Capitolo 20.

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"A cosa pensi?" mi volto verso Mark, che ghigna con il solito sorrisetto beffardo, lasciandomi poi baci sulla pancia, fino a salire sul mio collo in modo lento.
"A niente"
Sorride sulla mia pelle, e quando arriva al mento, alza lo sguardo incrociandosi con il mio, passo una mano fra i suoi capelli e lui mi lascia un casto bacio sulle labbra.
"A cosa pensi?" domanda ancora, e io sospiro, perchè so che non si beve più le mie bugie "Lo sai che con me puoi parlare" mi ricorda ovvio, e io ridacchio ironicamente, passandomi poi una mano sulle labbra.
"Anche tu puoi parlare con me" gli ricordo a mia. volta, e il suo sguardo torna quasi del tutto serio.
"Infatti, lo faccio" scrolla le spalle, ma ora è più vago, più teso, glielo leggo negli occhi e nei movimenti del suo corpo.
"Davvero?" domando ironica, alzando un sopracciglio con fare da sfida "io non credo. Sai però cosa credo?" fingo di pensarci su, poi annuisco ovvia forzando un sorriso gioioso "credo che tu non mi abbia detto tutta la verità, credo che c'è molto di più tra te e Steve, e mio fratello magari" ipotizzo con voce un po' più alta. Mark sostiene il mio sguardo per poi leccarsi le labbra con fare estremamente calmo.
"Cosa diavolo ti prende all'improvviso?" domanda seriamente, si passa una mano sul viso esasperato e sospira.
"Sono stanca" ammetto calma "Ogni volta che parlo di te con qualcuno esce fuori un qualcosa di nuovo, qualcosa che tu hai la costante premura di nascondermi. E mi chiedo il perchè di tutte queste mezze verità, di queste omissioni, come se ciò che nascondi potesse farmi ambiare idea su di te" lo indico stancamente, ho sempre odiato le bugie, e anche se sono sicura dei miei forti sentimenti per Mark, questo non cambia. Sono stata chiara, o tutto o niente, non mi piacciono le mezze verità, e le mezze misure così come i messi rapporti, non fanno per me.
"Hai parlato con Jeff?" tenta confuso, e io scuoto il capo divertita.
"Hai paura che possa dirmi qualcosa di tremendo su di te?"
"Rispondi alla mia domanda"
"Ho parlato con Lee, il ragazzo asiatico che frequenta il corso di fotografia" spiego seria, e lui sospira ancora una volta, collegando i pezzi nella sua mente.
"Jocelyn" mormora socchiudendo gli occhi. Si sposta, si allontana da me mettendosi a sedere sul bordo del letto, io mi prendo un secondo per prepararmi mentalmente alla litigata che sta per arrivare, poi mi faccio coraggio e mi siedo al centro del letto, a gambe incrociate.
"Perchè conosci Jocelyn?" domando senza giri di parole.
"È la sorella minore di Evan Rose, è un amico di Steve" almeno è partito dicendo la verità, la sua versione per ora combacia con quella di Jeff.
"Cos'è successo poi?"
"Cosa ti ha detto Lee?" scrollo le spalle alla sua domanda, perchè Lee non ha voluto dirmi proprio nulla.
"Mi ha detto di chiederlo a te"
"Jocelyn è stata la prima cliente di Steve, Evan non sapeva nulla sul fatto che il suo migliore amico vendesse droga a sua sorella, e non sapeva che lei ne era diventata completamente dipendente" spiega poggiando i gomiti sulle cosce, passandosi con fare frustrato la mano fra i capelli, e poi sul viso.
"Cosa c'entri tu in questa storia?"
"Io e Jocelyn stavamo insieme" a quelle parole il mio cuore si ferma un po', e trattengo il respiro sentendo una morsa allo stomaco. So che non è ne il momento ne ilc caso di essere gelosa, ma non credevo che Mark avesse avuto una vera e propria storia prima d'ora. "All'inizio non mi ero accorto di nulla, lei era tranquilla e si teneva a distanza dal gruppo mio e di suo fratello. Ma un weekend Steve partì improvvisamente con la famiglia per il fine settimana, e lei ebbe la sua prima crisi d'astinenza" serra la mascella, e io vedo che questa storia gli procura ancora molta rabbia "Non potevo lasciarla da sola in quello stato, così l'aiutai e lei mi fece promettere di non dire nulla a suo fratello. Il patto era che io non uccidessi Steve e che tenevo la bocca chiusa con Evan, e in cambio Joyce avrebbe smesso"
Quel maledetto nomignolo mi fa stringere lo stomaco per la gelosia, che Mark provi ancora qualcosa per lei? Mi do della stupida mentalmente, non è il momento di essere gelosa Luna. "Continua" mormoro, incapace di dire altro.
"Sembrava andasse bene, poi dopo qualche settimana ho scoperto che non aveva mai smesso, che probabilmente non ne aveva neanche intenzione, e che mi aveva solo preso in giro. Steve le vendeva tutto di nascosto, e io ero stato tanto stupido e cieco da crederle" fa una pausa di qualche secondo, che a me sembrano minuti interminabili, poi riprende a parlare con la stessa calma "scaricai la mia rabbia su Steve e ci fu una rissa, a quel punto ne venne a conoscenza anche Evan, suo fratello, e Joyce aveva ragione. Lui non la prese bene, raccontò tutto ai loro genitori e l'hanno rinchiusa in un centro di riabilitazione, appena fuori città" spiega infine, e io sono senza parole.
"Cosa ne è stato di lei?"
"È ancora lì. Tutto questo è successo quando Robert era ancora vivo, a inizio anno circa, tra pochi mesi terminerà il percorso e sarà libera di uscire" afferma, e io mi domando se hanno ancora contatti, e se lui prova ancora qualcosa per lei.
Mi alzo lentamente dal letto di Mark, sistemo l'uniforme e recupero il mio zaino con le mie cose, dopo aver parlato con Lee questa mattina, sono venuta direttamente qui e non ho avuto il tempo per cambiarmi.
"L'amavi?" mormoro flebilmente, fermandomi accanto alla scrivania, senza neanche avere il coraggio di guardarlo, troppo timorosa per la sua risposta.
"Che importanza ha, ormai sono mesi che non la ved-"
Basta così.
"Puoi accompagnarmi a casa?" lo blocco, parlando velocemente e senza guardarlo negli occhi.
Sento il suo sguardo bruciarmi la pelle, e con la coda dell'occhio lo vedo passarsi le mani tra i capelli disperatamente.
"Va bene" sospira, si alza infilandosi la giacca senza dire nulla, recuperando poi il casco e le chiavi della moto.
Non ha detto di no.
Non ha detto di non amarla più, e una persona che non ama più l'altra, direbbe subito di no, non è così?
Complicarmi l'esistenza con le mie domande è sempre stato il mio hobby, ma questo sembra essere troppo pesante per me. Se Mark è ancora innamorato di Jocelyn, io non gli farò mai da rimpiazzo. Non voglio essere il passatempo di qualcuno, non voglio essere un ripiego, che verrà gettato via quando lei tornerà in città. Perchè lei tornerà, e ho la tremenda sensazione che a quel punto Mark tornerà da lei.
Mark mi accompagna a casa e nessuno dei due osa dire una parola, neanche quando scendo dalla moto per entrare in casa. Va bene così, il silenzio ci riesce meglio.
Ogni volta che parliamo, vengono. galla tutti i segreti e le bugie, e finiamo con il litigare. L'ho guardato negli occhi e ho accennato un debole sorriso sincero, poi ho poggiato una mano sulla sua guancia lasciandogli un casto bacio a metà labbro, prima di andare via.

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