Perché? Cap.11

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POV'S LUNA
Matteo mi prende alla sprovvista baciandomi, purtroppo contraccambio, dopo un po' mi aggrappo a lui, vorrei non provare niente per lui, vorrei che non fosse successo mai niente fra noi, purtroppo però se non fosse successo, non avrei avuto mai Miguel.
Vedo che sbatte violentemente la porta, io lo colpisco.
- " Matteo sei scemo? Ci potrebbero sentire!" - dico ancora aggrappata a lui, lui annuisce e continuiamo a baciarci, Matteo mi fa stendere, dopo pochi secondi si sdraia sopra di me.
Comincia a scendere nelle mie cosce, e a tirarmi giù la gonna, quando improvvisamente.
- " Matteo, non possiamo farlo, scusa." - dico deglutendo, un po' era rimasto male alle mie parole, non volevo essere di nuovo incinta.
- " Perché no? Prima fai tutta la matura, e mi dici che non ci può essere niente fra noi, poi tu mi baci." - dice di conseguenza arrabbiato.
- " Matteo, non voglio rimanere incinta, e poi, Miguel non lo sa.." - appena pronuncio quel nome la sua faccia si tramuta da arrabbiato a triste, cosa c'era che non andava?
- " Luna, tranquilla, ho i preservativi.." - dice tirando fuori una scatolina, io annuisco, adesso mi sento un po' più sicura.
- "D'accordo.." - tiro un sospiro di sollievo, si sdraia sopra di me, forse non è più la stessa cosa, e se non provassi più gli stessi sentimenti?
Posa le sua morbide labbra sulle mie, il bacio diventa subito più appassionato, a quel punto Matteo mi toglie la gonna, e mi sfila la maglietta, che dire, a una faccia soddisfatta, della persona che ha fatto il suo dovere, le sue mani mi vanno a finire nella sua cintura, dopo un po' gliela tolgo, e la butto in aria, ha fatto un po' di rumore, ma una cosa da nulla, continuiamo a baciarci con foga fino a quando Matteo mi bisbiglia all'orecchio.
-    " Mi sei mancata.." - mi dice all'orecchio sensuale, forse, o era una scusa, una scusa per una notte di divertimento, e poi mi avrebbe lasciato come un cane.
-    " Matteo, so che ritornerà tutto normale.." - dico seria, mi stacco di nuovo da lui.
-    " Luna di cosa stai parlando?" - dice lui non capendo.
-    " È ovvio che vuoi solo una notte di divertimento con me.." - dico un po' amareggiata.
-    " Luna, io ti a-m.." - prima che potesse pronunciare quelle frasi gli chiusi la bocca.
-    " Matteo tu sei fidanzato, e stai vivendo un amore proibito." - dico allontanandomi, purtroppo semi-nuda, si sdraia sopra di me.
-   " Luna..tu puoi darmi una seconda possibilità?" - dice lui sinceramente.
Non so se credergli, io lo amo ancora, ma non mi piace come si comporta in presenza di pubblico.
-    " Non lo so..ci devo pensare." - dico fredda, lui non mi molla, arriva al gancetto del reggiseno e me lo slaccia.
Gli tolgo la maglietta, e mi viene voglio di toccare quei bellissimi addominali scolpiti, quanto mi mancava.
-    " D'accordo." - dico per poi levargli i pantaloni e buttandoli da una parte della stanza.
-   " Ti amo." - pronuncia per poi scendere nelle mie slip, me le toglie delicatamente, e rimaniamo completamente nudi.
Prende il profilattico e se lo mette, comincia a entrare dentro di me, e gemo nel piacere più totale, spero di non fare troppo rumore.

         POV'S MIGUEL BALSANO
Eravamo a tavola, era da molto che mia madre mancava, mi chiedevo dove fosse finita.
-    " Dove è finita zia Luna?" - dice Sveva con uno sguardo malizioso, o no, ti prego, non farmi preoccupare.
-   " Sarà in camera sua, probabilmente ha avuto una giornata stancante al Roller." - dice mia zia Àmbàr continuando a mangiare la sua insalata condita.
-    " Vado a cercarla.." - dico incuriosito dall'assenza di mia madre, dove era finita, di solito era lei che sparecchiava.
Salii le scale della villa Benson, quest'ultimo mi accompagnò Sveva, che prima di salire mi prese da un braccio.
-   " Scusa, se ti ho baciato, io non dovevo." - dice veramente dispiaciuta.
-    " Sveva, sei una persona meravigliosa, credo che forse possiamo essere qualcosa.." - dico pensandoci un po' su, non avevo mai parlato di questo con Sveva, questa situazione mi metteva a disagio.
-    " Intendi fidanzati?" - dice lei con uno strato di felicità.
-    " Io e te siamo l'opposto, forse possiamo stare bene insieme." - dico sorridendole, lei contraccambia il sorriso, ripenso di nuovo a mia madre, dove cavolo sarà finita?!
-   " Sveva vieni con me..sopra.." - dico un po' preoccupato per mia madre.
-    " Perché?" - dice lei con un ghigno malizioso, io gli do una gomitata.
-   " Ahia!" - dice dal dolore.
-    " Scusa cara 'fidanzatina'!" - dico io ironicamente ridiamo contemporaneamente, e saliamo su per le scale, sentiamo delle grida, cosa cavolo staranno facendo a mia madre!
Io e Sveva corriamo, sembrava un film d'azione.
Quando finalmente riusciamo ad aprire la porta, rimaniamo sconvolti.
-   " Cosa state facendo?!" - dico arrabbiandomi con mia madre nuda su un letto con lui, si proprio lui.
Sveva all'inizio si mette a ridere, ma la mia espressione gli fa cambiare idea, e tutto d'un tratto, diventa seria.
-   " Mi dite cosa diamine state facendo?!" - dico ancora arrabbiato gridando nella stanza, un silenzio asciutto colmava quella stanza, si sentiva solo l'eco della mia voce.
Loro diventano rossi dalla vergogna, soprattutto mia madre.
Mi avvicino a loro.
-   " E tu soprattutto! Ti avevo detto che non dovevi più avvicinarti a mia madre." - dico indicando Matteo.
Lui diventa ancora più rosso, e mia madre fa una faccia confusa.

"Tutta una questione di sguardi." (Sequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora