•Alice•
Oggi è il gran giorno, oggi scopriremo se questo figlio è di Claudio oppure di Sergio. Dopo tante paranoie, dopo tanti pensieri negativi, adesso è arrivato il momento di scoprire le carte e di sapere, ma soprattutto di accettare la veritá, qualsiasi essa sia. Adesso io e Claudio ci troviamo nello studio di questo suo amico Andrea, più che uno studio sembra un ospedale, è davvero grandissimo. Io aspetto ansiosa seduta su una sedia delle tante, Claudio invece cammina avanti e indietro per la stanza, ho capito che è davvero molto nervoso e ansioso da quella stupida pallina da tennis che stritola tra le mani. Quella stupida pallina in fondo non è tanto stupida, mi riporta alla mente i ricordi di quando io e Claudio ci siamo conosciuti, di quando litigavamo nel suo studio e lui lanciava quella pallina dappertutto, talvolta rompendo anche quadri e cose varie. Mentre sono seduta qui ad aspettare ricordo tutti i momenti passati insieme a lui, sia quelli belli, sia quelli brutti perché c'è la possibilità che fra poco questi momenti insieme a lui non potrò più viverli, ma solo conservarli nel mio cuore. Quando arriva il mio turno, la segretaria annuncia il mio cognome, io mi alzo e guardo Claudio come per cercare il suo aiuto.
•Claudio•
Dopo più o meno mezz'ora che faccio avanti e indietro in questa stanza con la mia amata pallina da tennis che uso come anti-stress, la segretaria annuncia che adesso è il turno di Alice. Lei mi guarda come per cercare il mio appoggio, il mio conforto, ma io la guardo impassibile. Entro o non entro? E se quel figlio non fosse mio? Non lo posso sopportare...
Claudio: preferisco non entrare, non me la sento...
Alice mi guarda triste e mi fa un sorriso tirato.
Alice: ok..
Ok, mettiamo caso che quel figlio fosse mio invece? Io di mio figlio mi voglio vivere tutto: la prima ecografia, il primo battito del suo cuore, e anche il DNA. Vaffanculo tutto, cambio idea e fermo Alice prendendola dal braccio, le do un bacio inaspettato sulle labbra che racchiude tutti i miei sentimenti: l'amore, la paura, la rabbia, la tristezza... Lei ricambia il bacio, poggiandomi le sue piccole mani da bambina sulle guance.
Claudio: Andiamo. Insieme.
Alice sorride, e questa volta è un sorriso vero.
Andrea: Buongiorno Claudio, lei deve essere Alice giusto?
Claudio: Buongiorno, si lei è Alice, possiamo fare subito il test del DNA? Siamo un po' troppo ansiosi e vogliamo vedere subito il risultato.
Andrea: Certo, preferite fare prima il test e poi l'ecografia? Solitamente si fa il contrario, però capisco la vostra ansia e quindi farò come volete voi.
Alice: Prima il test per favore.
Andrea: ok perfetto, dunque sdraiati pure lì.
•Alice•
Andrea mi indica una specie di poltrona dove mi devo sdraiare, faccio come mi dice.
Andrea: Scopriti la pancia per favore.
Mi alzo la maglietta e scopro il mio ventre. Nel frattempo Andrea prende una siringa e mi preleva un piccolissimo campione.
Andrea: ecco fatto, finito.
Claudio: di già?
Andrea: si, adesso lo faccio analizzare dai miei collaboratori migliori e dopo 10 min avremo il risultato. Ma con quale DNA dovremmo confrontarlo?
Claudio: con il mio.
Andrea: ok allora prelevo anche un piccolo campione da te, preferisci capelli o sangue?
Claudio: Nonostante io sia un medico legale e vedo sangue ogni due e tre, preferisco i capelli.
Sorrido, Claudio ha la fobia degli aghi quando gli altri devono inserirli nella sua pelle. Mentre quando lui lo fa agli altri nessun problema.
Andrea porta tutto ad analizzare e aspettiamo questi minuti che sembrano durare un'eternità. Ad un certo punto vediamo Andrea tornare nella stanza dove ci aveva lasciati con dei fogli in mano. Ci fa accomodare su delle sedie di pelle davanti alla sua scrivania e poggia i fogli sul tavolo. Claudio fa per prenderli, ma Andrea gli da una botta sulla mano e sorride.
Andrea: Lo so che siete medici legali e che sapete leggere e riconoscere i risultati di un test del DNA, ma preferisco che sia io a darvi la notizia.
Questo suo atteggiamento mi fa venire più ansia ancora e Claudio appena ascolta tali parole sbianca, sembra stia per svenire da un momento all'altro.
Alice: la prego non ci tenga sulle spine, ce lo dica subito.
Andrea: Allora...
Proprio quando inizia a parlare entra senza bussare la sua segretaria. Dice ad Andrea di spostare la macchina perché rende difficile il transito ad un camion.
Andrea: oh mio Dio, non c'è mai pace.
Si alza e prima di uscire dalla porta mette i fogli in un cassetto.
Andrea: state qui e non toccate niente, mi raccomando.
Esce e ordina alla sua segretaria di tenerci d'occhio. Mio Dio, ma siamo all'asilo?
•Claudio•
Giuro che non sopporto Andrea, è da una vita che lo conosco e devo dire che non è cambiato di una virgola, ama tenere sulle spine la gente! Lo sguardo attento della segretaria alle mie spalle mi da fastidio, io voglio sapere l'esito del DNA immediatamente. Faccio per alzarmi e prendere quei fogli nel cassetto dove li aveva posati Andrea, ma Alice mi ferma e la segretaria ha uno sguardo piuttosto arrabbiato, ma cosa me ne può fregare mai di una perfetta sconosciuta?
Alice: Amore abbiamo aspettato per giorni interi, cosa cambiarebbe adesso aspettare un minuto in più o uno in meno?
Ha ragione, devo essere razionale. Mi siedo di nuovo al mio posto e dopo qualche secondo entra Andrea. Si accomoda sulla sua comoda poltrona, riprende i fogli dal cassetto, da un'ultima occhiata come per verificare se quello che sta per dire è giusto. Mi guarda dritto negli occhi e poi mi sorride.
Andrea: Caro Claudio, a breve diventeraì papà, il bambino che Alice porta in grembo è tuo figlio!
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Schiava dei tuoi occhi blu || L'Allieva 3
RomanceCOMPLETA ✅ *IN FASE DI REVISIONE* Questa storia è puramente inventata, è ispirata alla fiction "L'Allieva". Spero che vi piaccia! Claudio Conforti, il medico legale più bravo e bello dell'istituto, si imbatte in Alice Allevi, una ragazza spesso imb...