui, ma non doveva stargli sempre addosso. Perchè proprio in quel momento? Avevano una vita intera davanti, il tempo da passare insieme era così tanto.

Sorrise tornando a prepare la macedonia.

"Buongiorno," fece la sua entrata in casa Haechan, subito la ragazza gli saltò addosso, "Haechannie, grazie per essere venuto." Era così felice che il ragazzo venisse a far visita Mark ogni tanto.

Quei due non facevano altro che peggiorare.

Dimagrivano.

Coprivano le occhiaie con il trucco.

Coprivano il proprio amore.

Isyul non riusciva a vederlo in quel modo, era così triste.

"Non potevo mancare noona, non dimenticare che tra qualche settimana divento maggiorenne, devi venire anche tu alla mia mini festa."

Giusto, Haechan era ancora un minorenne, eppure abitava da solo...senza genitori, senza nessuno.

Era così triste.

"Hyuck," urlò il canadese, subito corse verso di lui, "no, non di nuovo." Lo strinse forte tra le sue braccia, senza dargli baci o esultare felice.

Semplicemente lo abbracciò.

"Mi sei mancato, Hyuckie," una lacrima solitaria scese lunga la sua guancia, ma nessuno la notò, la spinse via in fretta.

"Forza ragazzi, chi vuole aiutarmi a preparare il dolce?" Chiese Taeyong cercando di alleggerire l'aria, "Vengo io, hyung," si staccò dal canadese per correre verso la cucina.

Mark restò di nuovo solo.

Lui e i suoi pensieri.

"Mark..." poggiò una mano sulla sua spalla, "andrà tutto bene." Sorrise il gigante, era così facile da dire ma così difficile da realizzare.

Illuminato dalle stelle - JaeyongDove le storie prendono vita. Scoprilo ora