Capitolo 7

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Alice
Sono passate settimane da quando io e Claudio abbiamo deciso di vivere insieme. Io durante queste settimane non ho fatto altro che studiare per quella stupida ricerca che mi ha affidato quella stronza della Manes. Quando dicevo che la Wolly era il peggio nel mondo, mi sono sbagliata, perché il peggio è la Manes. Lei nasconde qualcosa, ha un grosso segreto alle spalle che io prima o poi scoprirò, anche perché deve imparare a stare lontana dal mio CC. Per quanto riguarda il vomito alla fine si trattava di un virus intestinale, perché il giorno dopo ho avuto anche la febbre. Devo ammettete che avere un Claudio Conforti molto dolce a fianco mentre mi cura non è affatto male. Se devo dire la verità per un momento ho temuto di essere incinta, ma allo stesso tempo mi sembrava parecchio impossibile perché ho cominciato a prendere la pillola già da quando stavo con Arthur. E poi non mi sento ancora pronta per avere un bambino, forse Claudio lo è,  ma io prima vorrei realizzare il mio sogno, cioè quello di diventare un medico legale a tutti gli effetti. Riguardo a Sergio, ci hanno detto che stanno notando dei miglioramenti, ma molto probablimente ci saranno delle cause dovute al coma, che possono essere fisiche o psicologiche. Io spero sempre che si risvegli senza alcuna conseguenza, non se lo meriterebbe...
Claudio
Sono nel mio studio, immerso nei pensieri che mi frullano in testa. L'idea di avere un Confortino in casa mi era sembrata per un momento reale. Quando Alice vomitava, speravo fosse incinta, è da egoisti lo so. Ma cosa ci posso fare? Ci sono rimasto male quando alla fine si trattava di un semplice virus intestinale che è durato 2 giorni. Questa cosa Alice non la sa, mi sono comportato come se nulla fosse e l'ho accudita dolcemente, in fondo lei non ha nessuna colpa. Aspetterò che lei si senta pronta, prima o poi dovrà esserlo. Bussano alla porta.
Claudio: avanti.
Entra la Manes.
Manes: Buongiorno Claudio, disturbo?
Siamo passati da "dottor Conforti" a "Claudio", forse Alice ha ragione?
Claudio: No affatto, mi dica.
Manes: Dammi pure del tu, non preoccuparti, in fondo abbiamo la stessa età no?
Claudio: Va bene, dimmi.
Taglio corto, non voglio avere problemi.
Manes: Senti, io non so quali strane idee vi siate fatti tu e la tua allieva, ma io non so di certo qui per provarci con te. Io, caro Claudio, sono qui per sfidarti.
Claudio: Sfidarmi? Ma a cosa ti riferisci?
Manes: Mi riferisco alla tua carriera da "principe della sala settoria", "miglior medico legale dell'istituto". La migliore sono io e te lo dimostrerò, anzi VE LO dimostrerò. Lo dimostrerò a te e a quella sbadata della tua fidanzata, lei non diventerà mai un medico legale, per fare questo mestiere si deve nascere, tu ne sai qualcosa no?
Claudio: Tu non hai alcun diritto di parlarmi così,  ma soprattutto non hai nessun diritto di dire queste cose su Alice. Lei ce l'ha nel sangue la medicina legale, e per quanto riguarda la sfida, l'accetto volentieri. Non solo ti sei presa il posto del supremo, adesso ti vuoi prendere anche la mia reputazione? Provaci, ma non ci riuscirai mai. Medici legali si nasce no?
Furiosa esce dal mio ufficio sbattendo fuori la porta. Che faccia tosta, ma chi si crede di essere. Sono sempre più scioccato dalle persone con cui purtroppo condivido il mio ossigeno. Bussano di nuovo alla porta, chi è adesso? Un attimo di pace qui mai eh?
Claudio: Avanti.
Entra Alice con una faccia preoccupata.
Alice: ehi, ho visto la Manes uscire di qui abbastanza incazzata, che è successo?
Gli racconto l'accaduto e lei resta scioccata e senza parole.
Alice: questa qui è pazza, Claudio io sono sicura che lei nasconde un segreto oscuro.
Claudio: Si, a questo punto lo penso anche io.
Facciamo due autopsie oggi, e quando il nostro turno è finito, passiamo in ospedale a vedere come sta Sergio. Come al solito nella sua stanza non c'è nessuno, capisco che la figlia sia a scuola, ma sua moglie perché non è qui?
Arriva il medico con cui ho parlato al telefono qualche giorno fa.
Medico: Buongiorno, che fate qui?
Io e Alice salutiamo e spieghiamo di essere qui per vedere Sergio.
Medico: Visto che quasi sempre siete qui da lui, deduco che siate grandi amici, perché non andate a parlargli? Parlare ai malati in coma spesso aiuta, vi do il permesso, forza andate!
Io sinceramente non me la sento dopo tutte le divergenze che ho avuto in quest'ultimo periodo con Sergio.
Claudio: Alice entra tu, io ti aspetto in sala d'attesa, nel frattempo prendo qualcosa al distributore.
Alice: va bene, aspettami lì, tanto ci metto poco.
Alice
Entro nella stanza di Sergio e mi siedo accanto a lui, gli prendo la mano, è fredda e bianca. Mi scappa qualche lacrima, ma mi ricompongo subito. Almeno io devo essere forte per lui.
Alice: Ciao Sergio, sono Alice. Non so se puoi ascoltarmi, ma io ti parlo comunque. Ci sono delle cose che ho sempre voluto dirti, ma che non ti ho mai detto. Questo mi sembra il momento giusto per dirtele, per me sei sempre stata una persona gentile con un cuore d'oro, sei stato l'unico che mi ha sempre ascoltata senza interrompermi, ci sei sempre stato quando avevo bisogno di qualcuno, mi hai amata e trattata come una regina. Mi dispiace se alla fine non ti ho scelto, ma al cuore non si comanda. In ogni caso, nel mio cuore ci sei anche tu, e se tu adesso vai via, porterai con te un pezzo del mio cuore...
Sento la sua mano muoversi, la guardo, ma è immobile. Forse è stata la mia immaginazione. Lo guardo in viso e quando vedo i suoi occhi aperti mi si blocca il cuore. Torno a guardare la sua mano e muove piano piano le dita, chiamo subito i dottori, e nell'attesa che arrivino torno da lui che mi fissa in modo strano. Il mio cuore si spezza quando sento pronunciare dalle sue labbra due parole: "chi sei?"

Schiava dei tuoi occhi blu || L'Allieva 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora