Capitolo 29.

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"Cinque" Mark mi spinse contro la parete e si appropriò subito delle mie labbra mentre io gli slacciavo la cintura

"Quattro" poggiò le mani sul mio sedere e con una spinta mi alzò facendomi intrecciare le gambe intorno al suo bacino

"Tre" mi alzò il vestito fino alla vita e mi abbassò le mutandine per poi calare appena i suoi jeans

"Due" mi entrò dentro con una stoccata decisa facendomi mancare il fiato

"Uno" gli strinsi i capelli tra le dita e lui mi baciò dolcemente sulle labbra

"Buon anno piccola" mormorò spingendosi dentro di me con passione e decisione
"B-buon anno amore" sorrisi respirando con la bocca aperta

Quello era senza dubbio il migliore degli inizi!

Mark continuò a spingersi dentro di me con decisione facendomi mugolare dal piacere e aumentai la presa sui suoi capelli ricci.
"Mark" mormorai "Il preservativo" gli ricordai
Lui sospirò per poi rilasciare un'ultima stoccata prima di uscire, mi mise giù e io afferrai il suo membro masturbandolo per pochi minuti prima che potesse eiaculare nella mia mano.
"Ti amo piccola, da impazzire" sorrise per poi afferrarmi il viso tra le mani baciandomi passionalmente

Dopo esserci data una sistemata tornammo dagli altri fuori l'enorme terrazza dell'hotel decorata a tema natalizio. Ci scambiammo gli auguri con gli altri per poi ammirare i fuochi d'artificio.
Era stata davvero una serata piacevole, avevamo mangiato e bevuto anche, non esageratamente ovvio.

Dopo i fuochi restammo ancora un po' con gli altri, quando poi i bambini iniziarono ad avere sonno i genitori furono costretti a tornare nelle proprie camere.
"Vi va di fare un giro fuori? Se percorri la valle c'è una sorta di paesino dove c'è una festa di capodanno" propose Fred pieno di energie
"Certo" risposi subito con un sorriso, mi andava proprio di fare una passeggiata

Io e Clarissa andammo prima a cambiarci le scarpe con il tacco per poter infilare qualcosa di più comodo, poi infilammo le giacche e tornammo dai ragazzi nella hall.
Per raggiungere quel piccolo paesino c'erano voluti circa 15 minuti, ma ammetto che era proprio bello. C'era un sacco di gente radunata nella grande piazza che festeggiavano accanto ad un gigantesco albero e con dei bicchieri pieno di champagne in mano.

"Uuu guarda lo zucchero filato" Clarissa trascinò Fred vicino ad uno stand di dolci e si fece comprare di tutto
"Mi sono ricordata una cosa" guardai improvvisamente Mark che mi guardò curioso "Devo ancora darti il mio regalo di natale" gli ricordai "L'ho dimenticato in camera"
"Mi basta averti ogni volta che voglio" scrollò le spalle malizioso facendomi ridere "Ti vanno delle caramelle gommose?" domandò sapendo che ne andavo matta
"Si" annuii freneticamente e lui andò allo stand dove già c'erano Clarissa e Fred

Dopo aver mangiato le mie caramelle e aver fatto un giro del posto, vidi Mark fermarsi più indietro portandosi poi una mano sugli occhi e scuotendo appena la testa, come per riacquistare lucidità.
Mi avvicinai a lui e gli poggiai una mano sulla fronte per poi accorgermi che scottava di nuovo.
"Uscire con questo freddo non è stata una buona idea" sospirai lasciando intrecciare le nostre mani
"Sto bene" mi sorrise tranquillo
"Non è vero, hai preso la medicina stasera, vero?" domandai e lui guardò altrove "Mark, sei un cazzo di bambino" sbuffai per poi richiamare l'attenzione dei gemelli

"Noi torniamo in hotel, Mark ha di nuovo la febbre" spiegai
"Cugino, ti senti bene?" domandò preoccupato Fred
"Si, domattina sarò come nuovo" scrollò lui le spalle
"Beh allora ci vediamo domani mattina" sorrise tristemente Clarissa "Se avete bisogno di qualcosa chiamateci pure" ci indicò poi e io annuii ringraziandola

Gli dammo la buonanotte per poi tornare in hotel. Una volta nella stanza subito ci spogliammo per poter infilare i pigiami, lui odiava quei vestiti e io avevo bisogno di indossare qualcosa di largo e comodo.

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