Capitolo 34

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A cena, quasi mi viene da piangere.
Da quanto tempo non succedeva, di ritrovarci tutti quanti intorno al tavolo?
Troppo.
Maddy è rimasta da noi a mangiare, stiamo stretti ma nulla di insostenibile.
Sono felice di vedere Silya sorridere come una bambina davanti ad un palloncino, mentre parla con la sua ragazza.
La famiglia di Zeyn ha un debole per non essere etero, e ciò è meraviglioso: cioè, vedeste com'è casa sua!
Bandiere arcobaleno da tutte le parti, dannazione!

"Com'è andata a scuola, T/n?"
"Bene, papà. Hanji è stata fantastica, la adorano in classe!" rispondo, portando alla bocca una forchettata di pasta.
Levi mi guarda ed accenna ad un sorriso.
"E tu, come ti sei trovato?"
"Sono tutti strani. Tutti che mi fissano... pure maleducati, non mi portano nemmeno un po' di rispetto" borbotta, rigirando la forchetta nel piatto.
Mi lascio sfuggire una leggera risata, coprendomi la bocca con la mano.
"Guarda che loro mica sanno che sei il Caporale Rivaille Ackerman!" esclamo dopo essermi data un contegno, lanciandogli un'occhiata.
Lui sbuffa, poi finisce di mangiare e si alza andando a mettere il suo e il mio piatto nel lavabo.
Torna a sedersi accanto a me, stringendomi la mano sotto al tavolo.
Arrossisco un po', sorridendo gentilmente, mentre mia madre inizia a conversare con Hanji.
"E tu, Hanji? Come ti è sembrata la classe?"
"Oh! Tutti molto simpatici, senza dubbio!" la castana inizia a parlare di tutti i giri di nomi che ci ha costretto a fare, dilettandosi poi nell'elencarli tutti quanti ai miei genitori.
Osservo di sottecchi Maddy e Silya, che si lanciano occhiatine complici mentre finiscono di mangiare.
Le trovo adorabili!
Levi mi stringe la mano, attirando la mia attenzione.
Lancia un'occhiata alle scale ed annuisco, alzandomi.
"Io e Levi andiamo a dormire..." annuncio, trascinandomelo dietro mentre attraverso il salotto.
Poi mi volto e saluto tutti quanti, augurando la buonanotte.

"Davvero ti fa così schifo?"
"Cosa?"
"La classe"
"Mocciosa, ma se tu nemmeno ti ricordavi i loro nomi"
"E che centra?"
"Devo dedurre che nemmeno a te vadano esattamente a genio"
"Beh..." rido un po', accoccolandomi meglio contro il suo petto.
Mi accarezza i capelli, osservando il soffitto.
"Hai già parlato con Erwin? Come stanno?" chiedo, alzandomi un po' per guardarlo in faccia.
"Uhm... si... bene..." risponde, rispingendomi giù.
Rido, poi torno improvvisamente seria e gli prendo la mano, che stava impulsivamente affondando tra le mie ciocche c/c.
"Ehy, c'è qualcosa che non va?"
Il corvino mi lancia un'occhiata di sfuggita, forse nella speranza di non essere notato. Poi si passa una mano sulla faccia e sospira sconfortato.
"Sto bene" risponde, secco.
Forse gli manca fare il culo ai giganti, o forse gli manca essere meraviglioso anche ricoperto di sangue. O magari è il movimento tridimensionale, quella bellissima sensazione di essere imbattibile librandosi in aria...
Mi limito ad annuire, sospirando, mentre lui ricomincia ad accarezzarmi i capelli.
"Quando vorrai parlarmene..." borbotto chiudendo gli occhi.
Lui mi abbraccia, stringendomi quasi con prepotenza, mentre sorrido e cerco di dormire.
"È che mi manca fare il culo ai giganti" dice all'improvviso, mentre stavo per cadere nel mondo dei sogni.
Apro un occhio sorridendo.
"Puoi fare il culo a chi vuoi, Levi. Anche qui"
"Anche a te?"
Scoppio a ridere, quando vuole sa essere simpatico.
"Anche a me"
Sono sicurissima di vederlo sorridere, quindi mi accoccolo meglio e torno ai miei tentativi di addormentarmi.

