Ritorno..Cap.15

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POV'S MIGUEL BALSANO
- " Come facciamo a ritornare a casa?" - dice Sveva scendendo dal palcoscenico insieme a me.
- " Forse possiamo..tu stai tranquilla.." - dico alla stesso tempo, vedevo delle persone avvicinarsi a noi, presi subito quell'anello blu che avevo messo in tasca, non è che era quello che faceva aprire il varco temporale?
-   " Sveva, e se questo anello facesse aprire un varco temporale..?" - dico sfilando l'anello dalla tasca, lei mi sembra sorpresa.
-   " Un anello? Questo mi sembra un film di fantascienza." - dice ridendo, non appeno lo premetti, il portale ci ritiro di nuovo, e stavolta eravamo tornati a casa, o forse no.
Eravamo in un parco, molto vicino alla villa, il portale ci sbatte violentemente a terra, di nuovo.
Questa volta la botta è più forte, ma perché?

-   " Di nuovo? Fa male." - dice Sveva toccandosi la testa dal dolore.
-    " Non dobbiamo pensare a questo, dove siamo finiti sta volta ?" - dico stanco di tutto questo, io volevo veramente tornare a casa, o forse no, poteva essere una scusa per divertirsi un po'.
Vedevo sul ponte in legno mia madre, e mio padre, cercai di avvicinarmi di più, e udii alcune parole.
-   " Di che cosa vuoi parlare?" - dice Matteo un po' giù di morale.
-   " Di noi due.." - dice Luna volendo mostrare a Matteo qualcosa, ma si rende conto che non ha niente in mano.
-    " Ehm Cosa?" - dice Matteo ancora più infastidito.
Lei si guarda intorno pensando che quell'oggetto misterioso gli fosse caduto, e se fosse l'anello?
-    " Luna, ho da fare, magari quando hai un motivo valido chiamami.." - Matteo se ne stava per andare.
Mi sporsi un altro po' per sentire la risposta di Luna, e accidentalmente, caddi nel lago.
Sveva mi guardò un attimo e scoppio a ridere.
-    " Non mi stai aiutando!" - dissi in preda di aiuto, mi ero bagnato tutto, e purtroppo Luna mi vide, dannazione.
-   " Ehi tutto bene ragazzino?" - pronunciò lei con il suo atteggiamento così dolce, e ingenuo.
- " Sto bene." - mi alzai, ero bagnato fradicio.
Lei se ne andò e poco dopo Sveva ricominciò a ridere, di nuovo.
- " Mi dici perché ridi di nuovo?" - dico abbastanza infastidito, io ero in quella situazione e lei che fa? Si mette a ridere.
- " Adesso dovremmo tornare a casa per dei vestiti puliti.." - dice Sveva abbracciandomi, anche se ero ridotto in quel modo, lei c'era sempre per me.
- " Grazie.." - dico per poi mettere la mano nella tasca, mi accorsi che l'anello non c'era più.
- " Perché sei pallido?" - pronuncio un attimo dopo Sveva, forse non poteva tornare più a casa, era colpa mia.
- " Credo che non possiamo tornare a casa.." - dico deglutendo, lei rabbrividì a quelle parole.
Mi resi conto di avere in tasca qualcos'altro, senza rendermene conto, sfilai un ciondolo con un sole, mia mamma mi aveva raccontato che Lily ama questo ciondolo, e mi ha chiesto di custodirlo.

POV'S SVEVA ÁLVAREZ
- " È incredibile adesso non possiamo tornare a casa, per colpa della tua goffaggine.." - dico arrabbiandomi ancora di più, volevo vedere le mie amiche, e perché no, andare a scuola.
Sfila dalla tasca una collana con un sole, al centro c'è un diamante, non avevo mai visto quella collana.
- " È quella collana? Dove l'hai presa.." - dico curiosa.
- " È di mia nonna, è molto particolare, mia madre mi disse di custodirla con cura." - appena Miguel disse queste parole, in un lampo ci ritrovammo in camera nostra.
- " È stata la c-collana?" - dico balbettando.
- " Abbiamo risolto il problema, ma abbiamo anche trovato un nuovo modo di uscire da questo mondo." - dice guardandosi intorno.
- " No aspetta..tu sapevi che la collana era magica?" - dico stupefatta.
- " In realtà avevo una teoria su questa collana, avevo letto su internet che questa collana appartiene a un'antica leggenda.." - dopo queste parole, i suoi capelli ricci, ancora bagnati, le sue guance rossastre, e le sue labbra.
Lo prendo e lo bacio, per la seconda volta, stavolta, lui contraccambia, forse c'è una speranza per noi due.
- " Non sei così male con i capelli bagnati.." - esclamo un attimo dopo esserci staccati.
- " Tu mi ami?" - sussurra Miguel nel mio orecchio.
- " Certo, scusa se ho fatto così..intendo con Leonard, tu sei molto più intelligente." - ci mettiamo a ridere entrambi a questa mia affermazione.

POV'S LUNA
Dove cavolo erano finiti Sveva e Miguel? Non erano a scuola.
Mi stavo cominciando a preoccupare, e se fossero scomparsi? E se qualcuno li avesse rapiti?
Avevo così tante domande in testa, sentii delle braccia muscolose abbracciarmi, intuì che era Matteo, e mi spostai.
- " Matteo scusa, non è il momento." - dico abbracciando l'adorato cuscino.
- " Tranquilla, saranno andati da qualche parte, non possono essere lontani." - dice accarezzandomi leggermente la guancia, come faceva a mantenere la calma? Forse perché in realtà non ci teneva così tanto, così gli feci quella fatidica domanda.
- " Matteo, tu ci tieni a Miguel?" - dico quasi balbettando, avevo paura che lui fosse qui solo per me.
- " In realtà non ci vado d'accordo, ma col tempo potrei abituarmi, però devo ammettere che non lo sopporto.." - dice alla fine ridendo.

"Tutta una questione di sguardi." (Sequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora