"Un'ultima foto" saltella emozionata mia madre, incitandoci di metterci più vicini, e controllando il flash della macchina fotografica che stringe fra le mani.
"Marylin su, lasciamoli andare. Non vedi che sono impazienti di lasciare questa casa?" mio padre ridacchia, le sfila la macchina delle mani, poggiandole poi dolcemente un braccio sulle spalle. Mi guarda e mi fa l'occhiolino, sorrido e afferro il cellulare con la borsetta, pronta per uscire.
"Papà ha ragione" annuisco leggermente, avvicinandomi ad entrambi per lasciargli un bacio sulla guancia "Noi andiamo, ci vediamo domani" gli ricordo euforica, pronta per questa serata pazzesca.
"Sicura che dormi da Grace?" mio padre sfodera il suo solito sguardo indagatore, ma sappiamo entrambi che non si è bevuto la mia piccola bugia.
"Certo, mi accompagna Jeff dopo il ballo" annuisco, per nulla propensa a dire la verità.
"Mi raccomando giovanotto" mio padre colpisce il mio ragazzo sulla spalla, facendolo ridacchiare, leggermente a disagio.
"Certo signore, è in ottime mani" Jeff annuisce con un sorriso, ma mio padre non si scompone, cos' mia madre ridacchia superandolo per poi aprirci la porta d'ingresso.
"Divertitevi" esclama, più euforica di tutti noi messi insieme, il che porta me e mio padre ad alzare gli occhi al cielo.
Io e Jeff lasciamo casa mia e raggiungiamo la sua auto sportiva parcheggiata lungo il viale del mio quartiere. Fisso il suo smoking elegante scuro, e sorrido fiera, perché ho proprio buon gusto in fatto di stile.
"Signorina" mi apre gentilmente e teatralmente lo sportello dell'auto, e io scoppio a ridere, sapendo che questa galanteria non gli si addice per nulla.
Salgo stando attenta a non rovinare il vestito.
Quando sono andata al negozio per trovare l'abito perfetto per il ballo, avevo tutta l'intenzione di comprarne uno corto scuro, ma quando ho visto questo indosso ad un manichino, me ne sono perdutamente innamorata. Ed ecco che adesso mi sento Serena Wandervuzen, stretta nel mio abito rosso fuoco in pura seta. Niente di particolare, stretto in vita e con uno spacco sulla gonna, un corpetto aderente che lascia scoperta la schiena, dove si incontrano due strisce di brillanti che cadono morbide.
Mia madre ha insistito per regalarmelo, così non ho potuto rifiutare, davanti a tanta bellezza.Sono esattamente le venti e un quarto quando Jeff parcheggia nel parcheggio della nostra scuola, già stravolto di auto, e studenti in abiti formali che raggiungono la grande e maestosa palestra.
Sono tutti eccitati, ma dopotutto, per noi l'homecoming non è solo un ballo di inizio anno, ma è molto di più. Per noi studenti è come un'ascesa: avrebbe determinato l'inizio di quest'anno scolastico.
Mentre Jeff scende dall'auto per salutare i suoi compagni di squadra, mi sistemo il rossetto e controllo il cellulare che non la smette di vibrare.
Leggo velocemente i messaggi dei ragazzi del consiglio studentesco, rispondendo solo a quelli più importanti. Abbiamo organizzato tutto nei minimi dettagli, quindi non ci saranno intoppi, se non fosse che la nuova matricola, unitasi da poco a noi, per sbaglio ha ordinato i palloncini azzurri e blu, e non oro e blu. Sospiro rassegnata, ormai è fatta.
Esco dall'auto e subito un forte profumo di vaniglia mi invade le narici. Sorrido, perché lo riconoscerei ovunque, anche se stasera è più forte del solito.
"Luna" Grace mi affianca, stretta nel suo abito celeste, che mette in risalto il suo fisico pazzesco, e i suoi lunghi capelli biondi e occhi azzurri.
"Hey cenerella" sorrido ammirandola, e lei mi fa l'occhiolino mordendosi il labbro, prima di scoppiare a ridere.
"Hey Grace, dov'è il tuo principe?" Jeff ci raggiunge, inc era del suo migliore amico, guardandosi in giro in cerca dell'auto di Kevin.
"Sta parcheggiando" alza gli occhi al cielo, indicando in lontananza Kevin nella sua auto, con qualche problema nel parcheggio e con il cambio manuale
"Con il vostro permesso principesse, vado ad aiutare quell'idiota" Jeff ride superandoci, e io trattengo una risata, sapendo che glielo rinfaccerà per il resto dei suoi giorni.
Afferro Grace sottobraccio e lei sorride, mentre la trascino impaziente verso la palestra, addobbata di tutto punto. Sembra più una sala da ballo, e questo non fa altro che aumentare la mia soddisfazione, perché dopo un mese di preparativi, posso dire che abbiamo superato anche le aspettative.
E' stato al quanto difficile cooperare tutto, molti ragazzi sono andati via essendo diplomati prima dell'estate, e molte matricole si sono unite, ma essendo alle prime armi hanno dovuto imparare ad adattarsi al team in poco tempo. Ma è stato anche divertente, e metterli tutti a loro agio è stata la mia principale premura.
"Facciamo una foto, principesse" Kevin e Jeff ci raggiungono nel corridoio all'ingresso dove Lee, un ragazzo del club di fotografia che si è gentilmente offerto per le foto pre-serata, era già pronto dietro la sua postazione, davanti grosso telo decorativo che fa da sfondo alle foto.
Dopo le foto di coppia, siamo passate a quelle di gruppo, poi una singola con me e la mia migliore amica, e una dove i due idioti ci imitavano, facendo ridere ila sto dei ragazzi in fila, e Lee dietro l'obiettivo.
"Però" fischia Kevin sorpreso, una volta entrati dentro "La nostra rappresentante non ci delude mai" mi guarda congratulandosi, dandomi poi il cinque, mentre Jeff mi bacia con un sorriso la guancia.
"La mia ragazza è fantastica" si vanta difatti, facendomi sorridere di cuore.
"Si ok, vi amate e bla bla bla, ma ora andiamo a ballare" ci interrompe Grace entusiasta, impaziente di provare i drink della serata.
Il soffitto è stato coperto di nuvole finte, con le luci al Led che alternano sui toni dell'azzurro, mentre l'enorme sfera al centro della pista illumina ogni cosa. I colori per l'Homecoming di quest'anno sono sulle tonalità del blu, con un pizzico di oro e bianco, così ogni cosa è in tema, dai bicchieri di plastica a forma di calice, alle tovaglie, i nastrini, e le decorazioni varie.
La pista è piena di gente, infondo c'è la console con il dj, un ragazzo del club di karatè, che ad ogni festa sfodera il suo buongusto in fatto di musica.
Seguo Grace al centro, nella calca di studenti, e la guardo divertita mentre osserva e fotografa ogni cosa con il suo cellulare.
"Ti va del punch?" domando, e lei fa una lieve smorfia "I ragazzi della squadra di football hanno già corretto il punch versandoci dentro della vodka liscia, tranquilla" e le mie parole, bastano per far sparire il broncio, e comparire un sorriso immenso.
"Cosa stiamo spettando allora"
"Jeff" Nick, il portiere della squadra, si avvicina al mio ragazzo con uno sguardo per nulla divertito, sussurrandogli poi qualcosa all'orecchio.
Niente guai stasera, o potrei dare di matto.
"Tutto bene?" domando avvicinandomi tranquillamente a Jeff, che scatta sull'attenti quando gli tocco il braccio delicatamente.
"Hey Luna, su andiamo a sederci al nostro tavolo" Grace mi afferra per un braccio trascinandomi via dalla pista, o mentre la seguo fisso curiosa i ragazzi andare verso gli spalti, separati dal resto della palestra da un grosso telo per coprirli.
"Secondo te dove vanno?" domando prendendo posto a uno dei tavoli liberi, siamo appena arrivate eppure i tacchi mi danno già un fastidio tremendo.
"Sai come sono fatti, staranno discutere sulla partita di dopodomani oppure di quella di ieri" scrolla le spalle con nonchalance, guardando però verso la porta d'ingresso con fare preoccupato.
"Grace, sicura che vada tutto bene?" mi acciglio, conosco fin troppo bene la mia amica, e le leggo negli occhi che qualcosa non va.
Seguo la traiettoria del suo sguardo e mi scontro con la figura alta e slanciata di Jennifer Morgan, il classico cliché di ogni scuola. Jennifer è il capitano della squadra di cheerleader, a differenza di come si vede nei film non è una grande stronza con una grande opinione di se stessa, ma è abbastanza riservata, se non fosse per quelle poche volte dove la vedo fuori di se, come se fosse su un'altro pianeta.
Fisso i suoi capelli lunghi e scuri, stretti in una coda di cavallo, che ricade sull'abito nero che le fascia il corpo magnificamente. Per quanto odiosa sia alcune volte, nessuno è bella come lei a mio parere.
Seguo la sua figura camminare tra gli studenti, per poi andare dritta dietro il tendone, verso gli spalti. Il telo è mezzo trasparente, di un azzurrino che lascia intravedere le sagome, e posso giurare di averla vista sussurrare qualcosa contro l'orecchio del mio ragazzo, che non sembra per nulla contento div vederla.
"Voglio vedere cosa si dicono" mormoro tra me e me, alzandomi senza prestare attenzione a una distratta Grace che parla con Lee, per cercare di persuaderlo per vedere le foto fatte all'ingresso, che non sarebbero dovute essere viste prima di domani.
Mi faccio largo tra la folla e supero gli studenti raggiungendo quasi gli spalti, quando però qualcuno mi viene addosso.
"Oddio, mi dispiace tanto non stavo guardando dove metto i piedi" Mary, la nuova matricola trasferitasi dall'Italia, si tampona il naso dolorante, per poi guardarmi con sguardo colpevole "Oh, Luna, sei tu" sorride sistemandosi i grossi occhiali tondi sul naso con fare dolce "Wow, sei davvero splendida questa sera, non he tu non lo sia sempre. Io ti trovo sempre magnifica, ma il rosso è proprio il tuo colore." si congratula con il suo accento marcato, e io le sorrido riconoscente.
"Sono contenta che hai seguito il mio consiglio. Lo sapevo che un abito rosa era perfetto per te" mi complimento sincera, osservando le sue curve morbide e tonde avvolte da un abito rosa chiaro, perfetto con i suoi capelli color nocciola e il colore della sua pelle.
"Ti ringrazio, e volevo dirti che unirmi al consiglio quest'anno, è stata la scelta migliore che potessi fare. Grazie a te sono riuscita a farmi degli amici, e ad integrarmi." parla velocemente, e con un sorriso contagioso.
"Non dirlo neanche, sai che per qualsiasi cosa io sono a disposizione di tutti. Vedrai che ti troverai bene qui, all'inizio può sembrare dura, ma ti abituerai presto" annuisco sicura, dopotutto, questa scuola è molto tranquilla.
"Lo spero davvero" annuisce dolcemente.
"Sarà così, al consiglio ti adorano già tutti. Ora scusami tesoro, devo cercare Jeff" le faccio l'occhiolino, per poi superarla e raggiungere gli spalti.
Jennifer ridacchia, stretta al braccio del mio ragazzo, che la lascia fare a disagio. I ragazzi della squadra di football scattano sull'attenti quando mi vedono, e Nick fa cenno a Jeff, annunciandomi.
"Luna" mi chiama Nick con un sorriso nervoso, e io gli faccio un cenno con il capo.
"Cosa mi sono persa?" domando calma, incrociando le braccia al petto, osservando il mio ragazzo e la troppa vicinanza con Jennifer.
"Nulla di che, sai, le solite chiacchiere prima di una partita" scrolla le spalle Kevin facendo segno a Jeff di andare.
"Amore, andiamo a ballare" Jeff allontana Jennifer lanciandole un'occhiataccia, per poi affidarla alle mani di Oliver, un loro compagno di squadra.
"Ma che fretta c'è" Jennifer questa sera sembra veramente su un'altro pianeta, gli occhi leggermente rossi, il viso pallido e un leggero tremore alle mani. "Raggio di Sole, sei riuscita a farci avere più disponibilità per gli allenamenti dal preside?" mi guarda poi con un sorriso nevrotico, che mi mette quasi agitazione.
Se non la conoscessi, e non conoscessi le rigide regole per gli sportivi della nostra scuola, potrei giurare che è ubriaca marcia.
"Mi chiamo Luna, non raggio di Sole, e no, non ho detto niente al preside dei vostri allenamenti e non ho intenzione di farlo" scuoto il capo calma, credendo che questa questione fosse ormai conclusa, ma mi sbagliavo.
"Perchè?" si acciglia Jeff guardandomi stranito.
"Ci sono questioni più importanti ora nella scuola, quest'anno abbiamo sforato di molto con le iscrizioni e si sono formati nuovi club, avete già il campo per più della metà del tempo, non posso pensare solo a voi a discapito degli altri" spiego, mettendo in chiaro la faccenda.
"Che rompipalle" singhiozza Jennifer, e io la guardo alzando un sopracciglio stranita, non è da lei, e a quanto pare, sembra non aver ancora finito con gli insulti per questa sera "ma dopotutto, cosa potevamo mai aspettarci da una che fa sesso negli spogliatoi della squadra" commenta ridendo, buttando poi giù il suo calice pieno.
Il sangue mi si gela nelle vene, sgrano gli occhi e scatto con lo sguardo verso Jeff, pretendendo subito una spiegazione.
Cosa diavolo aveva raccontato? Era per caso impazzito?
"Cosa diavolo le hai raccontato?" resta calma, Luna, ricordati che sei alla festa della scuola.
"Luna, non sa cosa dice. Jen sembra di cattivo umore stasera" Jeff scuote la testa rivolgendo un'occhiata truce alla ragazza, per poi afferrarmi la mano.
"Le hai raccontato che abbiamo fatto sesso negli spogliatoi?" mi libero della sua presa, e il suo sguardo ferito mi provoca una fitta al petto, ma fanno più male le parole di Jennifer in questo momento.
"Ti dirò di più raggio di Sole" annuisce ovvia Jennifer, aggrappandosi al braccio di Nick, con le gambe visibilmente traballanti "Proprio questa mattina lo ha fatto con me nello stesso posto. Ops, anche nelle ultime due settimane" ci pensa su, per poi scoppiare a ridere "O era nell'ultimo mese?" Si morde il labbro.
"Jen, stai zitta cazzo" la riprende Kevin.
Ma l'unica cosa che riesco a sentire, sono le sue parole che piombano violente nella mia testa, invadendomi i pensieri, e facendomi mancare l'aria.
Jeff mi ha tradito con Jennifer?
No, è uno scherzo, deve esserlo per forza.
Guardo il mio ragazzo stringendomi nelle spalle. Non tu Jeff, ti prego, non puoi avermi fatto questo, proprio tu.
Jeff, che è sempre stato al mio fianco nel periodo più brutto della mai vita, che è rimasto con me anni, che mi ha dichiarato il suo amore quando sono rimasta a piedi sotto la pioggia, dopo scuola, e lui è venuto a prendermi. Non lui, che sa quanto ho sofferto in passato, e quanto ancora soffro oggi. Non lui, non il mio Jeff.
"Tu..." mormoro, ma la voce mi abbandona, e il fiato si spezza in gola, non raggiungendo mai i polmoni.
"Luna, fammi spiegare" scuote il capo, e nei suoi occhi ci vedo tutta la disperazione di questo mondo, il rimorso, e i sensi di colpa. Il che sono solo una conferma, alle parole di Jennifer.
Il mio sguardo saetta poi su Kevin, il suo migliore amico, e fidanzato della mia migliore amica, che abbassa lo sguardo one are colpevole, dispiaciuto.
"Lo sapevate tutti, e nessuno me lo ha detto" mormoro piano, incredula dalle mie stesse parole.
"Amore, ti prego ascoltami. Ci sono un sacco di cose che non sai, l'ho fatto per proteggerti, te lo giuro Luna." Jeff parla, e io vorrei solo che la smettesse, perchè fa troppo male.
"Per proteggermi? Mi stavi proteggendo quando ti sei scopato Jennifer negli ultimi mesi?" rido isterica, impedendo alle lacrime di uscire.
Sei forte, Luna, non dargliela vinta.
"Non ho mai voluto farti del male, credimi. Lascia che ti spieghi-" bugie, sono solo bugie.
E l'unica cosa che si sente, è il rumore della mia mano, che colpisce violentemente la sua guancia.
"Fottiti" scandisco bene, per poi afferrare il bicchiere pieno dalle mani di Jennifer, e rovesciarlo addosso al ragazzo davanti a me, prima di andare via.
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Homecoming
Teen FictionLuna Tyler è la classica ragazza modello: ottima figlia, ottima studentessa e ottima rappresentante d'istituto. Tuttavia, nessuno è perfetto, e il suo passato sembra divorarla all'interno. La sera dell'Homecoming, si scontra con Mark Collins, un ex...