Capitolo 21

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Claudio
È già passata un'ora da quando mi hanno cacciato dal mio studio, mi sto annoiando parecchio qui fuori, menomale che ho il cellulare nella tasca del camice e decido di chiamare Alice.
Alice: Amore ciao, stavo pensando proprio a te.
Claudio: ehi, che stai facendo di bello?
Alice: La nonna mi sta insegnando una ricetta, dice che poi devo fartela assaggiare.
Lo dice ridendo, e solo Dio sa quanto amo quella risata. Faccio una piccola risatina anche io.
Claudio: spero che seguirai tutti i passaggi, sappiamo entrambi che non sai cucinare molto bene...
Alice: uffa così mi offendi, è vero non sono molto brava in cucina, ma almeno me la cavo. Comunque tu invece cosa stai facendo?
Claudio: mh niente di particolare, sto lavorando qui in istituto.
Alice: ancora? Ma c'entra la Manes per caso?
Claudio: la Manes? No.. Devo solo consegnare una perizia e la sto controllando per bene.
Alice: ah ok. Comunque io ritorno fra qualche ora.
Faccio per rispondere, ma dal mio studio fuoriescono grida preoccupanti.
Alice: Claudio? Che cosa sta succedendo? Cosa sono queste grida? Tutto bene?
Claudio: Si amore, tutto bene. Non preoccuparti, ci sentiamo dopo va bene? Ciao.
Attacco subito ed entro nel mio studio, adesso basta. Mi sono scocciato di aspettare fuori e di sentire queste urla, se hanno rotto qualcosa nel mio ufficio giuro che li caccio fuori a calci.
Entro nel mio studio e vedo Giacomo e la Manes baciarsi con passione. No. Non vi permetto di fare sesso nel mio ufficio. Tutto, ma proprio questo no. Mi schiarisco la gola.
Claudio: Sapete, ci sono molti hotel qui a Roma...
Giacomo: fratello arrivi sempre nei momenti meno opportuni.
Claudio: allora sarà una cosa di famiglia, visti i momenti inopportuni di quando arrivi tu.
La Manes arrossisce e si avvicina a me.
Manes: Comunque Claudio ho capito che avevi ragione su Alice, sui bambini e su tutto il resto. È stato anche grazie a Giacomo se l'ho capito, quindi facciamo che Alice può tornare a lavorare qui. Prometto che non la infastidirò piu, e non infastidirò più neanche te. Amici?
Claudio: d'accordo, ma sul lavoro non accetto favoritismi eh.
Manes: e chi ha parlato di favoritismi? La nostra sfida sul lavoro è sempre aperta!
Io e la Manes ci abbracciamo e Giacomo sorride. Quando la Manes va via, Giacomo si accomoda con l'intenzione di parlarmi.
Giacomo: allora sono abbastanza incazzato con te perché quando ti ho raccontato tutto, tu non sei stato capace di dirmi che Andrea lavorava qui. Però se mi metto al tuo posto capisco perché non me lo hai detto, perché non volevi farmi soffrire, e credo che io avrei fatto la stessa cosa per te. Quindi anche se sono incazzato, ti ringrazio perché grazie a te ho ritrovato l'amore della mia vita.
Claudio: veramente sono io che dovrei ringraziarti perché sei riuscito a convincerla sulla questione di Alice...
M

i sorride e poi se ne va.
Alice
Claudio non me la racconta giusta, quando eravamo al telefono ho sentito delle urla che mi hanno spaccato i timpani nonostante le abbia sentite solo dal cellulare. Da quando non vado più in istituto tante cose mi sembrano strane. Sarà solo la mia impressione? Quando tornerò a casa ne parlerò con Claudio.
Alice: Nonna grazie per la ricetta, era tutto buonissimo però se continuo a mangiare cosi diventerò obesa...
Nonna: dai Alice non farmi ridere, sei magra come un grissino tesoro, devi mangiare soprattutto in questo periodo perché devi sfamare la tua piccolina.
Alice: Ti sei fissata che sarà femmina, vero?
Nonna: Si, come la chiamerete? Avete già parlato di questo?
Alice: Si, se sarà femmina la chiameremo Azzurra, invece se sarà maschio Leonardo.
Nonna: Belli questi nomi, mi piacciono entrambi. Li ha scelti il dottorino, vero?
Alice: diciamo che li abbiamo scelti entrambi. Comunque io adesso vado a casa, sta facendo buio.
Nonna: Aspetta, ho una sorpresa per te, arriverà a momenti.
Alice: una sorpresa?
Non ho il tempo di finire la frase che suona il campanello.
Nonna: forza nipotina, vai ad aprire.
Quando nonna Amalia fa in questo modo è molto inquietante.
Vado ad aprire la porta e appena la apro resto di stucco per qualche secondo. Non me l'aspettavo.
Alice: Silvia! Amica mia, che ci fai qui?
Silvia: Ciao amica, sono venuta a farti una sorpresa, io e tua nonna Amalia ci siamo messe d'accordo.
Alice: Sono felice che tu sia qui, quanto resterai? Dobbiamo recuperare un sacco di cose!
Silvia: Non preoccuparti Alice, recupereremo tutto perché resto qui, mi hanno offerto un buon lavoro e non intendo rinunciarci.
Nel frattempo andiamo dalla nonna, scambiamo due chiacchiere e poi Silvia si offre di accompagnarmi a casa.
Mentre siamo in macchina parliamo del più e del meno. Fino a quando Silvia non mi dice una cosa che mi fa restare spiazzata.
Silvia: Ho saputo che Arthur si sposa.
Alice: Davvero? Wow. Non lo sapevo.
Mi intristisco perché lui ha avuto il coraggio di fare questo grande passo, invece CC ancora no, chissà quando lo farà. Io onestamente vorrei sposarmi prima della nascita di nostro figlio.
Silvia: Tutto bene? Forse non avrei dovuto dirtelo...
Alice: No ma quando mai, è tutto ok, sono felice per lui, finalmente ha trovato la donna giusta.
Silvia: Eccola la mia Alice Allevi, adesso hai altro a cui pensare.
Mi sorride e accarezza la mia pancia.

Schiava dei tuoi occhi blu || L'Allieva 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora