Mi hai convinto? Cap.9

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POV'S MIGUEL BALSANO
Si attacca alle mie labbra e sembra non volermi mollare più, cosa stava facendo? Perché mi stava baciando?
Noi due siamo cugini, non può andare avanti così.
- "Sveva, fermati, mi dici cosa stai facendo? Perché mi hai baciato?.." - dico staccandomi all'improvviso, lei non sembra capire, o forse non vuole capire apposta.
- " Miguel, io.." - dice sul punto di balbettare, cosa voleva dire?
- " Non ti capisco, mi provochi e poi mi baci? Sveva che ti succede?" - dico ancora incredulo.
- " Ecco, non so neanche perché, però tu, be ecco mi piaci." - dice avvicinandosi di qualche centimetro da dove ero seduto.
- " Sveva, noi siamo cugini! I cugini non posso stare assieme." - dico freddo, lei mi guarda penetrante.
- " Miguel, cerco da molto tempo di dirtelo, ma non ho mai trovato l'occasione giusta, ho visto delle cartelle cliniche e del nostro sangue." - dice lei molto nervosa.
- " Ehm si?" - dico quasi sul punto di ridire ma lei mi chiude la bocca.
- " Io e te non siamo cugini." - continua a essere fredda, ma allo stesso contenta.
- " Cosa?" - dico scioccato, lei non era mia cugina? Significa che non avevo cugini? Significa che lei non aveva il mio stesso sangue?
-   " Davvero?" - dico quasi incredulo.
-   " Si, mi dispiace per averti provocato e poi a me piace provocare la gente.." - dice un po' pensieroso, io pensavo a solamente una cosa, l'audizione, mancavano alcuni minuti, e Sveva era prima di me a esibirsi.
Non so che reazione avrà Matteo Balsano a vedermi, sono sicuro che rimarrà stupito, però un po' ero ancora scosso, era ovvio che non voleva più rivedermi nella sua vita, io un nulla facente, non poteva definirmi così! Ero pur sempre suo figlio, e dovevo essere rispettato.
È stato anche lui a crearmi, quindi dovrebbe farsene una ragione che io sono suo figlio, per una volta lascerò i problemi da parte e mi concentrerò su quello che veramente mi piace, la musica.
- " Sveva l'audizione..!" - dico letteralmente gridando, lei annuisce e corre, non gli avevo detto di no al bacio, ero solamente confuso, o forse era un amore impossibile.
La vedevo correre, e mi accorgo, che nell'aula canto, vedo due sagome familiari, si sono loro, stanno parlando, i miei genitori.
- " Sai cosa? Credo dovremmo chiudere qua per come hai trattato Miguel oggi." - dice mia madre arrabbiata con lui, lui la guarda, sembra non provare niente, forse veramente non vuole provare niente.
- " Possiamo vederci di nascosto, nessuno lo scoprirà.." - dice avvicinandosi di qualche centimetro in più alle sue labbra lei si sposta.
- " Matteo, questa volta è finita, davvero." - dice lei sottolineandolo chiaro e tondo.
- " So che mi ami, non fare tanto la preziosa, ti conosco da tanti anni, so che ritorneremo insieme." - dice lui sicuro di se, non sarei così sicuro se fossi in lui.
- " Matteo, non scherzare ti prego, non mi fai più ridere come una volta, e sinceramente adesso voglio andare avanti." - dice fredda, lui deglutisce, non se l'aspettava tale risposta da Luna, ma anche lei è forte.
- " Devo ricordarti che siamo adulti, Luna fattene una ragione, se vuoi stare con quel marmocchio va bene, addio." - dice andandosene lei rimane di sasso, sospira lentamene, però ormai l'avrà ferita così tante volte che non sente più niente.
La guardai un attimo lì, sola triste, cosa potevo fare? Perché la vita non andava per il verso giusto? Perché?
Mi facevo così tante domande, mentre la guardavo pensare, chissà a cosa stava pensando.
Perché fare sentire male una persona così magnifica, solo per una stupida carriera.
No, io non gli avrei permesso di ferirla un'altra volta, adesso basta.
Entro nella saletta, dove c'e il palco.
Vedo Sveva cantare con il suo trio, e scoppio a ridere, stanno cantando "I Say a Little Prayer".
Devo cercare di non ridere perché durante la canzone sventolano la gonna, così come se niente fosse, anche Matteo si mette a ridere, senza farlo notare.
- " Brave ragazze!" - dice Simòn molto contente, loro arrossiscono leggermente a quella affermazione.

POV'S MATTEO
Ero divertito da quello che avevo visto..un trio di adolescenti che si mettono a sventolare la gonna cantando, cioè cosa ho appena visto?
Cerco di non fare notare troppo nell'occhio che rido.
- " Complimenti, vi faremo sapere." - dico, mentre il trio lascia il palco.
Nella scaletta delle audizioni c'è una persona, perché di nuovo lui?!
- " È uno sbaglio di grammatica o qua c'è scritto Miguel Balsano..?" - dico non capendo niente, Simòn fa spallucce e quel maledetto ragazzino sale sul palco, o mio dio, oggi non so quanti ragazzi stonati abbia sentito.
- " Ma buongiorno!" - dico con un sorriso abbastanza falso, vedo il ragazzo moro dare il testo a la banda musicale della scuola.
- " Che canzone canterai?" - chiedo per curiosità, Miguel sembra distratto, forse un po' troppo, i suoi occhi verde smeraldo, mi fanno ricordare lei.
- " Rose's Turn." - dice un po' freddo, la musica parte, chissà come sarà a cantare.
Arriva al terzo rigo in cui dice: I had a dream
I dreamed it for you, Dad
Forse si riferisce a me, e una semplice coincidenza, rimango incantato dalla sua voce, non sapevo potesse avere una voce così bella, durante la canzone fa degli urli.
Simòn mi da una gomitata per dire, questo è quello giusto, non te lo lasciare scappare.
Poi sul muro del palco appare una scritta, con cui scritto, È tornato Miguel.
Poi il finale.
"For me.."
Io e Simòn ci alziamo esterrefatti dalla bellissima voce che ha, quasi mi pento di avergli detto quelle cose.

"Tutta una questione di sguardi." (Sequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora