Capitolo 27

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Pov's Evie
Oggi io e Carlos ci siamo presi una giornata soltanto per noi e mi ha portata in spiaggia.
Ci siamo divertiti un sacco a fare il bagno e adesso stiamo facendo una passeggiata per il lungomare.
"Sono stato davvero bene con te oggi, tu sei davvero speciale per me." dice lui sorridendomi.
Io ricambio il sorriso e continuiamo a parlare ammirando il sole che va a nascondersi dentro il mare.
"Evie, io non te l'ho mai chiesto perché non mi sembrava opportuno ma...come mai sei finita in un'associazione per ragazzi difficili? Cioè non sembra che tu provenga da una famiglia...be'...particolare."
"Io una famiglia non ce l'ho effettivamente...mia madre mi ha avuta da giovane, lei aveva appena 15 anni e mio padre non ha mai voluto sapere di me, sfortunatamente è morta pochi giorni dopo la mia nascita e mi ha affidato ad una sua prozia, Valery; una donna crudele che pensa solo all'aspetto fisico. Per carità, non mi ha mai maltrattata o fatta morire di fame ma mi ha inculcato un sacco di sciocchezze riguardo all'aspetto fisico ed io non mi sono mai sentita all'altezza degli altri..." faccio una pausa. "Valery è stata arrestata per essersi sottoposta ad un intervento di chirurgia plastica fatto da un medico ricercato, lei sapeva della sua posizione precaria ma ha accettato lo stesso di essere operata. Lì è sorto il problema del mio affido. Avevo otto anni perciò non ero in grado di decidere per me stessa, mi hanno mandata in un collegio meraviglioso ma poi hanno capito che si trattava di un errore e mi hanno spedita in orfanotrofio, una famiglia mi ha adottato ma avevano già tre figli ed io mi sentivo un pesce fuori d'acqua; sono scappata e ho vagabondato per un po' in quella città, credimi so cosa significa non avere un tetto sulla testa. La polizia mi ha beccata e mi sono fatta un anno di riformatorio, che poi ho scoperto essere quello in cui era rinchiusa anche Mal. Scontata la mia pena sono stata iscritta ad un'associazione per ragazzi difficili, la famiglia Dixon mi ha presa in custodia e adesso eccomi qui." Concludo con tono spensierato.
"Wow...racconti ciò come se fosse una bazzecola." Mi dice Carlos guardandomi negli occhi e stringendo la mia mano.
Trascorre qualche secondo di silenzio un po' imbarazzante e poi Carlos mi dice:
"Grazie per esserti aperta con me, adesso dimentichiamo tutte queste cose e godiamoci il presente."
Io annuisco sorridendo.
Continuiamo a camminare ma io non sto particolarmente bene, non per via di tutto il mio passato ma ho un fastidioso dolore al fianco destro.

Pov's Mal
"Mal, tutto ok?" Mi chiede Harry distogliendomi dai miei pensieri.
"Cosa? Oh, sì, tutto apposto..."
"Da quando abbiamo parlato nel parco mi hai evitato e mi sembri...preoccupata. Sicura che va tutto bene?"
"Sì, va tutto meravigliosamente." Mento ma poi decido di dirglielo.
"In realtà no. Tu non lo sai ma quando ero in riformatorio...be' sono stata stuprata da un ragazzo e qualche settimana fa, dopo aver parlato con te al parco, l'ho incontrato e lui ha provato a fare lo stesso anche se stavolta l'ho denunciato e adesso è sotto indagine. Ti prego non farne parola con nessuno e non giudicarmi."
Harry mi guarda sorpreso.
"Io...be'...non lo sapevo. Mi...mi spiace."
Ad un certo punto mi arriva un messaggio da Carlos.

Da Carlos: Mal, è urgente, Evie è in ospedale. Avvisa Margaret e raggiungici al più presto.

Fortunatamente sono in casa e posso avvisare Margaret.
"Harry, scusa è urgente. Dobbiamo andare."
Lui resta spiazzato ed esce di casa con aria confusa.
"Margaret! È urgente, Evie è in ospedale dobbiamo andare subito!" Urlo dalla scala e Margaret, William, Ben e Rachel si precipitano di sotto.

Siamo arrivati in ospedale e, dopo aver chiesto informazioni, troviamo Carlos seduto fuori da una sala operatoria con l'aria nervosa e preoccupata.
"Che diavolo le hai fatto?!" Gli urlo contro precipitandomi da lui e prendendolo dal colletto della camicia.
"Non è come credi Mal, io non le ho fatto niente. Stavamo camminando in spiaggia e lei ha detto che aveva dolore al fianco destro, l'ho portata in ospedale e la situazione è peggiorata.
Si giustifica lui.
"Ma per favore! Sei stato tu, tu le hai fatto qualcosa!" Controbatto rabbiosa.
Ben mi prende per le spalle e mi allontana da lui.
"Mal, calmati. Io mi fido di Carlos e so che non farebbe mai niente ad Evie."
Mi calmo e mi siedo su un sedile.

Dopo ore di attesa finalmente Evie esce dalla sala operatoria e viene portata in stanza mentre noi riusciamo a parlare con il medico che l'ha operata.
"Siete i suoi familiari?"
"Sì, siamo i suoi tutori legali. Cosa è successo?" Chiede William.
"La signorina Evelyn ha avuto un'appendicite, nulla di grave, siamo riusciti ad operarla in tempo. Adesso è in stanza e dobbiamo aspettare che si risvegli dall'anestesia."
"Possiamo vederla?" Chiede Carlos.
"Sì, ma soltanto due persone alla volta ."

Io e Carlos siamo nella stanza di Evie e aspettiamo che si svegli.
"Scusa per prima. È solo che...secondo me voi maschi siete tutti dei gran bastardi."
"Non preoccuparti, anzi grazie per l'onestà." Ridacchia lui.
"Carlos..." sussurra una voce, ci giriamo e vediamo Evie che pian piano apre gli occhi.
"Evie! Mi hai fatto preoccupare...come ti senti?" Domanda Carlos.
"Come se fossi stata investita da un treno. Mal! Ci sei anche tu!"
Io la guardo e sorrido.
"Hey principessa blu. Certo che hai talento nel far prendere un colpo alla gente. Margaret, Ben e William sono fuori e aspettano di vederti, purtroppo Rachel non è potuta entrare perché è troppo piccola ma una volta a casa la rivedrai." Le dico.
"Io adesso vado, vi lascio un po' da soli ma ti avverto: toccala con un dito e te ne pentirai riccioluto." Dico indicando Carlos.
"Sissignora!" Esclama lui con tanto di saluto militare.
Esco dalla camera e vado a prendere un caffè alla macchinetta dell'ospedale.

Mentre sorseggio il mio caffè, Ben si avvicina.
"Perché hai avuto quella reazione prima?"
"Ti dirò quello che ho detto a Carlos, per me voi maschi siete tutti dei gran bastardi."
"Be', grazie, ma scoprirai che non tutti siamo come quel Charles."
A quel nome mi cade il caffè dalle mani e impallidisco.
"Scusa...non lo nominerò più." Dice Ben porgendomi un altro caffè.
Io inizio a berlo e non dico più una parola.

Spazio autrice
Eccomi!
La scuola è finalmente finita ma purtroppo per me, mercoledì ho gli esami e quindi mi tocca studiare un po' di più.
Comunque spero che il capitolo vi piaccia!😜

P.s
Se vi va leggete anche le mie due storie precedenti: "Non penserete che questa sua la fine della storia...vero?" e "Ricordami".
Ciao!

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