È sabato sera.
Cavolo, la settimana è volata.
Levi... ho sempre l'ansia che possa scomparire da un momento all'altro.
Ieri ha discusso ancora con Erwin, dopotutto parte di quel nano isterico è ancora laggiù. Hanno parlato di altre strategie... cose... credo.
Mi sento sempre meglio, tutta la solitudine che mi avvolgeva è... svanita, ecco.
Sto preparando con Levi le cose da portare al pigiama party di Zoe, e nel mentre Hanji saltella tutta entusiasta per la camera.
"Che bello! Dormite fuori! Insieme!"
"Dormiamo già insieme, quattrocchi di merda"
"Ehy, non insultarla! Lascialo perdere Hanji, sai com'è fatto..."
"Mi stai provocando, mocciosa?"
"Nah" rispondo con non-chalance.
La finestra si spalanca, entra un'ondata d'aria fresca che mi travolge facendomi rabbrividire.
"Porto il pigiama più pesante, ho la sensazione che avrò freddo stanotte" borbottò tra me e me, raccattando il caricabatterie dal comodino.
Levi chiude il suo zaino senza problemi, è praticamente mezzo vuoto.
"Ma come diavolo fai? Che ci hai messo dentro?"
"L'indispensabile"
"E cioè?"
"Guanti, fazzolettini, igienizzante per le mani, ah e poi ovviamente la mia salvietta e lo spazzolino. Tanto dormo senza maglia"
"No!" sbraito subito io, afferrando il suo zaino nero e tastando a tentoni il cassetto del comò per recuperare una maglia.
"Con tutte quelle diciassettenni ormonate?! Mi prendi per il culo?"
"Modera i termini, primo. Secondo, sono tutto tuo, mi disgusta qualunque altro essere umano che non sia tu"
"E io? Lo so che mi vuoi bene, nanetto!" esclama Hanji, saltellando per la stanza.
Infilo la maglia nello zaino di Levi, mentre lui schiocca la lingua contrariato ed alza lo sguardo verso il soffitto.
"Siamo i ritardo, muoviti"
"Levi, dobbiamo essere da Zoe per le 9, sono le 6" ribatto perplessa.
"Se c'è traffico?"
"Non c'è traffico, è l'ora di cena, e lei abita a tre isolati da qui"
"E se hai un contrattempo?"
"Ma va', sono solo paranoie le tue"
"Non sono paranoie. Semplicemente non mi piace arrivare tardi agli appuntamenti. Anche se a quanto pare a te non importa"
"Ehy!" esclamo offesa, guardandolo male.
Hanji si mette a ridere, sedendosi sul letto senza preoccuparsi troppo di farlo con calma.
Sento un rumore orribile, e subito dopo il materasso cade per terra.
La rete è andata.
Levi mi guarda compiaciuto, incrociando le braccia al petto con fierezza.
"Che ti avevo detto? Contrattempo""Zoe! Ciao!"
"Ehy, T/n! Ciao, Levi! Tutto okay?"
"Si, grazie..."
"Su, entrate, non state alla porta come due stoccafissi!"
La casa di Zoe non è nulla di speciale, niente villa da ricconi stile Momo Yaoyorozu. Non fraintendetemi, la adoro.
Avanziamo oltre la soglia, ed eccoci nel corridoio. Alla fine di questo una porta aperta ci mostra il salotto, dove noto alcune compagne comode sul divano che parlano tra loro.
"Ehm... T/n..." mi chiama Zoe, pizzicandomi una spalla.
Mi giro sorridendole, ma il sorriso mi muore in volto non appena noto la sua espressione ansiosa.
"Mi sono dimenticata di dirtelo... c'è... c'è anche... Alexander... non pensavo sarebbe venuto dopo quello che è successo... però... è arrivato 10 minuti fa, e sembra intenzionato a parlarti"
Levi accanto a me si irrigidisce, e subito cerco conforto prendendogli la mano e stringendola.
"N-non importa, Zoe. Sono felice che tu sia stata sincera con me. Non mi farò rovinare la serata da quel... quel..."
"Bastardo. È un bastardo. Non avere ansia di dire queste cose davanti a me è il mio ex ma dopo quello che ha fatto... mi stupisco di essere potuta stare con lui per sei mesi, cazzo" sospira, portandosi una mano sulla tempia e massaggiandosela.
Le sorrido, anche se le mie labbra tremano, poi lei ci accompagna in salotto e ci indica un punto dove sono ammassati zaini e borsoni. Io e Levi lasciamo i nostri con quelli degli altri e poi ci dirigiamo impettiti verso il divano.
appoggiato al muro, con un bicchiere di birra in mano e lo sguardo perso, lo vedo. Purtroppo, anche lui vede me.
Ed ovviamente mi si avvicina senza pensarci due volte, mentre il suo sguardo si illumina.
Grazie a Dio, quella cosa preziosa che è Levi mi si para davanti e gli impedisce di parlarmi.
Solo immaginare il modo in cui lo sta guardando mi mette i brividi.
Brrr
"Avvicinati ancora a lei. E giuro, giuro su mia madre che ti spacco la faccia. Ti smonto, ti rimonto e ti smonto di nuovo. Poi ti do fuoco" la sicurezza e la freddezza con cui dice queste parole mi fa gelare il sangue.
Conoscendolo, lo farebbe senza pensarci due volte.
Anche se è una cosa creepy, pensare che lo farebbe per me... mi fa nascere un sorriso sul volto.
Mi infonde sicurezza.
"Levi. Lascialo stare. Chiariamo tutto, ora e subito"
Alexander, che fino ad ora aveva trattenuto il respiro, si rilassa.
Levi mi guarda confuso ed incredulo allo stesso tempo.
"Se mi fa girare le palle ti autorizzo a... si, a fare quello che hai detto poco fa"
Alexander ha un tremito, ma si calma presto.
Beve un sorso di birra dal bicchiere di plastica, poi prende un respiro profondo.
"T/n, io... cioè... mi... mi dispiace molto"
"Bene. Ora mi lasci stare?"
"No, sul serio. Mi dispiace. Tu mi piaci davvero tanto, è per questo che... ho fatto... quello... che ho fatto"
"Insulso pezzo di merda, stai anche cercando di giustificarti? Fai ancora più schifo di quanto pensassi. Dio santo, marcio dentro, ecco cosa sei. Sei un piccolo, degenerato pezzo di merda. Se una persona ti piace davvero, non la stupri. O non cerchi di farlo. Se una persona ti piace davvero, la proteggi e la ascolti, rispetti le sue scelte e le sue decisioni. Di sicuro non le metti le mani addosso in un corridoio scolastico" ringhio acida, senza preoccuparmi del fatto che oramai tutti i presenti ci stanno guardando.
Alex è bianco come un lenzuolo, probabilmente la sua reputazione (o quello che ne restava) era andata a puttane, si era sbriciolata davanti ai suoi occhi.
"Ora, Alexander, girami alla larga. Stammi lontano. Sei disgustoso, cinico, bastardo e malato. Parlami di nuovo, o respira la mia stessa aria, e ti spacco i denti. Anzi, lascio fare a Levi, che al contrario di te NON MI METTE LE MANI ADDOSSO SE NON VOGLIO" puntualizzo, voltandomi infine verso gli altri come se nulla fosse e sorridendo.
"Allora? Che si fa? È un pigiama party, no?"
Sbalorditi e scioccati dal mio comportamento, mi osservano tutti con la bocca semiaperta.
Zoe grazie a Dio tira fuori la bottiglietta della Coca-Cola e la posa sul pavimento, attirando l'attenzione su di lei con un colpo di tosse forzato.
"Obbligo o verità"•angolo delfino•
Helo
come state, dolci sostenitrici dei miei problemi?
volevo ricordarvi che vi voglio bene, così, giusto perché voglio ricordarvelo.
in ogni caso, la fanfiction su Sirius è a buon punto e cavolo come mi sto divertendo a scriverla!
quella su Bakugo è al capitolo 7, anche lei procede bene...
comunque, fatemi sapere se vi è piaciuto il capitolo.
SIAMO STATE CAZZUTE STASERA EH!?
bye
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Rimake •LevixReader• #Wattys2019
Fiksi PenggemarE se invece di nascere e crescere in quel mondo, parte di esso si trasferisse nel nostro? Se Levi Ackerman comparisse senza un motivo in casa tua, cosa faresti? È ambientata in epoca moderna, quindi senza giganti o altro a scassare i cabasisi. Buona...