La sveglia.
La protagonista di molte storie intrise di odio presenti sulla piattaforma di Wattpad.
La prima cosa che uno sente al mattino.
E per forza che poi ci si sveglia già incazzati.
"Diavolo, ma spegni sto aggeggio" bofonchia Levi, sporgendosi verso il comodino e pestando con la mano ogni centimetro quadrato della superficie del mobile finché non trova la tanto disprezzata sveglia.
La butta a terra e sì, probabilmente l'ha rotta.
"Buongiorno anche a lei, Caporale"
"Non darmi del lei"
"Che c'è, sei a disagio?" emetto un risolino mentre lo spettino, lui mi schiaffeggia via la mano e assottiglia lo sguardo.
"No, non sono a disagio, ma se mi dai ancora del lei missà che arriviamo a scuola in ritardo"
Sbarro gli occhi, porto lo sguardo alla finestra e storco la bocca, a disagio.
"Ooookay, la smetto"
Lui annuisce felice della mia decisione, ma mentre si alza preciso: "Per ora"
Scuote la testa, poi recupera i vestiti e va in bagno. Ne approfitto per cambiarmi ed aprire la finestra poi esco in corridoio e incrocio Silya che scende per fare colazione.
"Ciao sorellina"
"Ciao sorellona"
Mi abbraccia, poi ci rechiamo entrambe in cucina.
"Buongiorno principesse. Dormito bene?"
"Io sì papà, tu? Buongiorno mamma!"
"Dormito... non ho esattamente 'dormito'..." ridacchia mio padre, adocchiando la mamma che sta versando del caffè nella propria tazza.
Mi siedo a tavola insieme a Silya, mentre mia madre specifica: "Abbiamo"
"Cioè... non avete dormito?"
"Silya, glielo dici tu o glielo dico io che stiamo bene in due e che non vogliamo fratellini o sorelline?"
"E io che volevo un maschietto"
"C'è Levi, papà"
Il corvino scende le scale e ci raggiunge, alzando un sopracciglio.
"Chi mi cerca?"
"Io nanetto, e ora siediti" rispondo con un sorriso mentre batto la mano sulla sedia accanto a me.
Passandomi accanto mi spettina i capelli con fare irritato, poi tutti sentiamo un tonfo provenire dalle scale e...
"Hanji! Stai bene!?" strilla mia madre correndo verso la castana riversa a terra. Questa balza subito in piedi alzando i pollici, mentre Levi esasperato affoga le sue disperazioni in una tazza di caldo the nero.
"Tutto okay! Sono inciampata!"
"Nelle tue idiozie, ecco in cosa sei inciampata..."
Ignoro il commento del nano e raggiungo anche io la donna che accanto a mia madre sta ridendo di gusto.
"Hanji, sicura di non esserti fatta male? Sei volata dalle scale...!"
"Sto benone, tranquilla T/n! Ora vengo a fare colazione!"
Saltellando nel suo tipico stile Heidi (giuro che una di queste sere glielo faccio vedere alla tv), raggiunge il tavolo della cucina e si siede di fronte a Levi.
Io e mia madre la seguiamo allibite, mentre mio padre si alza guardando l'orologio sul suo polso.
"Devo andare al lavoro, alla sede in città... ci vediamo stasera, ragazze. Capitano Levi, a più tardi"
Saluta mia madre con un bacio ed esce, mentre noi finiamo la colazione.

Dieci minuti dopo siamo fuori sul marciapiede ad aspettare Zeyn e Tanya, mentre Silya si allontana verso la stazione del bus con Maddy. Oggi ricomincia ad andare a scuola.

angolo delfino•
I'm alive bitches
Ho pubblicato la storia su Sirius.
Bella rega
Giuro che tornerò prima del mese prossimo
Spero
CIAO

Rimake •LevixReader• #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora