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"Corri Mark, corri."

Le parole di Isyul riempivano la sua testa, doveva correre. Doveva subito correre dal suo amato Hyuck.

"Mio padre adotterà Haechan, sarà lui la persona che sposerai. Lui salverà la tua famiglia."

Era così irreale.

Non riusciva a crederci. Lui sposerà Haechan, lui potrà amarlo per sempre.

Corse verso casa sua. Corse come mai aveva fatto nella sua vita. Voleva indietro l'uomo che amava. Voleva abbracciarlo, baciarlo, fare l'amore con lui.

Voleva amarlo per tutta la vita.

Bussò così tante volte alla sua porta, aveva paura che il ragazzo non aprisse più la porta a Mark.

"Mark? Cosa ci f-" non gli diede tempo di finire la frase che si buttò tra le sue braccia, lacrime di felicità scorrevano dai suoi occhi, "Hyuckie ti amo, ti amo tanto."

Il ragazzo arrossì mentre cercava di allontanarlo, "Mark, tu non dovresti essere qui," scosse la testa stringendolo più forte, "il mio posto è accanto a te, Hyuck."

"Cosa stai dicendo?" Si allontanarono ma non troppo, i loro volti erano ancora a pochi centimetri di distanza, distanza che non sembrava esserci in quel momento. "Il padre di Isyul ha intenzione di adottarti."

I suoi occhi si spalancarono mentre urlava di felicità, si buttò nuovamente tra le braccia del fidanzato.

Baciò le sue labbra mentre lentamente lo spingeva in casa, "Mark," ansimò il minore sentendo le sue labbra bagnate sul collo, "ora sei finalmente mio, Hyuckie."

Sorrise, "sono sempre stato tuo, Mark Lee."

Non si aspettava di poter ricevere un lieto fine, non tutti hanno questo privilegio. Ma a quanto pare Mark lo aveva, poteva finalmente stare al fianco dell'uomo che amava, poteva amarlo senza sentirsi colpevole.

Poteva amarlo per sempre.

Quasi pianse quando pensò che Taeyong non poteva stare per sempre con Jaehyun.

Cosa avrebbe fatto senza il suo Hyuckie? Immaginato un mondo dove stavano insieme felici e contenti? Probabilmente.

Meglio un modo immaginario pieno di felicità, che il mondo reale pieno di sofferenza.

Non voleva nessun'altro. Solo il piccolo Hyuckie.

"Mi sei mancato," gli baciò il naso dolcemente, "dai Mark, lasciami dormire."

Rise, baciò ogni parte del suo viso, dalla fronte alle labbra. L'uomo che amava era davanti a lui, non doveva sprecare il tempo che avevano insieme.

"Forza, svegliati, ti porto in un posto carino." Gli diede una pacca sul sedere alzandosi goffamente dal letto, "aspetta Canada, facciamo la doccia insieme."

"Secondo round?" Lo guardò leccandosi le labbra, "no, è per non consumare tropp'acqua." Lo superò entrando in bagno, "certo come no, e Johnny è passivo."

Le gocce d'acqua scivolavano lungo i loro corpi regalandogli una fresca sensazione, "Mark, più veloce," ansimò il più piccolo contro le mattonelle della doccia. Si stavano vivendo di nuovo, come se fosse l'ultima volta.

Volevano rendere quel giorno speciale, ad ogni costo.

"Ti ho detto mille volte che non devi venirmi dentro, se muoio di aids sarà colpa tua," lo spinse, il canadese rise, "ma che muori, e poi io uso sempre le protezioni. Con me sei al sicuro."

Il piccolo ruotò gli occhi a cielo, si infilò i pantaloni di jeans stretti che gli facevano un bellissimo culo, ma non perchè non l'avesse, ma per provocare il fidanzato. "Ma lo vedi che sei tu che inizi, quel culo te lo spacco."

Gli diede una pacca sul sedere, si allontanò guardandolo con un sorrisino che Mark conosceva molto bene, "Provaci."

Quel posto l'aveva conosciuto grazie a Jaehyun, era pieno di fiori. Fu lui stesso a consigliargli di portare Haechan, lui aveva portato Taeyong.

Taeyong amava quel posto, ci andava spesso dopo la morte del marito, lì aveva capito di amarlo. Lo amava così tanto da non riuscire a dimenticarlo, da non riuscire a trovare una strada libera. Lucas voleva provarci ma lui non ci riusciva, non era colpa di quel ragazzo ma sua. Era lui che non era in grado di dimenticare.

Johnny e Chittaphon erano riusciti a crearsi una nuova vita, una relazione stabile e felice. Si amavano, litigavano, scherzavano..ma stavano insieme. Entrambi si godevano la presenza dell'altro, non riuscivano a separarsi ed era così giusto.

Ma ingiusto agl'occhi di Taeyong, non era riuscito a utilizzare bene il tempo che aveva con Jaehyun.
Non era riuscito ad amarlo fino alla fine dei loro giorni, non era riuscito a baciarlo ogni giorno. Non era riuscito ad abbracciarlo ogni giorno della sua vita, non era riuscito ad avere un bambino con lui.

Non era riuscito ad invecchiare con lui.

E non potrà mai farlo, sarà costretto a vivere con il tormento, con la solitudine, con il senso di colpa ogni giorno.

Voleva creare un mondo immaginario anche lui, solo che non poteva farlo. Jaehyun lo stava guardando dall'alto e voleva vederlo felice.

Jaehyun era la sua stella. E un giorno andrà a trovarla.

Taeyong era illuminato da Jaehyun, illuminato dalle stelle.

"Hyuck," gli strinse la mano sul prato, intorno era pieno di fiori, il minore stava cercando di ammirarli tutti senza lasciarne neanche uno senza il suo sguardo. I fiori avevano bisogno della luce del sole, allora Haechan li guardava.

"Si, Mark?" Lo guardò, anche Mark era diventato il suo fiore, doveva guardarlo per aiutarlo a vivere. Se Haechan non guardava Mark, lui non poteva vivere.

Ai fiori solo l'acqua non bastava, a loro serviva anche la luce del sole.

A Mark serviva lo sguardo del sole, lo sguardo di Haechan.

"Vuoi sposarmi?"

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SPAZIO AUTORE

Mi scuso per il ritardo e per questo capitolo, non è proprio il massimo.

In questi giorni uscirà il grandissimo finale che tutti stiamo aspettando hahah.

Beh, qualche idea? Prima di rispondere, leggete per bene il capitolo, ci sono delle parole presenti che potrebbero aiutarvi ad arrivare al finale.

Cercherò di lasciarvi a bocca aperta come solito haha. Vi adoro, non odiatemi ;-;

A presto.

-Hilary

Illuminato dalle stelle - JaeyongDove le storie prendono vita. Scoprilo ora