Capitolo 17

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Alice
La notizia del fatto che io e Claudio aspettiamo un bambino, l'abbiamo divulgata a tutti. Ma questa notizia non è stata presa molto bene da qualcuno, e con qualcuno intendo la Manes. Abbiamo deciso di mandare un messaggio sul gruppo di tutti i nostri colleghi di lavoro, in questo modo non li avremmo contatattati uno ad uno.
Il messaggio era: "Cari colleghi, io e Claudio dobbiamo darvi una notizia, anzi una fantastica notizia. Indovinate un pò, aspettiamo un bambino e fra poco diventeremo genitori!"
A questo semplice messaggio tutti hanno risposto con congratulazioni e auguri. Invece la Manes mi ha chiamata al cellulare dopo qualche ora.
Alice: Pronto?
Manes: Tu ti rendi conto di che cosa hai fatto?
Alice: Non capisco, a cosa si riferisce?
Manes: Tu aspetti un bambino Alice!
Alice: Si, e allora? Non vedo quale sia il problema e soprattutto non capisco il perché di questa sua reazione.
Manes: Tu non puoi capire, i bambini rovinano la vita!
Alice: Ma cosa sta dicendo?
Non mi da neanche il tempo di finire di parlare perché mi attacca in faccia. Ma come si permette? È proprio vero, al peggio non c'è mai fine.
Claudio: Sacrofano ma che è successo? Cos'erano quelle grida al telefono?
Alice: guarda nemmeno te lo so spiegare, a quanto ho capito la Manes non ha preso bene la notizia del nostro bambino.
Claudio: Cosa?! Ma a lei che cosa gliene frega? Domani a lavoro gliene dico quattro.
Claudio
La Manes nasconde qualcosa, e scommetto che c'entrano i bambini. Non c'era motivo di reagire così, una gravidanza è sempre una cosa per cui essere felici e non arrabbiati. Mentre Alice si fa la doccia, mi squilla il telefono. È mio fratello Giacomo.
Claudio: Pronto?
Giacomo: Fratellino, ho saputo che a breve diventerò zio. Sono troppo contento, presto potrò viziare il mio nipotino.
Claudio: Non ci pensare neanche, mio figlio non dovrà crescere viziato come te.
Ridiamo entrambi.
Giacomo: Ascolta.. io dovrei parlarti di una cosa...
Claudio: Si, dimmi..
Giacomo: Preferisco parlarne di presenza, dove ci vediamo?
Claudio: Possiamo fare domani nel mio studio, adesso è tardi e poi sono anche stanco.
Giacomo: ah ho capito, hai fatto le cosacce con Alice...
Claudio: Neanche ti rispondo. A domani. Buonanotte.
Giacomo ride, mi augura la buonanotte e attacca.
Alice nel frattempo esce dalla doccia, ceniamo con patatine fritte e pizza davanti ad uno di quei film strappalacrime che piacciono ad Alice. Appena finisce il film sfiniti ce ne andiamo a letto, ci diamo il bacio della buonanotte e ci addormentiamo abbracciati.
Giorno dopo...
Suona la sveglia alle 07:00 in punto. Io mi alzo subito e la spengo, il mio primo pensiero è quello di parlare con la Manes. Alice non si vuole alzare e dopo averla chiamata tre volte, decido di lasciarla dormire. Oramai tutti sono a conoscenza della sua condizione. Come al solito gli preparo la colazione e gli scrivo un biglietto: "Ti avevo detto di non abituarti, ma tanto tu non mi ascolti mai... Buongiorno amore mio, ti amo!"
Arrivo in istituto, come al solito puntualissimo ed entro nel mio studio, tutti non fanno altro che chiedermi di Alice e della gravidanza, facendomi anche gli auguri di persona. Sistemo le mie cose, infilo il mio adorato camice e salgo le scale per andare nell'ufficio della Manes. Busso alla porta, nessuna risposta. Busso di nuovo, niente. Apro comunque la porta perché sento dei rumori e vedo la Manes piangere e fissare una fotografia. Appena mi vede sussulta, nasconde immediatamente la fotografia e si asciuga le lacrime.
Manes: Conforti, chi le ha dato il permesso di entrare?
Claudio: Siamo passati di nuovo a "lei"? Comunque per educazione avrebbe dovuto darmelo lei. Ma dubito che lei abbia anche solo un minimo di educazione visto che ieri ha chiamato la mia fidanzata e le ha parlato con un tono tutt'altro che amichevole riguardo il bambino che aspettiamo.
Manes: Tu, lei, Claudio o Conforti, come ti chiamo non ha importanza, ma invece ha importanza il tono con cui mi stai parlando e le parole che hai appena detto. Mi hai detto che sono maleducata, tu non sai niente di me.
Claudio: E cosa dovrei sapere?
Manes: Niente, adesso vattene perché non ho intenzione di chiedere scusa a te o alla tua allieva. Ho detto semplicemente la verità, i bambini rovinano la vita. Anzi nell'attesa che nasca questo bambino, la vita ve la rovino io. Alice Allevi deve lasciare questo istituto.
COSA?! Si è appena permessa di cacciare dall'istituto la mia allieva solo per un suo capriccio?
Claudio: Spero che lei stia scherzando.
Faccio una risatina nervosa.
Manes: Non sto scherzando per niente. Alice non sarà più in grado di lavorare a pieno, e poi dovrà badare al vostro bambino. Se vuole lavorare in un altro istituto ben venga, ma qui non può. Adesso puoi andare, grazie.
Claudio: Ma lei si rende conto di quello che sta dicendo? Alice sarebbe in grado al 100% di lavorare, nonostante aspetti un bambino. Perché sa com'è, è incinta non paralizzata. Lei non può vietare ad una persona di seguire i propri sogni, il sogno di Alice è quello di diventare un medico legale.
Manes: con un bambino non lo potrà mai diventare. Con questo chiudo la discussione. Se ne vada!
E va bene, me ne vado. Che schifo. Adesso come faccio a dare questa notizia ad Alice? Non posso. Lei è incinta e non le farebbe bene sapere che ha perso il lavoro per un motivo ancora del tutto oscuro.

Schiava dei tuoi occhi blu || L'Allieva 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora