"Shen Yue, questi semi di girasole sono per te".
"Shen Yue! Ecco, prendi questi semi di girasole!"
"Shen Yue, tu sei il mio sole e io sono il tuo girasole e..."
Wang He Di si fermò di colpo davanti alla casa di Shen Yue.
"Dannazione! Perché ci ho messo così poco ad arrivare?!" pensò tra sé, mentre il panico si stava impossessando di lui.
Nascose il sacchetto di semi di girasole che aveva appena comprato per Shen Yue in tasca e prese un lungo respiro.
Due giorni prima aveva visto Tan Quan raccogliere un piccolo fiore rosso e porgerlo alla ragazza con un sorriso stupido. Aveva odiato la reazione di Shen Yue... Gli occhi le si erano accesi di gioia.
"Guardala, i fiori la rendono felice! Didi, dovresti portargliene uno ogni giorno... Sono sicuro che si innamorerebbe di te" gli suggerì Caesar.
Ma Dylan non voleva essere come Tan Quan. Non voleva regalarle un fiore che aveva trovato per caso, in un prato qualunque, e che sarebbe appassito dopo due giorni. E poi il suo colore fortunato era il giallo, non il rosso.
E il suo fiore preferito era il girasole.
Perciò, dopo averci pensato una notte intera, aveva deciso che le avrebbe donato dei semi e che l'avrebbe aiutata a seminarli nel suo giardino.
Così, quando sarebbero nati, avrebbe avuto un mare giallo che le avrebbe dato il buongiorno alla mattina e la buonanotte alla sera. Tutto per lei.
Più ci pensava e più si sentiva uno stupido... Da quando era diventato così sentimentale?
Che cosa gli aveva fatto quella ragazza?
Stava per bussare alla porta, quando questa si spalancò.
"Wow" sussurrò Dylan.
Davanti a lui, in un leggero abito giallo che le arrivava alle ginocchia e le scopriva le spalle, c'era Shen Yue.
"Didi! Se continui a farti trovare così davanti alle porte, prima o poi mi verrà seriamente un infarto!" esclamò Yue, portandosi una mano al petto.
"Scusa... Ehm... Stai uscendo?" le chiese lui, ancora sconvolto da quanto fosse bella in quel vestito.
Era perfetto per lei.
"Sì, oggi è il compleanno del mio fratellino. Sto per andare alla sua festa" spiegò Yue.
"Il tuo fratellino?"
"Beh, il mio fratellastro..."
"Oh! Capisco! Allora vado... Tanti auguri a lui!"
"Aspetta, Didi! Come mai sei venuto qui?" lo fermò lei.
"Passavo di qui per caso e ho pensato di venire a darti fastidio... "
"Ahi, mi spiace di dovermene andare... Ti avevo comprato una cosa e volevo provarla con te..." sospirò Yue.
"Mi hai comprato una cosa?!"
"Sì, ma non ti dirò cos'è! È una sorpresa!"
"Shen Yue! Ti ho detto di smetterla di spendere i tuoi soldi per me!"
"Tsk! Quando vedrai che cos'è non dirai più così" ghignò lei.
"Stupida... Vuoi un passaggio per andare alla festa?" le chiese Dylan.
"No, tranquillo! Prenderò l'autobus... È un viaggio lungo e..."
"Dai, sali in macchina".
Senza lasciarle la possibilità di rifiutare, Wang He Di la prese per mano e la condusse verso la sua auto.Dylan si accorse che durante il tragitto, Yue era stranamente silenziosa.
Sembrava nervosa.
Una volta arrivati davanti alla villa del signor Shen e della sua nuova compagna, parcheggiò la macchina e si voltò verso di lei.
"Che succede? Qualcosa non va?" le domandò, preoccupato.
"Uhm? No, è tutto ok..."
"Sai che quei finti sorrisi non funzionano più con me. Che cosa ti turba?"
Yue prese un lungo respiro e guardò fuori dal finestrino.
"Didi... Puoi venire con me alla festa?"
"Cosa?! No! Non sono stato invitato! Di sicuro tuo padre non sarà felice di avere un estraneo alla festa di compleanno di suo figlio!"
"Tu non sei un estraneo!"
"Shen Yue, perché mi chiedi di venire con te? Ti senti a disagio con la nuova famiglia di tuo padre?"
"Ecco... Beh... Mi piace la nuova moglie di papà, davvero. E amo il mio fratellino! Ma... Oggi ci saranno anche i parenti della mia matrigna e... Non lo so, mi guardano sempre in modo strano. Come se fossi di troppo..." spiegò Yue, arrossendo.
Dylan la guardò con attenzione.
Yue se ne accorse e provò di nuovo a sorridere.
"Ok, andiamo" sospirò lui, slacciando la cintura.
"Davvero?!"
"Spegni quegli occhi da pazza, sei in debito" borbottò Dylan.
Yue gli diede un bacio con lo schiocco sulla guancia e scese velocemente dalla macchina.
"Tsk. Alla fine faccio sempre quel che vuole lei..."
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RADIO RAINBOW (ITA)
FanfictionGiorni grigi. Giorni di silenzi. Giorni di baccano. Giorni così, in cui chiudi gli occhi e speri che una folata di vento ti porti via da tutto e da tutti... Da qualche parte, oltre l'arcobaleno