•Alice•
È passata una settimana da quando Sergio si è approfittato di me, sono ancora molto scossa, ma sto superando la cosa molto bene, soprattutto grazie all'aiuto di Claudio. Potevo scegliere se denunciare Sergio per violenza sessuale oppure no. Alla fine ho deciso di non denunciarlo perché non voglio rendere l'accaduto pubblico, voglio solo dimenticarlo nel minor tempo possibile. Infatti di questa cosa ne è al corrente solo Claudio, nemmeno i miei genitori lo sanno. Inoltre non ho denunciato Sergio per non peggiorare la sua situazione di salute, però lui stesso ha deciso di voler essere portato in un centro di recupero, dove tante persone hanno dei problemi e vengono seguite costantemente da personale qualificato. Oggi sembra una bella giornata, fuori c'è il sole e il cielo è azzurro senza neanche una nuvola, mi ricorda molto gli occhi del mio adorato CC, quegli occhi blu di cui io sono schiava. A proposito di Claudio lui è già in istituto, per ora lavora un sacco perché la Manes lo sfida sul campo lavorativo, e ovviamente Claudio vuole vincere. Io mi faccio una doccia veloce e indosso una gonna rossa, una magliettina gialla e il mio amato giubbottino di jeans. Prendo la bici e pedalo fino all'istituto. Appena entro saluto tutti e vedo Claudio parlare con un uomo, chi sarà? Visto che è impegnato non vado a salutarlo e mi siedo direttamente nella mia postazione, accanto a Lara. Parliamo del più e del meno tra noi specializzandi, quando ad un certo punto entra la Manes.
Manes: Allevi!
Alice: Si, mi dica.
Manes: Le devo parlare in privato, mi segua nel mio ufficio.
Ma questa è peggio della Wally sul serio... non è che sono tipo sorelle o cugine lontane? Alice smettila di farti i film mentali e cammina.
Entriamo nel suo ufficio.
Manes: la porta.
Ok questa è la conferma che la Manes è la reincarnazione della Wally. Chiudo questa benedetta porta e mi siedo.
Manes: per caso le ho detto che si può accomodare?
Qualcuno la uccida per favore.
Mi alzo dalla sedia e aspetto che inizi a parlare in piedi.
Alice: Cosa mi voleva dire? Non ho mica tutto il tempo del mondo...
Sono parecchio scocciata e glielo faccio notare.
Manes: Le volevo parlare della ricerca che mi ha consegnato, è fatta molto bene.
Alice: Sono contenta che le sia piaciuta. Deve dirmi altro?
Manes: Si, volevo dirle che questa ricerca è stata solo un modo per metterla alla prova. Lei non sapeva cosa avrebbe ottenuto in cambio se avrebbe fatto questa ricerca in modo corretto, e apprezzo molto il fatto che si sia impegnata anche senza sapere tutte le informazioni. Dunque gliele daró adesso, si è meritata un bel voto e inoltre la partecipazione ad un congresso.
Alice: Wow grazie, sono felicissima. Ma quando sarà questo congresso?
Manes: Mi devo ancora mettere d'accordo con il dottor Conforti, molto probabilmente andrete insieme. Non posso negare che oltre a una bella coppia siate anche bravi medici legali.
Forse sto sognando? Non ci credo che la Manes abbia detto queste cose! Ritiro il mio pensiero quando sento altre parole uscire dalla sua bocca.
Manes: ovviamente non cosi bravi quanto me.
Faccio un sorriso tirato.
Alice: certo. Adesso vado ad ultimare il mio lavoro. Arrivederci.
Mi fa uno strano cenno con la testa che interpreto come un saluto. Chiudo la porta e scendo le scale, andando a sbattere con qualcuno. Sono sempre la solita sbadata. Alzo lo sguardo e vedo un uomo alto, che somiglia molto a Claudio. Anzi ora che ci penso forse si tratta di quell'uomo che era nel suo studio. Per non farmi cadere mi tiene il braccio. Anche il suo tocco mi sembra familiare.
Alice: Scusami, sono un po' sbadata.
Sconosciuto: Tu devi essere Alice.
Alice: ehm si, sono io. Tu chi sei? Come fai a conoscermi?
Sconosciuto: Ancora non te lo ha detto?
Alice: Cosa non mi ha ancora detto? Ma soprattutto chi me lo deve dire? Scusa la mia ignoranza ma non sto capendo.
Sconosciuto: Forse è meglio così.
Quest'uomo di cui non so neanche il nome mi supera e sale le scale senza degnarmi neanche di uno sguardo.
•Claudio•
Sono in studio da stamattina presto, ho lasciato la mia dolce Alice dormire beatamente sul nostro letto. Da una settimana ho paura di toccarla, non vorrei ricordargli l'accaduto con Sergio. Ma io muoio dalla voglia di toccarla, di baciarla, e soprattutto di amarla. Ora mentre sono seduto sulla mia comoda poltrona con la mia adorata pallina da tennis in mano, penso a lei, penso ad un modo per farla svagare. Mi sembra che fra una settimana ci sia un congresso, ma non so ancora se la Manes mandi me, e soprattutto non so se potrei portare Alice con me. I miei pensieri vengono interrotti da qualcuno che bussa alla porta.
Claudio: Avanti!
Rimango scioccato quando vedo mio fratello entrare con un largo sorriso e con una piccola valigia.
Claudio: Giacomo, oh mio Dio, che ci fai qui? Sono così contento di vederti!
Giacomo: Ciao fratellino, o dovrei chiamarti "dottor Conforti"?
Claudio: Ma chiamami come ti pare, vieni qui e fatti abbracciare.
Ci abbracciamo, non lo vedevo da anni. Un paio di volte al mese ci chiamavamo al telefono e ci raccontavamo le nostre vite.
Giacomo: allora, dov'è? Me la presenti questa famosa Alice?
Claudio: purtroppo caro fratellino sei arrivato in un periodo bruttino per lei, te la presenterò nei giorni a venire.
Giacomo: va bene, posso aspettare qualche giorno per conoscere la ragazza che ha sciolto il cuore di ghiaccio del mio fratellino.
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Schiava dei tuoi occhi blu || L'Allieva 3
RomanceCOMPLETA ✅ *IN FASE DI REVISIONE* Questa storia è puramente inventata, è ispirata alla fiction "L'Allieva". Spero che vi piaccia! Claudio Conforti, il medico legale più bravo e bello dell'istituto, si imbatte in Alice Allevi, una ragazza spesso imb...