quarantasette.

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vivo di emozioni che tu non sai nemmeno di darmi
- vasco rossi


Era stata lei a scegliere cosa fare quel pomeriggio tutti insieme, perchè sin da quando era arrivata a Los Angeles aveva deciso che il giorno di Natale sarebbe andata a pattinare sul ghiaccio a Pershing Square. Avevano fatto colazione tutti insieme e ora stavano salendo in auto con Maya seduta sulle spalle di Tyler.
Tutti e cinque coperti con qualche giacca più invernale per ripararsi dal freddo. Sapeva che probabilmente non era il giorno più adatto per andare a pattinare sulla pista di ghiaccio più utilizzata dalla città e da tutti i turisti, ma quello era un suo grande desiderio e nessuno aveva avuto il coraggio di impedirglielo.

<< okay siamo sicuri di questa decisione? Se cadiamo e ci ammazziamo?>>

<< TYLER!>>

Urlò insieme a Holly fulminandolo con lo sguardo mentre Dylan non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere. Stavano allacciando i pattini che avevano affittato poco prima pagando il biglietto per l'ingresso.

<< è una domanda seria la mia>>

<< ehi bro queste due qui pattinano da dio da quando avevano quattro anni, vedrai è più probabile che le gambe ce le spacchiamo io e te. E allora si sarebbe un grosso problema ma vedrai che non accadrà>>

<< io non so pattinare>>

<< ti lascio Luna, è la più brava, io mi prendo la mia bellissima ragazza dato che un pò in realtà li so usare, mi ha insegnato bene>>

Dylan aveva già deciso tutto, nonostante non ci fosse una gran scelta. Ovviamente non le dispiaceva pattinare  con Tyler, anzi, e sperò che quello sguardo che gli rivolse poco dopo bastò per farglielo capire.
Si avvicinò a lui con calma, gli prese le sue mani grandi stringendole forte tra le sue più piccole lasciando intrecciare le loro dita, e insieme entrarono in pista. E Tyler  si teneva stretto alla barriera come se questa potesse evitargli di cadere da un momento all'altro, era così buffo. 

<< sei pronto?>>

<< insomma, mica tanto>>

< tieni le mie mani e non ti agitare, cerca di restare diritto e non preoccuparti che ti guido io>>

Gli porse di nuovo entrambe le mani, e quando Tyler le afferrò iniziò a muoversi all'indietro, in modo che lui pattinasse in avanti. Nei primi minuti cercò di spiegargli semplicemente come muoversi per poter procedere sulla pista e, nonostante lui parlasse ogni cinque secondi dicendo di avere paura di cadere, in realtà se la stava cavando e immaginò che non fosse proprio la prima volta che saliva sui pattini da ghiaccio.

<< tu dove hai imparato così?>>

<< indovina>>

<< tua mamma>>

<< già. Mi ci portava spesso a pattinare sul ghiaccio d'inverno, mi è sempre piaciuto>>

<< beh si vede.Sei bravissima. C'è qualcosa che tu non sappia fare in realtà?>>

<< Tyler ti sto semplicemente facendo girare in tondo e ormai, se ti lasciassi, credo che saresti in grado di farlo anche da solo. Anzi, adesso ti tengo solo per una mano così vediamo se hai imparato>>

Così Luna lasciò la mano sinistra del ragazzo e si posizionò alla sua destra continuando a pattinare in tondo. In realtà, forse perchè quella giornata non era particolarmente soleggiata, la pista non era nemmeno troppo piena per gli standard di Pershing Square il giorno di Natale e ne fu felice perchè riuscivano a muoversi decisamente meglio. 
Tyler teneva stretta la sua mano, anche se probabilmente se la sarebbe cavata anche da solo dato che ormai riusciva ad andare avanti autonomamente. Eppure non lo lasciò, nemmeno per un secondo, perchè doveva ammettere che era piacevole stargli accanto e seguire il suo passo. 

A un passo da te  (REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora