Oxford?..Cap.28

212 9 19
                                    

          POV'S MIGUEL BALSANO

1 mese dopo...
Sono così emozionato.
Oggi è il grande giorno.
Il giorno di mia madre si avvererà, e tutti i suoi sogni si avvereranno, per il momento solo i suoi.
Per la prima volta indosserò uno smoking raffinato, e penserò finalmente a me stesso.
Sognavo ad occhi aperti Oxford.
Come sarebbe stata? Che compagni di classe avrei trovato lì?
Le mie speranze di andare in quella scuola si facevano di giorno in giorno più tristi.
È ovvio che il mio sogno non si sarebbe mai realizzato.
Ero al settimo cielo per il matrimonio, ma, ogni minuto che passava, pensavo a Sveva, come mi avesse dimenticato, così, in un battito di ciglia.
In questo momento lei, non starà pensando a me, ma a Leonard, che è entrato ufficialmente nella nostra famiglia, non ci crederete ma è così, Sveva presentò Leonard a tutta la famiglia come se fosse un congiunto.
Lo so, è abbastanza strano, quella cena fu abbastanza disagiante, e da una parte anche triste.
Però lei sembrava felice con lui, anche se io, avrei rischiato di tutto per lei.

    FLASHBACK MIGUEL BALSANO
Le portate di prima mano, si, purtroppo, Sveva aveva convinto quello stesso giorno a invitare Leonard per festeggiare che Matteo si fosse risvegliato dal coma e ritornato alla villa sano e salvo.
Avevo qualche pregiudizio, su di lui, non aveva una buona condotta a scuola, ma forse col tempo mi sarebbe stato simpatico..no aspettate..perché mi dovrebbe stare simpatico un tipo così?
La situazione diventò ancora più tesa quando Àmbàr cominciò a fare delle domande abbastanza scomode, anche Simòn si grattava la testa per l'imbarazzo.
-   " Quindi, da quanto sei fidanzato con nostra figlia..?" - disse Àmbàr leggermente a disagio in quella situazione, io mi sentivo a disagio, Matteo continuava a guardare il piatto mentre Luna guardava il soffitto vuoto cercando una risposta, ma era ovvio, mai avrebbe trovato la risposta in un soffitto.
Simòn continuava a mangiare inerme di quella domanda fatta da Àmbàr, per lui in quel momento, era come se non fosse mai esistita quella domanda.
-    " Ecco da poco." - rispose fissando la tovaglia, si sentiva anche lui a disagio, non era facile lo so, ma doveva pur parlare.
Io non mi trattenni più, e scoppiai a ridere mentre gli altri si sentivano a disagio, Luna cercò di fare un sorriso finto.
-   " Perché ridi, Miguel?" - accennò Sveva sbalordita dalla mia risata, e dal mio modo, di trattenere le mie emozioni, dovevo tirare le mie emozioni fuori, sennò da un momento all'altro sarei scoppiato.
-    " Scusate, ma, non vi sembra che questa cena sia un po' tesa?" - dissi sottolineando tesa.
A quel punto, Sveva mi diede un calcio nelle gambe, oddio che male, ma perché poi darmi un calcio, prima mi fa soffrire, poi mi da un calcio come ciliegina sulla torta.
La sua faccia era compiaciuta..perché?
Quella domanda che avevo fatto era la verità, e stava rimanendo tesa la situazione.
Luna mangiava la carne con foga, si vedeva chiaramente che voleva sbrigarsi ad alzarsi da quel tavolo.
-   " Quindi Leonard che progetti hai per il futuro?" - dice sorridendo leggermente, tutti mi guardano, era una domanda abbastanza semplice, ma la risposta poteva essere complessa.
-    " Andrò al Blake South College...e poi non so." - disse alla fine probabilmente chiedendosi perché gli avevo fatto quella domanda.
A quel punto, Sveva attacca.
-   " Anche io andrò in quel College.." - dice Sveva felicemente, Leonard l'abbraccia da dietro, cerco di non guardare, ma purtroppo la mia attenzione ricade sempre su loro due.
-   " In realtà io non vorrei andare lì." - dico abbassa voce, la sala da pranzo si riempie di un silenzio cupo, e misterioso.
-   " Dove allora?" - sbotta Sveva sempre più nervosa, la vera domanda era un'altra, perché si stava innervosendo?
Era il momento di svelare il mio piano per il futuro.
-   " Mi piacerebbe andare ad Oxford" - Sveva deglutì dopo questa mia affermazione, e rimase un attimo ferma, abbasso leggermente lo sguardo.
-    " Come ad Oxford? Sai quanto è lontana? Poi sarai lontano dai tuoi genitori.." - dice in qualche modo provando a convincermi, ma io, non avevo più nessun dubbio, basta solo che i miei genitori dicessero un semplicissimo si.
Leonard fece un ghigno quando dissi Oxford, aveva la possibilità di tenersi Sveva tutta per se.
Ma non così in fretta.

"Tutta una questione di sguardi." (Sequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora