Ho letto vari commenti riguardo al capitolo precedente, scusate tanto se era un po' crudo, non era mia intenzione scandalizzarvi
Scuse a parte, CHUMBIA è una parola che viene detta quando si è stupiti, tipo prendo 10 in matematica e allora sono tipo: "CHUMBIA HO PRESO 10"
Ok buona lettura
20:30, segna il campanile qualche isolato più in là.
Sta per aprire?
Mi preparo, ripasso la parte.
Non dovrebbe essere difficile no?
Entro, parlo col tizio al bancone e chiedo di vedere Silya T/c, poi le parlo e la porto via.
Easy easy, come uccidere un gigante.
Respiro profondamente, mentre Hanji cerca di darmi l'aria da figo-porco.
"È probabile ti chiederanno cose del tipo come fai a sapere del posto ecc, cosa dirai?" Domanda la castana, sistemandomi il giubbottino di pelle nero.
Alzo gli occhi al cielo.
"Un mio amico, mi ha parlato del locale. Poi ci sono alcuni inviti appesi nei negozietti, quindi..."
Rispondo, sospirando.
La mocciosa si avvicina e mi abbraccia.
"Grazie" mi bacia sulla guancia, e io le stampo le labbra sulla fronte.
"Te la riporto stasera, promesso"21:00.
Fuori dal locale si è formata una lunga coda, i buttafuori stanno aprendo le porte.
Mi avvicino con passo convinto e li supero, mentre questi mi scrutano sospettosi.
Mi guardo in giro, le luci colorate e basse, con dei riflettori fucsia puntati su dei cubi giganti con un palo di metallo al centro.
Intorno si sta riempiendo di gente e nel frattempo io mi prendo qualche stuzzichino dai camerieri vestiti di bianco che passano in mezzo alla sala completamente nera, moquette compresa.
Guardo un orologio appeso sul muro, sono le 21:40.
Sospiro, cominciando a pensare a chi chiedere riguardo alla sorella della mocciosa.
Così mi avvicino al bancone.
Davanti a me, il muro è zeppo di ripiani di legno stracolmi di bottiglie di alcolici e bicchieri di vetro.
"Tsk.."
"Ehy amico, sei nuovo?" Un moro sulla trentina mi da una pacca sulla spalla.
Annuisco.
"Uh, allora preparati che tra poco cominciano i balli... se vuoi prenotarti una nottata con una di quelle, ti conviene farlo ora, altrimenti non ci sarà più posto! Ti consiglio Giorgia, oppure Laura... sono due tope da paura!" Esclama, urlando per sovrastare il volume della musica che nel frattempo si è alzato.
"Conosci Silya?"
"Silya T/c? Sì, ci sono stato con lei un paio di notti, lavora benone, dovresti vedere come balla... è mitica! Ultimamente la vedo meno attiva però, quindi l'ho sostituita con Laura" sghignazza.
Sto per prenderlo a pugni, porco Zeke.
Mi giro verso il bancone, roteando gli occhi.
Attiro l'attenzione di un barman e chiedo di Silya.
"Ehy bello, parli della gnoccona arrivata qualche mese fa?" Si intromette un tale, biondo e alto.
Lo guardo in cagnesco.
"E io che cazzo ne so, sono nuovo, ho avuto il suo nome da un amico che diciamo ha avuto la sua compagnia" rispondo scocciato.
Il barman mi osserva con un cipiglio, poi chiama un collega che sta preparando un cocktail.
"Questo qui cerca la T/c"
"Chiama Giorgia, dille di accompagnarlo da lei"
Il barman esce da dietro il bancone e si avvicina ad una ragazza, seduta su una poltrona di pelle.
Le borbotta qualcosa, e questa sorride incerta.
Si alza, fornendo ai presenti una vista abbastanza vasta del suo corpo coperto solo da un vestitino semitrasparente.
Sculetta fino a me, poi mi prende sottobraccio e comincia a ridere.
"Vuoi vedere Silya eh? La dolce, cara Silya..." fa ondeggiare i capelli tinti rosa da tutte le parti, mentre saltella verso le scale.
Saliamo e, mentre la ragazza parla a vanvera, l'uomo che avevo visto prima dalla finestra sbuca da una porta, aggiustandosi la cravatta.
"Buongiorno" mi saluta, sorridendo falsamente.
Gli faccio un cenno col capo, trattenendomi dall'istinto di sfondargli la faccia e di castrarlo.
Passiamo oltre e la ragazza, poco più alta di me, prosegue in un lungo corridoio tappezzato di foto.
Tutte raffiguaranti ballerine mezze nude e uomini senza maglia, oppure raffiguranti il locale negli anni passati.
Raggiungiamo l'ennesima porta e la tipa bussa, sorridendo.
Mi fa accomodare su una sedia dal lato opposto del corridoio e attende che qualcuno apra.
La porta viene appena socchiusa, e il suo sorriso si trasforma in uno sguardo di disprezzo.
"Preparati, c'è un cliente" sputa acida, mentre percepisco dei bisbigli provenire dall'altra parte del muro.
"Non importa se è presto, muoviti e scendi nelle camere, nella 309" sbatte la porta e si rigira verso di me, rimettendosi a sorridere.
Mi tira leggermente per un braccio e mi spintona giù dalle scale, finché non arriviamo in una specie di piano sotterraneo.
Anche qui, ci sono trecento chilometri di corridoio, con camere ovunque.
Raggiungiamo la numero 309, poi mi invita ad entrare.
"Vuoi per caso qualche preliminare o un lavoretto aggiuntivo?" Sussurra facendo gli occhioni, e avvicinandosi bruscamente.
Appoggia una mano sul mio petto, poi stringe il pacco con l'altra.
La spintono malamente, guardandola in cagnesco, abbastanza incazzato.
"Smamma"
Lei mi guarda male ed esce.
Mi siedo sul letto aspettando l'arrivo di Silya.
Cosa le dirò per farla uscire?
E soprattutto, come usciremo?•angolo delfino•
Uh nell'altro capitolo l'ho dimenticato di scrivere D:
BTW
Altro capitolo corto, scusate ma devo mettervi ansia.
BUONTUTTO E CIAONE
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Rimake •LevixReader• #Wattys2019
FanficE se invece di nascere e crescere in quel mondo, parte di esso si trasferisse nel nostro? Se Levi Ackerman comparisse senza un motivo in casa tua, cosa faresti? È ambientata in epoca moderna, quindi senza giganti o altro a scassare i cabasisi. Buona...